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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 13403 del 26 maggio 2017
«Le controversie aventi ad oggetto i diritti di elettorato attivo e passivo appartengono alla giurisdizione del giudice ordinario, la quale non viene meno per il fatto che la questione relativa alla sussistenza, o non, dei diritti suddetti sia...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 24312 del 16 ottobre 2017
«Ove il giudice d'appello abbia dichiarato d'ufficio l'improcedibilità del gravame per tardiva costituzione dell’appellante, senza sottoporre preventivamente alle parti detta questione, non sussiste alcuna nullità della sentenza per violazione del...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 14279 del 8 giugno 2017
«Poiché l'interesse ad impugnare con il ricorso per cassazione discende dalla possibilità di conseguire, attraverso il richiesto annullamento della sentenza impugnata, un risultato pratico favorevole, è necessario, anche in caso di denuncia di un...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 22462 del 27 settembre 2017
«In tema di procedimento di cassazione, ove il ricorso sia stato preliminarmente esaminato dalla sezione prevista dall'art. 376 c.p.c. e questa, in esito alla camera di consiglio, abbia rimesso la causa alla sezione semplice ai sensi dell'art. 380...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 16171 del 28 giugno 2017
«Alla luce dei principi di economia processuale e di ragionevole durata del processo come costituzionalizzato nell'art. 111, comma 2, Cost., nonché di una lettura costituzionalmente orientata dell'attuale art. 384 c.p.c. ispirata a tali principi,...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 20868 del 6 settembre 2017
«In sede di opposizione all'esecuzione, con cui si contesta il diritto di procedere all'esecuzione forzata perché il credito di chi la minaccia o la inizia non è assistito da titolo esecutivo, l'accertamento dell'idoneità del titolo a legittimare...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 11331 del 9 maggio 2017
«E' manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale - per asserita violazione degli artt. 3, 24 e 111 Cost. - dell’art. 702-quater c.p.c., nella parte in cui stabilisce che l’ordinanza conclusiva del procedimento sommario di...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 1881 del 25 gennaio 2018
«Nel processo ordinario di cognizione qualora nell'atto introduttivo non siano indicati - ex art. 163, n. 4, c.p.c. - gli elementi di fatto e di diritto posti alla base della domanda e il giudice non abbia provveduto alla fissazione di un termine...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 14307 del 23 marzo 2017
«L'errore di diritto contenuto nella sentenza di primo grado riguardante le modalità di calcolo della pena, comunque fissata entro i limiti edittali ed in assenza di modifiche normative incidenti sulla determinazione della stessa, non può essere...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3174 del 27 giugno 1978
«Nel procedimento possessorio, l'esame dei titoli costitutivi dei diritti fatti valere dalle parti, ove mantenuto nei limiti imposti dalla natura del procedimento stesso, e, cioè, compiuto al solo fine di dedurre elementi sulla sussistenza e le...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4879 del 21 settembre 1979
«Pertanto, la questione sulla fondatezza degli estremi della domanda inerente a rapporto di lavoro preteso come subordinato è una questione di merito che non pone in discussione il presupposto processuale della competenza e la decisione della quale...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5852 del 12 novembre 1979
«Poiché la revocazione è un'impugnazione prevista per i soli motivi tassativamente indicati nell'art. 395 c.p.c., la parte contro la quale detta impugnazione è proposta non può sollevare nel giudizio di revocazione una questione già dedotta nel...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1068 del 23 febbraio 1981
«La pronuncia affermativa della giurisdizione del giudice ordinario, resa dalle Sezioni Unite della Suprema Corte in forza della qualificazione come diritto soggettivo della posizione dedotta in giudizio, è vincolante su tale qualificazione, ma non...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5485 del 21 ottobre 1982
«L'interpretazione dell'estensione del mandato conferito agli arbitri nell'arbitrato irrituale, non involgendo una questione di competenza dell'autorità giudiziaria, è rimessa esclusivamente al giudice del merito, la cui pronuncia si sottrae al...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5694 del 12 novembre 1984
«Appartiene alla competenza per materia del pretore quale giudice del lavoro, ai sensi dell'art. 409 n. 3 c.p.c., la domanda diretta a far valere il diritto di partecipazione agli utili dell'impresa familiare a norma dell'art. 230 bis c.c., senza...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1612 del 15 febbraio 1988
«Nel caso di cassazione con rinvio della pronuncia impugnata con contestuale enunciazione quale principio di diritto della interpretazione della norma di legge applicabile, in sede di impugnazione della sentenza del giudice di rinvio la questione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2756 del 3 aprile 1990
«Qualora con un motivo di ricorso per cassazione si prospetti un difetto di motivazione che non riguardi un punto di fatto bensì un'astratta questione di diritto – come quando si discuta se la proposizione dedotta da una della parti abbia natura di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4058 del 11 maggio 1990
«Quando un punto della controversia sia stato deciso dalla Corte di cassazione con sentenza di annullamento con rinvio fondata sulla violazione o falsa applicazione di una norma di diritto, di cui si sia successivamente eccepita nel giudizio di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2049 del 26 febbraio 1991
«Qualora, dopo un provvedimento di sospensione del ruolo e della procedura di riscossione esattoriale, reso dal pretore a norma dell'art. 700 c.p.c., l'Amministrazione finanziaria citi il contribuente davanti al tribunale per «sentir dichiarare che...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8995 del 25 agosto 1993
«La domanda di risoluzione di diritto del contratto e di risarcimento del danno e quella di rescissione del contratto medesimo con incameramento della caparra hanno oggetto diverso, nonché differente causa petendi. Ne consegue che la seconda,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1431 del 14 febbraio 1994
«La sentenza della Corte di cassazione che, in sede di esame del ricorso avverso la decisione del giudice di rinvio – asseritamente viziata da ribellione del giudice di rinvio al principio di diritto sancito con precedente pronuncia annullamento –...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7030 del 27 luglio 1994
«Il patto con il quale i soci di una Srl s'impegnino nei confronti di un terzo, socio uscente ed ex amministratore unico della società, a non deliberare l'azione sociale di responsabilità nei confronti dello stesso, abdicando all'esercizio del...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 911 del 23 novembre 1994
«Le sentenze delle singole sezioni della Corte di cassazione non sono impugnabili – salve le ipotesi in cui è consentita la revocazione delle sentenze del giudice di legittimità – neanche in base all'art. 374 c.p.c., secondo cui «il primo...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9593 del 15 novembre 1994
«La responsabilità della P.A. per illecito extracontrattuale — che può essere fatta valere dal privato con azione di risarcimento del danno davanti al giudice ordinario — è astrattamente configurabile anche nella diffusione di informazioni...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 301 del 12 gennaio 1995
«I principi generali dell'ordinamento in materia di processo per cassazione, soprattutto quello che impone che la funzione giurisdizionale di legittimità sia esercitata attraverso l'individuazione delle censure espresse nei motivi di ricorso e...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3688 del 29 marzo 1995
«Nell'ipotesi in cui l'appellante incidentale si sia costituito in cancelleria nello stesso giorno fissato per la udienza di prima comparizione senza comparire alla udienza e il fascicolo di parte sia stato accettato dal cancelliere senza la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5509 del 19 maggio 1995
«La sopravvenienza di un requisito «nuovo» del diritto fatto valere in giudizio, che sia determinata dall'emissione di una declaratoria d'illegittimità costituzionale – o dall'avvento di una normativa d'interpretazione autentica – di una...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2238 del 16 marzo 1996
«Ai fini dell'applicabilità dell'art. 384 comma 1 c.p.c., nel testo novellato dall'art. 66 della legge 26 novembre 1990, n. 353, alla stregua del quale la Corte di cassazione (quando accoglie il ricorso per violazione o falsa applicazione di norme...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2629 del 25 marzo 1996
«Ai sensi dell'art. 384 c.p.c., nel testo novellato dall'art. 66 della legge 26 novembre 1990, n. 353, la cassazione sostitutiva, con giudizio nel merito, è consentita nei soli casi in cui, dopo l'enunciazione del principio di diritto, la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2740 del 27 marzo 1996
«Quando l'attore lamenta la violazione di un suo diritto previa allegazione di uno specifico fatto relativo ad un determinato rapporto giuridico, competente a decidere la controversia è il giudice indicato dalla legge in relazione a tale rapporto,...»