-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13366 del 11 settembre 2003
«Qualora una parte assuma che la sentenza impugnata con ricorso ordinario per cassazione, è viziata a causa della erronea interpretazione di un fatto da parte del giudice di merito, che ha fondato la sua decisione sulla esistenza di un fatto...»
-
Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 13800 del 18 settembre 2003
«In caso di mancata riunione di più impugnazioni ritualmente proposte contro la stessa sentenza, la decisione di una delle impugnazioni non può ritenersi invalida, dovendosi attribuire prevalenza, in difetto di previsioni sanzionatorie da parte...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13891 del 19 settembre 2003
«In tema di sospensione necessaria del processo civile, benché nel testo dell'art. 295, c.p.c., modificato dall'art. 35, legge n. 353 del 1990, manchi il riferimento ad una pregiudiziale “controversia amministrativa” (presente, invece, nella...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1445 del 30 gennaio 2003
«La parte che intenda proporre ricorso per cassazione ha l'onere di depositare, a pena di improcedibilità, insieme al ricorso, una copia autentica della sentenza o della decisione impugnata, con la relazione di notificazione ove questa sia...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1562 del 3 febbraio 2003
«Nel rito del lavoro, l'art. 416, terzo comma, c.p.c., pone a carico del convenuto (o del ricorrente, ove nei suoi confronti venga ritualmente proposta una domanda riconvenzionale) un onere di contestazione specifico in relazione ai fatti...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15895 del 23 ottobre 2003
«In tema di deliberazione e deposito delle sentenze, ed escluse le ipotesi in cui anche nel processo civile viga il principio della decisione immediata, ove la causa sia stata decisa dopo l'udienza di discussione, non incide sulla validità della...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15998 del 24 ottobre 2003
«In tema di spese processuali, il principio in base al quale la cassazione con rinvio anche di un solo capo di una sentenza d'appello si estende alla statuizione relativa alle spese processuali, con la conseguenza che il giudice di rinvio, se...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16445 del 3 novembre 2003
«Il principio secondo cui è consentito al giudice di appello, ai sensi dell'art. 437 c.p.c., ammettere prove precostituite, come quelle documentali, trova un contemperamento e un limite nel carattere effettivamente nuovo che la documentazione...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16959 del 11 novembre 2003
«In ordine ai rapporti giuridici di durata e alle obbligazioni periodiche che eventualmente ne costituiscono il contenuto, sui quali il giudice pronuncia con accertamento su una fattispecie attuale ma con conseguenze destinate ad esplicarsi anche...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 18486 del 3 dicembre 2003
«La questione di legittimità costituzionale dichiarata manifestamente infondata in appello può essere riproposta con ricorso per cassazione purché, insieme, siano riproposte questioni sostanziali che la rendano rilevante, potendo peraltro la...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18743 del 9 dicembre 2003
«La norma di cui all'art. 346 c.p.c. impone alla parte totalmente vittoriosa in primo grado l'onere di riproporre in modo specifico, al giudice d'appello, le questioni decise in modo diverso dal giudice di primo grado e che siano in funzione della...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 18956 del 11 dicembre 2003
«La censura, mediante ricorso per cassazione, della mancata rilevazione da parte del giudice del merito della «cessazione della materia del contendere», riconducibile tra le fattispecie di estinzione del giudizio, configurando denuncia di un error...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2048 del 11 febbraio 2003
«In tema di sospensione del processo, l'art. 295 c.p.c., stabilendo che la sospensione necessaria deve essere ordinata se la decisione della controversia “dipenda” dalla definizione di un'altra causa, non postula un mero collegamento tra due...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2580 del 20 febbraio 2003
«Gli interessi compensativi sulla somma dovuta a titolo di risarcimento del danno per la perdita della proprietà a seguito di occupazione appropriativa, costituendo una componente del danno stesso che nasce dal medesimo fatto generatore della...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3258 del 5 marzo 2003
«Qualora le vicende del giudizio ne comportino la decisione in fasi diverse (ad esempio, come nella specie, con l'emissione di sentenza non definitiva seguita da sentenza definitiva) non è causa di nullità la circostanza che la composizione del...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3989 del 18 marzo 2003
«In base al principio contenuto nell'art. 159 c.p.c., la nullità del singolo atto processuale dà luogo alla nullità della sentenza solo se posta in rapporto di dipendenza con l'atto nullo; in particolare, l'eventuale nullità di una prova non...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4382 del 25 marzo 2003
«L'interpretazione del titolo esecutivo, consistente in una sentenza passata in giudicato, eseguita dal giudice dell'opposizione a precetto o all'esecuzione si risolve nell'apprezzamento di un «fatto», come tale incensurabile in sede di legittimità...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4467 del 26 marzo 2003
«Il ricorso per cassazione è esperibile, secondo i principi generali che regolano tale mezzo di impugnazione, avverso i provvedimenti abnormi unicamente quando questi hanno carattere decisorio, sono idonei a incidere su diritti, nonché a...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 657 del 17 gennaio 2003
«La revocazione per errore di fatto va tenuta distinta dalla procedura di correzione degli errori materiali, pure prevista dall'art. 391 bis, c.p.c., per le sentenze pronunciate dalla Corte di cassazione, in ragione della loro diversa natura....»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6632 del 29 aprile 2003
«Il giudicato implicito richiede, per la sua formazione, che tra la questione decisa in modo espresso e quella che si vuole essere stata risolta implicitamente sussista un rapporto di dipendenza indissolubile, tale da determinare l'assoluta...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6695 del 29 aprile 2003
«L'istanza di regolamento preventivo di giurisdizione, inammissibile per essere stata emanata una qualsiasi decisione dal giudice presso il quale il processo è radicato, può essere convertita in ricorso ordinario per cassazione ove ne ricorrano i...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6762 del 5 maggio 2003
«Il giudice di appello, qualora annulli la sentenza impugnata per difetto di contraddittorio ai sensi dell'art. 354 c.p.c., deve provvedere in ordine alle spese del processo di appello. Inoltre, detto giudice, qualora ritenga di avere sufficienti...»
-
Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 6784 del 5 maggio 2003
«I limiti istituzionali del giudizio di cassazione (segnati dal suo oggetto, costituito da vizi specifici della decisione del giudice inferiore e non direttamente dalla materia controversa, nella sua interezza, espressi in una attività che si...»
-
Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 7207 del 12 maggio 2003
«In tema di ricorso per cassazione, il sopravvenire di nuove disposizioni di legge, dopo la pubblicazione della sentenza impugnata e prima della notificazione del ricorso, determina una ingiustizia oggettiva della decisione, sufficiente a...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7258 del 12 maggio 2003
«La Corte di cassazione può rilevare d'ufficio l'inammissibilità di una domanda nuova in appello (purché la questione non sia stata presa in esame e non vi sia stata un'esplicita pronuncia al riguardo da parte del giudice di appello), cassando...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9698 del 18 giugno 2003
«Quando la decisione sia assunta dal tribunale in composizione monocratica ai sensi degli artt. 281 bis e seguenti c.p.c., difetta un momento deliberativo che assuma autonoma rilevanza, come nel caso della deliberazione collegiale disciplinata...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 996 del 23 gennaio 2003
«In tema di equa riparazione ai sensi della legge 24 marzo 2001, n. 89, il diritto alla trattazione del processo entro un termine ragionevole è riconosciuto dall'art. 6, paragrafo 1, della Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10134 del 26 maggio 2004
«Le affermazioni «ulteriori» contenute nella motivazione della sentenza, consistenti in argomentazioni rafforzative di quella costituente la premessa logica della statuizione contenuta nel dispositivo vanno considerate di regola superflue, qualora...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10214 del 27 maggio 2004
«A norma dell'art. 416 c.p.c., il convenuto è tenuto a proporre con la memoria di costituzione tutte le eccezioni, processuali e di merito, che non siano rilevabili d'ufficio e, se a tanto non provvede, o provvede parzialmente, ponendo solo...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10737 del 5 giugno 2004
«La procedura camerale prevista dagli art. 391 bis e 375 c.p.c. per le impugnazioni revocatorie delle sentenze della Corte di cassazione non contrasta con il principio di diritto internazionale della pubblicità dell'udienza e della relativa...»