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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 29108 del 28 dicembre 2011
«...45 del R.D. 11 dicembre 1933, n. 1775, un obbligo risarcitorio verso il concessionario penalizzato (nella specie, rimborso delle somme pagate per rifornirsi di energia elettrica). (Rigetta, Trib. Sup. Acque Roma, 25 marzo 2011).»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 11194 del 14 maggio 2009
«...concessionari per uso idroelettrico, perché le acque già invasate non sono disciplinate dall'art. 167 cit., il quale prende in esame solo le "derivazioni in atto". (Cassa e decide nel merito, Trib. Sup. Acque Roma, 24 agosto 2007).»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 16796 del 30 luglio 2007
«...dei corrispondenti atti adottati in attuazione della medesima parte terza, i provvedimenti e gli atti emanati in attuazione delle disposizioni di legge abrogate dall'art. 175). (Cassa con rinvio, Trib. Sup. Acque, 10 Marzo...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1869 del 26 ottobre 2006
«Le disposizioni regionali, emanate ai sensi dell'art. 39 D.Lgs. n. 152 del 1999, come modificato dal D.Lgs. n. 258 del 2000 (ora sostituito dall'art. 113 del D.Lgs. n. 152 del 2006), per la disciplina dello smaltimento delle acque di prima...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 64 del 1 aprile 2014
«Non è fondata la questione di legittimità costituzionale - sollevata in riferimento all'art. 117, secondo comma, lettere e) ed s), Cost., in relazione agli artt. 154 e 171 del D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 - dell'art. 29 della...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 5813 del 7 dicembre 2018
«La disciplina in materia di acque reflue trova applicazione solo se il collegamento fra ciclo di produzione e recapito finale sia diretto ed attuato, senza soluzione di continuità, mediante una condotta o altro sistema stabile...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 22245 del 4 giugno 2008
«Non possono farsi rientrare nella nozione di rifiuto le particelle di amianto che si sono staccate dalle lastre di copertura di un capannone per effetto del dilavamento dovuto alle acque piovane, trattandosi di un fenomeno estraneo...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 22021 del 9 giugno 2010
«Ai sensi del D.P.R. 15 luglio 2003, n. 254 (Regolamento recante disciplina della gestione dei rifiuti sanitari a norma dell'articolo 24 della legge 31 luglio 2002, n. 179) tuttora in vigore come si rileva tra...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 41674 del 30 gennaio 2018
«Il conferimento di sanse ed acque di vegetazione delle olive all'interno di un invaso artificiale al fine di consentirne la successiva evaporazione ha come scopo ultimo ed evidente l'eliminazione di tali materiali ed è, di conseguenza,...»
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Cassazione penale, Sez. Feriale, sentenza n. 34874 del 11 agosto 2016
«L'esclusione dalla disciplina dei rifiuti opera a condizione che le materie fecali provengano da attività agricola e che siano riutilizzate nella stessa attività agricola. Pertanto, sussiste il reato di gestione abusiva di...»
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Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione siciliana, sentenza n. 1266 del 6 ottobre 2010
«Le attività di emungimento di acque di falda contaminate per le quali il gestore dell'impianto biologico di depurazione chiede l'autorizzazione ex art. 210 del D.Lgs. n. 152/2006 attengono per un verso all'attività di fognatura e...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2246 del 29 novembre 2007
«La disciplina applicabile allo smaltimento dei rifiuti allo stato liquido derivanti da attività ospedaliera continua ad essere quella relativa agli scarichi di cui alla sez. II, parte terza, del D.Lgs. n. 152 del 2006 e non...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 31396 del 27 giugno 2006
«Le acque di sentina rientrano nella nozione di rifiuto ai sensi degli artt. 183 e 232 del D.Lgs. n. 152 del 2006, e vanno considerate tali fino alla ultimazione della procedura di recupero che, ai sensi dell'art. 183, comma terzo lett. h)...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 18390 del 18 settembre 2015
«I produttori di tubi in polietilene, non rientranti nell'elenco di cui all'art. 44, D.Lgs. n. 22 del 1997, sono soggetti all’obbligo di iscrizione al Consorzio e di contribuzione, ex art. 48, commi 1, 2, 4, 5, dello stesso D.Lgs. n....»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 2346 del 10 aprile 2019
«Le procedure operative e amministrative da attivare, a carico del "responsabile dell'inquinamento", al verificarsi di un evento potenzialmente contaminante, sono previste all'art. 242, D.Lgs. n. 152/2006, il quale prevede, per...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 23564 del 23 settembre 2019
«L'azione diretta alla demolizione di un bene comune a più persone, dovendo necessariamente essere proposta nei confronti di tutte, dà vita ad una ipotesi di litisconsorzio necessario, con la conseguenza che, ove, nel giudizio di primo grado, sia...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 5857 del 6 dicembre 2013
«Le acque di falda emunte durante la fase della messa in sicurezza di emergenza e di bonifica dei siti inquinati devono essere considerate come rifiuti liquidi e rispettare quindi la normativa dettata per i relativi impianti di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11494 del 15 dicembre 2010
«Non integra il reato di scarico di acque reflue industriali senza autorizzazione (art. 137, D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152) lo scarico in acque superficiali di acque di falda non contaminate derivanti da attività di escavazione, pur...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 5256 del 8 settembre 2009
«Gli scarichi delle acque emunte dalla falda, in sede di bonifica, sono sottoposti al regime generale degli scarichi nei corpi idrici ed in fognatura delle acque reflue industriali, cui rinvia l'art. 243 del T.U.A. - D.Lgs. n. 5/2006.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 9619 del 17 gennaio 2014
«L'obbligo di rispettare - nel caso di rimessione in falda delle acque reflue industriali provenienti dalla «barriera idraulica» e contenenti sostanze tossiche - i limiti delle tabelle allegate al D.Lgs. n. 152/2006 sussiste...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 5268 del 12 dicembre 2012
«Le determinazioni che attengono allo specifico svolgimento di attività di messa in sicurezza e di bonifica di un sito inquinato di interesse nazionale (attraverso l'emunzione delle acque di falda sottostanti l'area...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 3721 del 21 giugno 2011
«L'art. 17, comma 14, D.Lgs. n. 22 del 1997 è norma che si riferisce all'approvazione di progetti relativi ad interventi di bonifica di interesse nazionale, per la quale è necessario il concerto tra più Ministeri e l'intesa con la...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 51475 del 3 luglio 2018
«In tema di danno all'ambiente, anche l'inquinamento dell'aria, se "significativo e misurabile", è inquadrabile nella nozione di danno ambientale di cui all'art. 300, comma 1, D.Lgs. n. 152/2006, rientrando l'aria nel novero delle...»
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Corte dei Conti, sentenza n. 137 del 31 luglio 2015
«In base all'art. 300 del D.Lgs. 152/2006, il legislatore italiano ha fornito per la prima volta una definizione di danno ambientale, statuendo che "È danno ambientale qualsiasi deterioramento significativo e misurabile, diretto o...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8837 del 13 aprile 2007
«L’articolo 1 della legge 28 febbraio 1967, n. 105 prevede che, per i tratti di strada che attraversano abitati di Comuni con popolazione non superiore a ventimila abitanti, e che fanno parte della rete stradale provinciale, giusta...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 187 del 31 luglio 2020
«È infondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 5, 2°, 4°, 5°, 6°, 7° e 9° comma, l. reg. Valle d'Aosta 24 aprile 2019 n. 5, nella parte in cui demanda alla giunta regionale la determinazione dei modelli tariffari del ciclo idrico...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10024 del 26 aprile 2007
«...che l'attività espropriativa susseguente è esplicata in carenza di potere, a nulla rilevando che non sia ancora scaduto il periodo di occupazione (cfr. Corte cost., 16 febbraio 2006, n. 64). (Rigetta, Trib. Sup. Acque Roma, 25 Maggio 2004).»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6222 del 23 marzo 2005
«Il proprietario della cosa (nel caso, cortile e pozzetti di raccolta delle acque piovane) gravata da servitù (nel caso, di stillicidio), rimasta nella sua disponibilità e custodia, risponde, ai sensi dell'art. 2051 c.c., dei danni arrecati a...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7576 del 28 marzo 2007
«Poiché, ai sensi degli artt. 908 e 913 cod. civ., salvo diverse ed espresse previsioni convenzionali, il fondo inferiore non può essere assoggettato allo scolo delle acque di qualsiasi genere, diverse da quelle che defluiscono dal fondo superiore...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 259 del 19 luglio 1996
«L'art. 1 comma 1 l. 5 gennaio 1994 n. 36 (Disposizioni in materia di risorse idriche), nella parte in cui stabilisce che tutte le acque superficiali e sotterranee, ancorchè non estratte dal sottosuolo, sono pubbliche, non si pone in contrasto con...»