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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12728 del 29 maggio 2006
«La doglianza afferente alla pretesa erronea interpretazione di norme giuridiche può essere eccepita in grado d'appello, non trattandosi di eccezione in senso proprio preclusa dall'art. 437 c.p.c., atteso il dovere del giudice di appello di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13162 del 5 giugno 2006
«Nelle controversie soggette al rito del lavoro, il giudice, accogliendo un'istanza cosiddetta «di anticipazione» e fissando una nuova udienza di discussione, sostituisce il nuovo decreto al primo, del quale sono eliminati tutti gli effetti,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13585 del 12 giugno 2006
«La necessaria verifica dell'eventuale consumazione del diritto di impugnazione comporta che nell'ipotesi di contemporaneità nella redazione degli atti impugnatori di una parte, ricorso principale e ricorso incidentale al ricorso principale di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1552 del 26 gennaio 2006
«Nell'interpretazione delle clausole dei contratti collettivi di diritto comune si deve fare innanzitutto riferimento al significato letterale delle espressioni usate e, quando esso risulti univoco, è precluso il ricorso a ulteriori criteri...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 15896 del 13 luglio 2006
«In un rapporto di durata, caratterizzato dal prodursi nel corso del tempo di distinte (ancorché similari) posizioni creditorie-debitorie, la statuizione definitiva di merito, inerente alla domanda relativa ad una di dette posizioni, con implicita...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 16461 del 19 luglio 2006
«Il giudicato sulla giurisdizione nei confronti dello straniero o dello Stato estero non può spiegare effetto in un successivo processo inerente al medesimo rapporto, ma coinvolgente effetti diversi rispetto a quelli fatti valere nel primo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16718 del 20 luglio 2006
«A seguito delle modifiche apportate all'istituto dell'arbitrato dalla novella del 1994, tanto all'arbitrato rituale che a quello irrituale va oggi riconosciuta natura privata, configurandosi in ogni caso la devoluzione della controversia ad...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16952 del 25 luglio 2006
«Quando non sia espressamente conferita per tutti i gradi del giudizio, l'elezione di domicilio contenuta nella procura spiega i suoi effetti solo per il grado di giudizio per il quale è stata conferita. Pertanto, la notificazione del ricorso per...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16975 del 25 luglio 2006
«La domanda diretta al risarcimento dei danni per responsabilità aggravata a norma dell'art. 96 c.p.c. può essere proposta per la prima volta nella fase di gravame solo con riferimento a comportamenti della controparte posti in atto in tale grado...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1763 del 27 gennaio 2006
«In materia di liquidazione degli onorari degli avvocati, il giudice è tenuto al rispetto dei minimi e massimi prescritti dalla tariffa professionale forense in relazione al valore dalla causa, che deve essere determinato correttamente, senza che...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18661 del 29 agosto 2006
«Qualora con il ricorso per cassazione si sollevino censure che comportino l'esame di un regolamento comunale, è necessario – in virtù del principio di autosufficienza del ricorso stesso – che le norme del regolamento invocate siano interamente...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 216 del 11 gennaio 2006
«La sentenza pronunciata ai sensi dell'art. 281 sexies c.p.c., introdotto dall'art. 68 D.L.vo n. 51 del 1998, non è atto (documento) distinto dal verbale di causa che la contiene e nel quale il giudice inserisce la redazione del dispositivo e dei...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 22108 del 16 ottobre 2006
«È manifestamente infondata l'eccezione di illegittimità costituzionale dell'art. 369, secondo comma, n. 2, c.p.c., nella parte in cui stabilisce che il ricorso per cassazione è improcedibile quando il ricorrente non abbia depositato copia...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 23882 del 9 novembre 2006
«Nel rito del lavoro, il rigoroso sistema delle preclusioni che regola in egual modo sia l'ammissione delle prove costituite che di quelle costituende trova un contemperamento – ispirato alla esigenza della ricerca della «verità materiale» cui è...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2605 del 7 febbraio 2006
«Allorquando la S.C. annulli la sentenza impugnata per insufficienza di motivazione su un punto decisivo della controversia, non viene emesso alcun principio di diritto vincolante per il giudice di rinvio, il quale è tenuto unicamente a riesaminare...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 27576 del 28 dicembre 2006
«Le controversie inerenti ad un rapporto di collaborazione coordinata e continuativa sono soggette al rito del lavoro soltanto qualora l'attività del collaboratore sia caratterizzata da prestazioni di natura prevalentemente personale; tale...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 2786 del 8 febbraio 2006
«In tema di giudicato, il principio secondo il quale, qualora due giudizi abbiano riferimento ad uno stesso rapporto giuridico ed uno dei due sia stato definito con sentenza passata in giudicato, l'accertamento, così compiuto, in ordine alla...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2817 del 8 febbraio 2006
«L'art. 68 della legge 23 dicembre 1999, n. 488, nel prevedere che l'art. 17, commi 132 e 133 della legge 15 maggio 1997, n. 127 s'interpreta nel senso che il conferimento ai cosiddetti «ausiliari del traffico» delle funzioni di prevenzione ed...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3406 del 16 febbraio 2006
«L'ipotesi di responsabilità regolata dall'art. 1669 c.c. in tema di rovina e difetti di immobili ha natura extracontrattuale e, conseguentemente, trova un ambito di applicazione più ampio di quello risultante dal tenore letterale della...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3881 del 22 febbraio 2006
«La sentenza della Corte di cassazione che dispone il rinvio vincola il giudice di rinvio non solo ai principi di diritto affermati, ma anche con riferimento ai relativi presupposti di fatto, da ritenersi implicitamente accertati in via definitiva...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4660 del 2 marzo 2006
«La consulenza tecnica d'ufficio è un mezzo istruttorio (e non una prova vera e propria) sottratto alla disponibilità delle parti ed affidato al prudente apprezzamento del giudice del merito, rientrando nel suo potere discrezionale la valutazione...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 517 del 13 gennaio 2006
«In tema di risarcimento del danno non patrimoniale derivante da fatto illecito, pur essendone rimessa la liquidazione alla valutazione discrezionale del giudice di merito, questi deve tener conto, nell'effettuare la valutazione delle sofferenze...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5304 del 10 marzo 2006
«Proposta, nel giudizio di separazione personale tra coniugi, domanda di divisione dei beni in comunione, e ritenuta la stessa ammissibile in primo grado fuori dalle ipotesi di «connessione qualificata» (art. 31, 32, 34, 35 e 36 c.p.c.) – per le...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5445 del 14 marzo 2006
«In materia di responsabilità civile da manutenzione di strade pubbliche statali, l'insidia o trabocchetto determinante pericolo occulto non è elemento costitutivo dell'illecito aquiliano ex art. 2043 c.c. sicché della prova della relativa...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6264 del 21 marzo 2006
«In materia di contrattazione collettiva la comune volontà delle parti contrattuali non sempre è agevolmente ricostruibile attraverso il mero riferimento al senso letterale delle parole, atteso che la natura di detta contrattazione, spesso...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8386 del 11 aprile 2006
«Nel caso in cui il lavoratore agisca nei confronti del datore di lavoro per il risarcimento integrale del danno biologico e morale conseguenti ad un infortunio sul lavoro (in fattispecie precedente all'entrata in vigore dell'art. 13 del D.L.vo n....»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9076 del 19 aprile 2006
«Per il principio di autosufficienza del ricorso per cassazione, valido oltre che per il vizio di cui all'art. 360, comma primo, n. 5 anche per quello previsto dal n. 3 della stessa disposizione normativa, il ricorrente che denunzia la violazione o...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10185 del 3 maggio 2007
«Poiché l'art. 295 c.p.c., la cui ragione fondante è quella di evitare il rischio di un conflitto tra giudicati, fa esclusivo riferimento all'ipotesi in cui fra due cause pendenti davanti allo stesso giudice o a due giudici diversi esista un nesso...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10872 del 11 maggio 2007
«L'interpretazione dell'effettivo contenuto dei quesiti posti al giudice arbitro in sede di procedimento arbitrale e l'apprezzamento della loro reale portata, identificando e qualificando giuridicamente i beni della vita destinati a formare oggetto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11879 del 22 maggio 2007
«In tema di esimente di cui all'articolo 53 c.p., con riferimento all'azione di risarcimento danni per le lesioni personali causate dall'uso delle armi da parte del pubblico ufficiale, poiché il fondamento e la giustificazione di tale disposizione...»