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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1856 del 17 gennaio 2014
«L'art. 642 cod. pen., strutturato come una norma penale mista del tutto peculiare, prevede nei suoi commi primo e secondo cinque diverse fattispecie di reato - in particolare, il danneggiamento dei beni assicurati e la falsificazione o alterazione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 23810 del 24 maggio 2004
«L'oggetto materiale del delitto di cui al primo comma dell'art. 642 c.p. — che punisce tra l'altro chi distrugga, disperda, deteriori od occulti un bene al fine di trarre vantaggio da un contratto assicurativo — può consistere unicamente in cosa...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 27595 del 12 luglio 2007
«In tema di appropriazione indebita, la legittimazione alla proposizione della querela non presuppone l'accertamento della potestà dominicale sulle cose di cui si denuncia l'altrui impossessamento, essendo sufficiente la deduzione di un diritto di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3211 del 10 marzo 1999
«In tema di ricettazione, la prova del verificarsi del delitto che costituisce antecedente necessario di quello di ricettazione, non presuppone un giudiziale accertamento né l'individuazione del responsabile, bastando che il fatto risulti...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5328 del 29 maggio 1998
«Presupposto indefettibile per la configurabilità del conflitto positivo di competenza, denunciabile ex art. 45 c.p.c., è la dichiarazione da parte di due diversi giudici, di competenza inderogabile a conoscere una medesima questione. Non ricorre...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 44047 del 18 novembre 2009
«La causa soggettiva di esclusione della punibilità prevista per il coniuge dall'art. 649 c.p. non si estende al convivente "more uxorio". (Fattispecie di ricettazione di assegno bancario il cui smarrimento era stato denunciato dal convivente "more...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2657 del 21 gennaio 2014
«In tema di estradizione per l'estero, la pronuncia ostativa all'estradizione, di cui all'art. 705, comma secondo, lett. c), cod. proc. pen., non può essere basata sulla documentazione tratta dal sito internet di Amnesty International, dal quale si...»
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Cassazione penale, Sez. II, ordinanza n. 1848 del 17 gennaio 2014
«Qualora l'impugnazione proposta sia non quella ordinaria ma quella eccezionale del ricorso "per saltum", la Corte di cassazione deve interpretare la volontà della parte, per stabilire di quale mezzo abbia realmente inteso avvalersi ed, in caso di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5756 del 15 febbraio 2005
«Il reato di omessa denuncia di materie esplodenti, previsto dall'art. 679 c.p., non è assorbito da quello di fabbricazione o commercio abusivi di materie esplodenti, previsto dall'art. 678 stesso codice, tutelando le rispettive disposizioni beni...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3503 del 17 marzo 2000
«Il reato di cui all'art. 679 c.p. (omessa denuncia di materie esplodenti) deve ritenersi assorbito in quello di cui all'art. 678 stesso codice, non essendo logicamente esigibile che chi detiene materie esplodenti a scopo di commercio senza la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 25102 del 22 giugno 2011
«Integra il reato di cui all'art. 679 c.p. la detenzione in deposito, in carenza di denuncia al comando vigili del fuoco territorialmente competente, di gasolio per autotrazione, quale sostanza infiammabile pericolosa.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 30431 del 30 luglio 2010
«La contravvenzione di omessa denuncia della detenzione di materie esplodenti, prevista dall'art. 679 c.p., ha natura di reato istantaneo, che si consuma con l'omissione dell'adempimento richiesto.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 24508 del 30 giugno 2010
«Il reato di omessa denuncia di materie esplodenti ha carattere sanzionatorio dei precetti contenuti nelle leggi speciali che individuano le ipotesi in cui occorre la denuncia, le modalità di presentazione della stessa e l'autorità alla quale deve...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7006 del 14 giugno 2000
«In materia di omessa denuncia di materie esplodenti, deve escludersi che l'obbligo di denuncia del possesso o della detenzione di tali sostanze gravi anche sul dipendente, in quanto l'art. 679 c.p. (che tale obbligo impone) presuppone che vi sia...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 13 del 5 gennaio 1994
«Anche per la detenzione delle munizioni a salve occorre la denuncia all'autorità, trattandosi di materie esplodenti. Tali munizioni, infatti, non sono innocue ma hanno, per le loro caratteristiche, attitudine a recare offesa alle persone....»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11351 del 25 novembre 1992
«La miccia a lenta combustione è ricompresa fra «le munizioni di sicurezza ed i giocattoli pirici»: trattasi di prodotto che, non ricadendo fra le sostanze esplodenti di cui alla normativa speciale, va ricompreso fra le «materie esplodenti» la cui...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5278 del 30 aprile 1988
«La detenzione illegale di munizioni per armi comuni da sparo e la detenzione non denunciata di miccia e detonatore non integrano i reati previsti dagli artt. 1 e 2 L. 2 ottobre 1967, n. 895, ma, rispettivamente, le contravvenzioni di cui agli...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1418 del 5 febbraio 1998
«Ai fini della configurabilità della contravvenzione di cui all'art. 698 c.p. — inottemperanza all'ordine, legalmente dato dall'autorità, di consegnare nei termini prescritti le armi detenute — la mancata indicazione di un preciso termine per...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 43003 del 28 novembre 2005
«Integra la contravvenzione di esplosioni pericolose (art. 703 c.p.) la condotta del soggetto che, sebbene abbia regolarmente denunciato la detenzione di un'arma comune da sparo, esploda con la stessa in luogo abitato colpi d'arma da fuoco, in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3773 del 27 giugno 1984
«Quando, in rispondenza ad una declinatoria di competenza (nella specie in ordine ad una domanda di risoluzione di affitto agrario), altro giudice di primo grado, davanti a cui sia riassunta la causa, ritenga la propria incompetenza pronunciando la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2005 del 1 aprile 1982
«La richiesta d'ufficio del regolamento di competenza, secondo la previsione dell'art. 45 c.p.c., postula un conflitto virtuale negativo in tema di competenza inderogabile. Pertanto, in sede di procedimento di adozione speciale davanti al tribunale...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5352 del 13 ottobre 1981
«La competenza territoriale, con riguardo ai provvedimenti relativi a minore previsti dagli artt. 330 e 336 c.c., va individuata in base all'effettiva residenza del minore stesso, secondo la situazione di fatto al momento della domanda ed a...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3461 del 8 marzo 2002
«Il conflitto di competenza avente ad oggetto la dichiarazione di fallimento, da parte di diversi tribunali, di un medesimo soggetto che svolge distinte attività, in luoghi distinti ed attraverso autonome organizzazioni imprenditoriali (nella...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7208 del 5 agosto 1997
«Nell'ipotesi di duplice dichiarazione di fallimento di una stessa persona fisica, ancorché nella qualità di socio illimitatamente responsabile di società di persone, esclusa la possibilità dell'instaurarsi di due distinte procedure fallimentari,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3269 del 9 aprile 1996
«È configurabile un conflitto positivo di competenza nel caso di pendenza, davanti a due distinti tribunali, di procedure concorsuali di tipo diverso, come quella fallimentare e quella di concordato preventivo, e di conseguenza - stante l'interesse...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7075 del 28 marzo 2006
«In sede di regolamento di competenza l'ambito della contestazione, e quindi il potere di controllo spettante alla Corte di Cassazione, è limitato alla individuazione del giudice competente sulla base del rapporto processuale instaurato con le...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 672 del 5 settembre 1995
«Il comma 2 dell'art. 47 c.p.c. fissa, per la proposizione dell'istanza di regolamento di competenza, il solo termine «breve» di trenta giorni dalla comunicazione della sentenza, avente carattere perentorio, senza prevedere, invece, il termine...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4455 del 28 marzo 2001
«Ai fini della decorrenza del termine annuale dalla cessazione dell'attività, entro il quale, ai sensi dell'art. 10 L. fall., può essere dichiarato il fallimento dell'imprenditore, il principio della effettività, alla cui stregua l'acquisizione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19411 del 28 settembre 2004
«La dichiarazione, da parte di un primo tribunale, dell'incompetenza per territorio a pronunciare il fallimento di un imprenditore, quand'anche non seguita da riassunzione del processo, nei modi e nei tempi previsti dall'art. 50 c.p.c., davanti al...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 28078 del 21 dicembre 2011
«Poichè la delega del Presidente dell'I.N.P.D.A.P. ad un direttore di sede periferica, per agire in giudizio, attiene al momento genetico del processo e alla valida instaurazione del contraddittorio, la procura da questi conferita al difensore...»