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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4679 del 21 novembre 1994
«Poiché l'incompetenza per materia è rilevabile d'ufficio in ogni stato e grado del processo, essa è deducibile anche nella fase precedente al giudizio. (Fattispecie relativa a mancata dichiarazione di incompetenza per materia in sede di giudizio...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2808 del 23 marzo 1994
«L'art. 257 c.p.c., che trova applicazione anche nel rito del lavoro, consentendo, senza più specifica limitazione il riesame di ufficio di testimoni già interrogati, al fine di chiarire la loro deposizione, implica un discrezionale apprezzamento...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 30 del 14 dicembre 1995
«La disposizione di cui all'art. 172, comma 6, c.p.p., secondo cui il termine per il deposito di atti in un ufficio giudiziario «si considera scaduto nel momento in cui, secondo i regolamenti, l'ufficio viene chiuso al pubblico», non opera con...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3882 del 30 giugno 1997
«Il pubblico ministero non può mai richiedere al giudice di dichiararsi incompetente, poiché, ove egli ritenga tale incompetenza, deve trasmettere gli atti all'ufficio del P.M. presso il giudice competente. Pertanto, qualora egli si rivolga al...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 1299 del 5 febbraio 1996
«In caso di declaratoria di incompetenza da parte del giudice dell'udienza preliminare, ai sensi dell'art. 22, comma 3, c.p.p., con conseguente trasmissione degli atti al pubblico ministero presso il giudice ritenuto competente, il pubblico...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1981 del 18 aprile 1998
«...di richiesta di archiviazione avanzata dal pubblico ministero, dichiari ai sensi dell'art. 22, comma 3, c.p.p., la propria incompetenza e disponga la trasmissione degli atti all'ufficio del pubblico ministero presso il giudice ritenuto competente.»
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Cassazione penale, Sez. Feriale, sentenza n. 1802 del 10 settembre 1993
«Nel sistema del vigente codice di procedura penale, il difensore d'ufficio, una volta incaricato, non perde detta sua qualità sol perché, ai sensi dell'art. 97 comma 4 c.p.p., nei casi ivi previsti, gli venga designato un sostituto, anche quando,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1760 del 11 maggio 1996
«...ad altro ufficio giudiziario, si era successivamente dichiarato incompetente a provvedere, nelle more di tale trasmissione, anche in ordine alla richiesta di scarcerazione dell'imputato per decorrenza dei termini massimi di custodia cautelare).»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 5036 del 9 febbraio 2010
«...a cui gli atti sono restituiti dopo la loro trasmissione per competenza ad altro ufficio, a seguito della soluzione del conflitto negativo di competenza sollevato dal giudice "ad quem" e dopo l'emissione di un nuovo provvedimento ex art. 27 c.p.p.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3128 del 27 agosto 1997
«Il Gip al quale gli atti vengono restituiti dopo la loro trasmissione per competenza ad altro ufficio, a seguito della soluzione del conflitto negativo di competenza sollevato dal giudice cui gli atti erano stati trasmessi e dopo l'emissione di un...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5725 del 6 febbraio 2003
«...dell'art. 33 septies, comma 2, c.p.p., in quanto la questione relativa rientra tra quelle attinenti al rito e non alla competenza, posto che il tribunale è un ufficio unitario, nell'ambito del quale non possono configurarsi casi di conflitto.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1529 del 4 luglio 1992
«In caso di trasmissione degli atti di un procedimento in fase di indagini preliminari da un ufficio del pubblico ministero a un altro, per competenza territoriale, non trova applicazione il disposto dell'art. 27 c.p.p. che impone, a pena di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1549 del 1 giugno 1991
«La caducazione automatica delle misure cautelari disposte da giudice incompetente prevista dall'art. 27 c.p.p. non ha luogo nel caso di trasmissione degli atti da un ufficio del P.M. ad altro ufficio dello stesso P.M. effettuata ai sensi dell'art....»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2515 del 31 luglio 1991
«...trasmessi, per competenza, ai sensi della legge istitutiva del nuovo ufficio giudiziario. (Fattispecie relativa a rigetto di ricorso avverso ordinanza del G.I.P. che aveva respinto istanza di scarcerazione, proposta ai sensi dell'art. 27 citato).»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 818 del 9 settembre 1991
«La normativa di cui all'art. 27 c.p.p., relativa alle misure cautelari disposte dal giudice incompetente, riguarda specificamente le misure cautelari disposte da giudice che «si dichiara incompetente», contestualmente o successivamente...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 936 del 4 giugno 1997
«Il termine di venti giorni entro il quale il giudice competente può riemettere la misura dopo la dichiarazione di incompetenza di un altro ufficio decorre tassativamente ed esclusivamente dal momento in cui il giudice dichiara formalmente, con...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2042 del 27 agosto 1996
«Il termine di venti giorni fissato dall'art. 27 c.p.p. per l'emissione della nuova ordinanza cautelare da parte del giudice competente, decorre dal momento in cui il fascicolo con l'ordinanza originaria perviene al giudice competente e il P.M....»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2123 del 20 settembre 1996
«La mancata proposizione dell'impugnazione avverso il rigetto di un'eccezione attinente all'efficacia della misura cautelare applicata determina l'immutabilità della decisione, ancorché affetta da errori di diritto o viziata da nullità insanabili e...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4555 del 26 novembre 1993
«Anche quando la misura cautelare sia stata applicata da giudice incompetente e gli atti siano stati tempestivamente trasmessi all'ufficio del P.M. presso il giudice competente, la decisione sull'istanza di riesame spetta al tribunale nel cui...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 16214 del 11 maggio 2006
«...di applicazione del presidente e del giudice a latere di una Corte d'assise, già trasferiti ad altro ufficio, per consentire la definizione del processo da parte del collegio che aveva in corso da tempo la celebrazione del dibattimento).»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10255 del 5 marzo 2003
«In tema di intercettazioni telefoniche, la circostanza che nell'ambito di un'unica operazione di intercettazione si avvicendino diversi magistrati dell'ufficio del Gip nell'emanazione dei decreti di autorizzazione e di proroga non viola il...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3115 del 29 maggio 2000
«...mera distribuzione degli affari interna all'ufficio”, ma dà luogo ad un vizio che può essere rilevato d'ufficio o eccepito dalle parti e comportare, persino, l'annullamento della sentenza e la regressione del procedimento (art. 33 octies, c.p.p.).»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2549 del 20 aprile 2000
«Infatti la suindicata disposizione normativa trova applicazione soltanto quando, in presenza di una situazione di stallo, l'ordinamento non offra alcuna via per superarla; il che non si verifica nel caso in questione giacché, trattandosi di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 12924 del 11 novembre 1999
«Poiché tutte le situazioni che possano configurarsi come remore, giuridiche o morali, all'adempimento dei compiti del difensore generano una difesa non effettiva ed in sostanza inesistente, integra la nullità assoluta di cui agli artt. 178, lett....»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 534 del 21 marzo 1996
«...dal superiore al subordinato, nell'ambito del medesimo ente pubblico, non è inquadrabile nella previsione della norma, alla quale restano estranee le omissioni concretantesi nella mera violazione dei doveri di ufficio senza rilevanza esterna.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1271 del 12 febbraio 1997
«Ed infatti, l'art. 604 c.p.p., stabilendo che il giudizio di rinvio si deve svolgere a seconda dell'organo che ha emesso la sentenza annullata davanti ad altra sezione dello stesso ufficio giudiziario o davanti ad altro Gip o pretore pone un...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 734 del 23 marzo 2000
«Il decreto presidenziale che decide senza formalità sulla dichiarazione di astensione è sottratto ad ogni forma di gravame, sia per il principio di tassatività delle impugnazioni, sia perché si tratta di provvedimento meramente ordinatorio, di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1109 del 10 marzo 1997
«...de libertate , il presidente ell'ufficio pronunciatosi positivamente sulla dichiarazione di astensione ha il dovere di tener conto della circostanza in sede di valutazione della necessità di procedere alla sostituzione del giudice astenutosi.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 475 del 5 maggio 1999
«È ricusabile, ai sensi dell'art. 37, comma 1, lett. b), c.p.p., il giudice il quale, in violazione dell'art. 207, comma 2, stesso codice — secondo cui la trasmissione al pubblico ministero di deposizioni testimoniali sospette di falsità o...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 41263 del 15 novembre 2005
«...che aveva respinto l'istanza di ricusazione, in una fattispecie in cui il richiedente deduceva che il giudice avesse espresso valutazioni sul merito del processo, negando l'ammissione d'ufficio di nuove prove per superfluità delle medesime).»