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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 50120 del 12 dicembre 2013
«...dell'imputato al fine di attendere le determinazioni della Corte di cassazione, adita con ricorso avverso la declaratoria di inammissibilità dell'istanza di ricusazione pronunciata dalla Corte d'appello, non essendo il differimento un atto dovuto.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 227 del 9 gennaio 2003
«...di ricorso per cassazione proposto avverso sentenza all'epoca inappellabile, la sopravvenuta appellabilità della medesima sentenza importa che il giudice di rinvio debba essere individuato nella corte d'appello e non nel tribunale.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8856 del 28 settembre 1993
«Ne consegue che, proposta impugnazione dal P.M. avverso una di tali sentenze, la corte di merito deve astenersi dal pronunciare la decisione di secondo grado e limitarsi a qualificare come ricorso l'impugnazione stessa; ove la corte d'appello...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1004 del 14 gennaio 2003
«Il principio secondo cui il ricorso in cassazione si converte in appello deve applicarsi, per eliminare una condizione di disparità di trattamento, a seguito dell'entrata in vigore della legge 19 aprile 2002, n. 72, non soltanto ai ricorsi per...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 35182 del 27 settembre 2001
«...nuova legge (art. 13 L. 26 marzo 2001, n. 128, che ha ripristinato il gravame), è la corte d'appello competente come giudice dell'impugnazione, secondo la disposizione processuale in vigore al momento della pronuncia della Corte di legittimità.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 30541 del 6 agosto 2001
«...disponendo la trasmissione degli atti alla competente corte d'appello, l'impugnazione che la stessa corte d'appello aveva qualificato, in base alla formulazione dell'art. 593 c.p.p. introdotta dalla legge n. 468/1999, come ricorso per cassazione).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10649 del 7 marzo 2003
«...la Corte ha posto in risalto la natura eccezionale del disposto di cui all'art. 604 c.p.p., attributivo al giudice d'appello almeno nei casi previsti dai primi tre commi di un potere del tutto al di fuori della sua ordinaria sfera di cognizione ).»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3086 del 18 giugno 1996
«Ai fini della revisione non costituisce nuova prova una diversa e ulteriore valutazione tecnico-scientifica di dati già apprezzati dal giudice e dal perito. (Fattispecie nella quale, sulla scorta del principio enunciato, la S.C. ha ritenuto che...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4730 del 15 febbraio 1995
«È ammissibile la richiesta di revoca di una sentenza di condanna per abolitio criminis quando, pur essendosi verificata, a seguito di rigetto di gravame, l'irrevocabilità di detta sentenza in data successiva a quella in cui il fatto ha cessato di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 950 del 18 gennaio 2005
«Pertanto, ove una parte abbia, in un primo tempo, proposto reclamo avanti allo stesso tribunale che ha emesso la pronuncia estintiva (avente contenuto di sentenza), e questo reclamo sia stato correttamente dichiarato inammissibile, essa — ove...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3349 del 7 aprile 1999
«...della occupazione, ciò che aveva dato luogo alla eccezione, in appello, da parte del Comune soccombente, di prescrizione del diritto fatto valere, accolta dalla corte d'appello proprio sul presupposto del difetto di appello incidentale sul punto).»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 26375 del 7 dicembre 2011
«Ne deriva che l'erronea individuazione del giudice legittimato a decidere sull'impugnazione non si pone come questione di competenza, ma riguarda la valutazione delle condizioni di proponibilità o ammissibilità del gravame, che deve, pertanto,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2217 del 1 febbraio 2007
«Il principio della specificità dei motivi di impugnazione - richiesta dagli artt. 342 e 434 c.p.c. per la individuazione dell'oggetto della domanda d'appello e per stabilire l'ambito entro il quale deve essere effettuato il riesame della sentenza...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 10025 del 24 aprile 2013
«L'atto di citazione in appello è nullo qualora vi sia contrasto tra l'intestazione del gravame (indicante quale giudice il tribunale) e la "conventio in ius" (contenente l'invito a comparire davanti alla corte d'appello), ciò determinando assoluta...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6465 del 23 marzo 2006
«In tema di querela di falso proposta avanti alla corte d'appello, l'ordinanza con cui, ai sensi dell'art. 355 c.p.c., il giudice d'appello rimette le parti avanti al tribunale ritenuto competente per la riassunzione del giudizio sulla querela, ha...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5228 del 1 dicembre 1977
«Per effetto del rinvio alle norme relative al procedimento davanti al tribunale, contenuto nell'art. 359 c.p.c., è consentito proporre un unico appello contro due distinte sentenze, sempreché tra le cause d'appello sussista quel rapporto di...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 13679 del 22 luglio 2004
«È inammissibile il ricorso per cassazione proposto avverso la sentenza non definitiva d'appello, unitamente a quello contro la sentenza che definisce il giudizio, senza che sia stata proposta tempestiva riserva di impugnazione.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17525 del 19 novembre 2003
«...specie l'eccezione venne sollevata dall'appellato nella seconda udienza innanzi alla corte d'appello, avendo egli in tale occasione avuto certezza della carenza di prove in ordine alla qualità di rappresentante allegata dal suo contraddittore).»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3033 del 8 febbraio 2013
«Nel vigente ordinamento processuale, il giudizio d'appello non può più dirsi, come un tempo, un riesame pieno nel merito della decisione impugnata ("novum judicium"), ma ha assunto le caratteristiche di una impugnazione a critica vincolata...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 653 del 2 febbraio 1989
«...della parte con esso costituita. (Nel caso, la corte ha ritenuto ammissibile la produzione di certificato attestante la morte del procuratore della parte, sopravvenuta nel corso del giudizio d'appello, tuttavia proseguito sino alla sentenza).»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12143 del 10 agosto 2002
«La cassazione della sentenza di appello, con rimessione della causa ad altro giudice di pari grado di quello che ha emesso la sentenza cassata non pone in nessun caso nel nulla la sentenza di primo grado, in quanto ciò si verifica solo se la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 21542 del 12 agosto 2008
«La designazione del giudice di rinvio, operata dalla Corte di Cassazione a seguito dell'annullamento della sentenza impugnata, attribuisce al detto giudice una competenza funzionale ratione materiae che non può essere modificata dal giudice del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4948 del 1 agosto 1986
«Allorché la Corte di cassazione, rilevata la nullità assoluta ed insanabile della sentenza d'appello non sottoscritta da uno dei giudici e priva della menzione dell'impedimento del medesimo, abbia cassato detta pronuncia, rimettendo la causa allo...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 309 del 16 gennaio 1996
«Nel caso in cui invece la sentenza di primo grado, pronunciata da giudice competente, sia stata appellata davanti a giudice privo della relativa competenza, che abbia omesso di rilevare tale difetto, l'annullamento disposto in esito al giudizio di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10174 del 10 maggio 2011
«...la competenza del giudice di rinvio a conoscerne. (Principio enunciato in una fattispecie di pagamento in esecuzione di un lodo arbitrale impugnato per nullità davanti alla corte d'appello la cui sentenza sul merito era stata cassata dalle S.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14892 del 17 novembre 2000
«Il giudizio di rinvio instauratosi a seguito di annullamento, da parte della Corte di cassazione, della sentenza d'appello per i motivi di cui ai nn. 3 e 5 dell'art. 360 c.p.c. (nella specie, per vizio di motivazione) non si pone in parallelo con...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10456 del 26 novembre 1996
«Ne consegue che la cassazione con rinvio della sentenza della Corte d'appello che abbia dichiarato nulla la precedente decisione arbitrale comporta (nel regime anteriore alla legge n. 25 del 1994) che sia rimessa alla competenza esclusiva della...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 19679 del 10 ottobre 2005
«...a cessare di efficacia proprio con la contrattazione collettiva. Conseguentemente, è inammissibile l'impugnazione del suddetto lodo proposta dinanzi alla Corte d'appello, non essendo possibile la traslatio iudici al Tribunale competente.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16772 del 9 agosto 2005
«...come tale disciplinato dagli artt. 827 e ss. c.p.c., sicché competente sull'impugnativa del lodo non è il tribunale, nella cui circoscrizione l'arbitrato ha avuto sede, ma la corte d'appello nella cui circoscrizione è la sede dell'arbitro.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 44 del 7 gennaio 2003
«...rituale ed il lodo era impugnabile, ai sensi dell'art. 828, c.p.c., innanzi al tribunale quale giudice d'appello per le controversie di lavoro e, dopo l'istituzione dell'ufficio del giudice unico di primo grado, innanzi alla Corte d'Appello.»