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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2830 del 26 febbraio 2002
«Il combinato disposto degli artt. 319 c.p.c. e 57 att. c.p.c. va interpretato nel senso che, qualora dinanzi al giudice di pace non sia stata tenuta udienza nel giorno indicato in citazione o nel processo verbale, l'iscrizione a ruolo può essere...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7703 del 16 maggio 2003
«La circostanza che dal verbale di udienza risulti l'avvenuto deposito del ricorso in appello notificato non impedisce al giudice di verificare, al momento della decisione, se la circostanza sia in effetti corrispondente alla realtà, e di trarne le...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 16402 del 25 luglio 2007
«Nel giudizio di cassazione non può essere proposta querela di falso concernente un verbale di udienza del giudizio di merito, anzitutto perché nella fase di legittimità la querela di falso può essere proposta solo quando concerna documenti...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 17870 del 24 novembre 2003
«Al fine dell'ammissibilità del ricorso per cassazione, i documenti che dimostrano il regolare conferimento dello jus postulandi devono essere inseriti formalmente tra gli atti del giudizio, mediante la loro espressa indicazione nel contesto del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16341 del 13 luglio 2009
«La produzione, nel corso del giudizio di cassazione, del verbale di conciliazione tra le parti, dimostra che è venuto meno l'interesse del ricorrente all'impugnazione, con la conseguenza che il ricorso va dichiarato inammissibile per essere...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 20153 del 18 ottobre 2005
«Il quarto comma dell'art. 7 della legge n. 604 del 1966 - che disponeva la sospensione del termine di sessanta giorni, di cui all'art. 6, dal giorno della richiesta del tentativo di conciliazione all'ufficio provinciale del lavoro e della massima...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 18343 del 13 settembre 2004
«Ai fini dell'applicazione dell'art. 68 della legge professionale forense 27 novembre 1933, n. 1578, mentre la nozione di transazione della lite deve essere intesa nella più ampia accezione di ogni accordo che abbia l'effetto di estinguere la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6558 del 10 giugno 1995
«La transazione fra datore di lavoro e prestatore di lavoro, pur quando abbia ad oggetto diritti inderogabili di quest'ultimo, è validamente stipulata in sede sindacale ai sensi dell'art. 411 terzo comma, c.p.c., mentre le formalità previste da...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16457 del 27 settembre 2012
«In un giudizio promosso dal datore di lavoro, avente ad oggetto la domanda di accertamento negativo rispetto al verbale ispettivo emesso dal competente Istituto previdenziale per omessa contribuzione, qualora l'Istituto articoli la propria difesa...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2420 del 1 febbraio 2013
«Nel rito del lavoro, il potere di rilevazione, anche d'ufficio, delle eccezioni in senso lato può essere esercitato dal giudice d'appello solo sulla base di elementi probatori ritualmente e tempestivamente allegati agli atti. (Nella specie,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 118 del 11 gennaio 1986
«In tema di riserva di gravame differito avverso la sentenza non definitiva, anche nel rito del lavoro opera l'art. 340 c.p.c. anche se, rispetto al rito ordinario, il termine iniziale decorre, anziché dalla comunicazione del deposito della...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 21978 del 27 ottobre 2010
«La mancanza di comunicazione all'appellante dell'avvenuto deposito del decreto di fissazione dell'udienza di discussione, escludendo l'insorgere dell'onere di quest'ultimo di provvedere alla notificazione dell'atto di gravame e del decreto stesso,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1807 del 23 febbraio 1994
«In tema di proposizione dell'appello secondo il rito del lavoro, ciò che fa sorgere a carico dell'appellante — che abbia tempestivamente depositato il ricorso presso la cancelleria del giudice adito — l'onere di notificazione, al fine di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15382 del 9 agosto 2004
«Va esclusa l'ipotesi di giuridica inesistenza della notificazione dell'atto di appello e del decreto presidenziale di fissazione di udienza — che nel rito speciale del lavoro determina una situazione definitiva di carenza di contraddittorio, tale...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5697 del 22 dicembre 1977
«Il potere conferito dal vigente ordinamento processuale al giudice dell'esecuzione, al fine di pervenire al soddisfacimento dei creditori procedenti o intervenuti, è un potere di direzione del processo esecutivo, che si concreta nel compimento...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 548 del 8 marzo 1967
«Il creditore procedente all'esecuzione forzata su bene iscritto in pubblici registri (nella specie, automobile) deve dare avviso del pignoramento nei cinque giorni ai creditori aventi sul bene un diritto di prelazione risultante dai pubblici...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5006 del 26 febbraio 2008
«In sede di distribuzione della somma ricavata dall'espropriazione forzata, la contestazione della sussistenza di uno o più crediti vantati dal creditore procedente, o dai creditori intervenuti, può essere proposta anche solo verbalmente davanti al...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20814 del 29 settembre 2009
«In tema di espropriazione immobiliare, la regolarità formale della vendita non dipende dall'intestazione del verbale che, a rigore, nemmeno costituisce atto di esecuzione, ma dalle modalità con cui essa si svolge; ne consegue che un errore...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 23683 del 15 settembre 2008
«In tema di espropriazione immobiliare, la violazione delle procedure di vendita (nella specie apertura delle buste nella vendita senza incanto fuori e prima dell'udienza), non costituisce un vizio che determina una nullità insanabile, rilevabile...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14842 del 27 giugno 2007
«Il procedimento di espropriazione — se, dopo l'aggiudicazione provvisoria, prosegue con l'eventuale offerta di aumento di sesto e con la gara tra gli offerenti — è retto, anche nella nuova fase, dall'ordinanza ex art. 576 c.p.c., la quale trova il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2233 del 17 marzo 1990
«Con riguardo al preavviso e precetto di rilascio di immobile in locazione, intimati in base ad un verbale di conciliazione esecutivo, per il mancato pagamento di canoni già scaduti, la deduzione da parte dell'intimato della nullità del detto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10713 del 14 dicembre 1994
«Ai fini dell'esecuzione forzata degli obblighi di fare o di non fare, il verbale di conciliazione giudiziale non costituisce titolo esecutivo — e la questione può essere rilevata d'ufficio anche in cassazione — ai sensi dell'art. 612 c.p.c., il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7564 del 29 agosto 1994
«Il contratto di locazione, che conferisce un mero diritto personale di godimento, e prescinde dalla sussistenza del diritto di proprietà del locatore, non è di per sé idoneo, in mancanza di altre risultanze probatorie o qualora esse siano...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2419 del 6 aprile 1983
«Poiché a norma dell'art. 621 c.p.c. il terzo che si oppone all'esecuzione ai sensi del precedente art. 619 non può provare con testimoni (e quindi neppure con presunzione) il suo preteso diritto (di proprietà o altro diritto reale) sui beni mobili...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 20118 del 11 ottobre 2004
«In tema di crediti derivanti da omesso versamento dei Contributi previdenziali e o assistenziali, ove l'attestazione del direttore della sede provinciale dell'ente creditore rechi, a sostegno della pretesa creditoria, disposizione difforme da...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 17494 del 28 luglio 2009
«La L. n. 533 del 1973 non ha fatto venir meno l'ammissibilità del procedimento d'ingiunzione per i crediti di lavoro e previdenziali, ma si è limitata a prevedere l'applicabilità del rito del lavoro nel giudizio di opposizione, con la conseguenza...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15353 del 6 luglio 2006
«Nell'ipotesi prevista dal primo comma dell'art. 663 c.p.c. titolo esecutivo, generante l'azione esecutiva di rilascio, è l'intimazione di licenza o sfratto convalidata, dovendo il giudice disporre l'apposizione della formula esecutiva in calce...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3532 del 29 maggio 1980
«Il giudice istruttore, in mancanza di delega da parte del presidente del tribunale, cui appartiene in materia la competenza funzionale, non può rinnovare il tentativo di conciliazione delle cause di separazione tra coniugi, neppure a norma...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5117 del 3 aprile 2003
«Nel processo di opposizione al decreto prefettizio di espulsione amministrativa dello straniero, non è consentita la deduzione a verbale di ragioni di nullità del decreto espulsivo con riguardo a vizi del provvedimento (nella specie, la mancanza...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 2 del 21 aprile 1989
«Il principio di specialità contenuto nel primo comma dell'art. 14 della convenzione europea di estradizione non preclude qualsiasi esercizio della giurisdizione in riferimento a fatti anteriori alla data dell'estradizione e diversi da quelli per i...»