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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11940 del 29 agosto 1990
«L'omissione di atto d'ufficio, di cui all'art. 328 c.p., si realizza con il mancato compimento di un atto rientrante nella competenza funzionale del pubblico ufficiale o dell'incaricato di pubblico servizio. Qualora per il compimento dell'atto sia...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12095 del 6 settembre 1990
«L'abuso è infatti riferibile sia alla qualità di pubblico ufficiale, indipendentemente dall'ufficio suo proprio, e quindi anche in rapporto ad atti non rientranti nella sua competenza funzionale, sia all'estrinsecazione oggettiva della funzione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12168 del 6 settembre 1990
«Il delitto di corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio o del servizio sussiste tutte le volte che l'atto d'ufficio compiuto dal pubblico ufficiale violi uno qualsiasi dei doveri connessi all'esercizio delle funzioni svolte dal pubblico...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 406 del 14 marzo 1990
«Qualora però il P.M. procedente si trovi di fronte al diniego, per ragioni di competenza, dell'adozione di un provvedimento da parte del giudice, che egli ritenga irrinunciabile e necessario, è allora legittimato — anche in deroga alla...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7259 del 24 maggio 1990
«La contrarietà ai doveri d'ufficio può riguardare la condotta complessiva del funzionario, che anche tramite l'emanazione di atti formalmente regolari può venir meno ai suoi compiti istituzionali, inserendo tali atti in un contesto avente finalità...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 11941 del 22 novembre 1991
«...dell'impugnazione. L'art. 597, comma quinto, c.p.p., pur prevedendo espressamente la possibilità dell'applicazione di ufficio della sospensione condizionale della pena, non pone alcun obbligo di motivare il mancato esercizio di tale facoltà.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1287 del 11 aprile 1991
«...commessi in territorio rientrante nella competenza della Pretura circondariale di Caserta, a nulla rilevando l'impossibilità per quest'ultimo organo giudiziario di deliberare, stante la mancata istituzione, presso di esso, dell'ufficio del Gip.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2266 del 30 luglio 1991
«Costituisce atto contrario ai doveri d'ufficio quello del dipendente di ospedale che avverta sollecitamente gli impresari delle pompe funebri del decesso imminente o già avvenuto dei ricoverati. (Nella specie, relativa a rigetto di ricorso avverso...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2439 del 23 febbraio 1991
«Pertanto sussiste peculato quando l'agente fa proprio il denaro della P.A., di cui abbia il possesso per ragioni del suo ufficio o servizio, mentre vi è truffa qualora il pubblico ufficiale, non avendo tale possesso, si sia procurato...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11642 del 4 dicembre 1992
«Il mancato esercizio di un potere discrezionale, quale quello attribuito dall'art. 597, quinto comma c.p.p. al giudice d'appello, che può applicare d'ufficio la sospensione condizionale della pena, la non menzione della condanna ed una o più...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2836 del 15 ottobre 1992
«L'ordine impartito al conducente di autoveicoli di presentarsi presso un ufficio di polizia entro un certo termine, e di esibire il documento — patente o carta di circolazione — di cui sia sprovvisto al momento del controllo è inquadrabile tra i...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3668 del 23 novembre 1992
«La competenza a procedere all'interrogatorio di cui all'art. 294 c.p.p. spetta al Gip anche nel caso in cui egli abbia rigettato l'istanza di applicazione della misura cautelare e la stessa sia stata disposta dal tribunale per il riesame in...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4495 del 11 aprile 1992
«...condizionale della pena applicare anche d'ufficio, ovvero sotto il profilo che il beneficio stesso non è tale quando inerisca ad una sentenza di condanna a sola pena pecuniaria, requisito anch'esso del tutto estraneo allo schema legislativo.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 6117 del 22 maggio 1992
«...agli altri motivi di gravame, munito di procura speciale rilasciata dall'imputato non in riferimento al procedimento de quo, ma ad un altro procedimento pure pendente presso lo stesso ufficio e fissato per la stessa udienza dibattimentale.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6908 del 11 giugno 1992
«Ancorché l'applicazione di ufficio del beneficio della sospensione condizionale della pena sia compatibile, per effetto dell'art. 597 comma quinto c.p.p., con i limiti attribuiti alla cognizione del giudice di appello, la mancata applicazione del...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6995 del 17 giugno 1992
«L'ordinanza con la quale il pretore dispone la trasmissione degli atti alla procura della Repubblica presso la pretura circondariale «per quanto di sua competenza», senza di ciò offrire spiegazione e senza indicare l'attività che quell'ufficio...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 745 del 22 gennaio 1992
«Nel caso in cui il conducente di un veicolo, trovato sprovvisto dei documenti di circolazione prescritti, ometta di ottemperare all'ordine di esibirli successivamente presso l'ufficio di polizia entro un certo termine, ricorre sia l'illecito...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8051 del 16 luglio 1992
«...caso in cui il conducente di un veicolo, trovato sprovvisto dei documenti di circolazione o di guida, ed invitato pertanto ad esibirli entro un certo tempo presso l'ufficio o comando dell'organo accertatore, non abbia ottemperato a tale invito.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9 del 4 febbraio 1992
«...al dibattimento dell'ufficio del pubblico ministero e, obbligando il procuratore generale a un comportamento non dovuto, può condizionare il corso ulteriore del giudizio, provocandone una stasi non rimediabile, senza l'intervento della Cassazione.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10971 del 29 novembre 1993
«Poiché il bene giuridico tutelato dall'art. 326 c.p. è il buon funzionamento della pubblica amministrazione, non occorre per l'integrazione del reato di rivelazione di segreto di ufficio che, in concreto, vale a dire, in relazione alle specifiche...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11294 del 9 dicembre 1993
«Ai fini del giudizio di responsabilità in ordine al reato di cui all'art. 650 c.p. (inosservanza dei provvedimenti dell'autorità), il giudice deve sempre valutare la «legalità» del provvedimento rimasto inosservato e verificare, quindi, oltre i...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1268 del 29 marzo 1993
«Costituisce provvedimento abnorme, come tale suscettibile, in difetto di altra possibile impugnazione, di immediato ricorso per cassazione, quello con il quale il giudice dell'udienza preliminare, investito di richiesta di rinvio a giudizio...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1370 del 19 maggio 1993
«La regola dettata dall'art. 568, quinto comma, seconda parte, c.p.p., secondo cui, nel caso che l'impugnazione sia stata proposta ad un giudice incompetente, questi trasmette gli atti al giudice competente, non può trovare applicazione nel caso di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1834 del 8 febbraio 1993
«In sede di applicazione della pena su richiesta delle parti, il giudice, in mancanza di un'espressa istanza dell'imputato, non può concedere d'ufficio il beneficio della sospensione condizionale, pur sussistendo i presupposti, perché esorbiterebbe...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2991 del 26 marzo 1993
«Poiché dal momento consumativo del delitto di corruzione esula l'effettivo compimento dell'atto — tanto che il reato si consuma anche se il pubblico ufficiale non faccia seguire alla promessa o alla ricezione dell'utilità l'atto che si è impegnato...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 367 del 20 maggio 1993
«Il potere riconosciuto al giudice di appello dall'art. 597, quinto comma, c.p.p. di applicare anche di ufficio con la sentenza i benefici degli artt. 163 e 175 c.p. ed una o più circostanze attenuanti, si pone come eccezionale e discrezionale...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4726 del 14 gennaio 1993
«Nel caso in cui, al momento della denuncia di conflitto di competenza, penda davanti ad un giudice — nella specie davanti al pretore — a carico dell'imputato processo penale per un reato, mentre davanti ad altro ufficio giudiziario siano solo in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4977 del 13 maggio 1993
«L'art. 597, comma quinto, c.p.p., pur conferendo al giudice di appello il potere di riconoscere, anche di ufficio, e di applicare il beneficio della sospensione condizionale della pena, non comporta per il detto giudice l'obbligo di specificare in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5227 del 20 maggio 1993
«Il pubblico ufficiale risponde del reato di corruzione anche quando pone in essere un atto contrario non ad un dovere specifico d'ufficio, ma al generico dovere di fedeltà, obbedienza, segretezza, imparzialità, onestà, vigilanza, con esclusione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6360 del 23 giugno 1993
«All'atto con il quale la polizia giudiziaria convoca l'indagato per comunicazioni urgenti e lo sollecita comunque a mettersi in contatto con l'ufficio anche a mezzo telefono, non si applica la disciplina del codice di rito relativa alle forme...»