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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9572 del 3 luglio 1990
«La pericolosità è una qualità, un modo di essere del soggetto, da cui si deduce la probabilità che egli commetta nuovi reati. Essa si differenzia dalla capacità criminale, che esiste sempre in misura più o meno accentuata, per il fatto stesso che...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 23395 del 10 giugno 2011
«Non risponde del reato di ricettazione colui che, non avendo preso parte alla commissione del fatto, si limiti a fare uso del bene unitamente agli autori del reato, seppure nella consapevolezza della illecita provenienza, non potendosi da questa...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9042 del 23 ottobre 1984
«Ai fini della configurabilità del delitto di ricettazione, è necessaria la prova che l'agente abbia ricevuto, acquistato od occultato denaro o cose provenienti da reato con la consapevolezza di tale illecita provenienza, che deve tradursi nella...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7650 del 31 maggio 1990
«La ricettazione, nella forma dell'intromissione, si consuma per il solo fatto dell'intermediazione, momento nel quale deve esistere la consapevolezza dell'illiceità del possesso dell'offerente, la cui prova può desumersi da qualunque elemento di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 32354 del 24 luglio 2013
«La minaccia o la mera violenza psichica non esclude la configurabilità della causa di non punibilità e della perseguibilità a querela per i reati contro il patrimonio commessi in danno dei prossimi congiunti, in quanto la clausola negativa...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 18273 del 10 maggio 2011
«Il tentativo di estorsione commesso con minaccia in danno del genitore non è punibile ex art. 649 c.p..»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 32190 del 6 agosto 2009
«Non è punibile il furto commesso in danno del convivente "more uxorio", ma è punibile, a querela dell'offeso, il furto commesso in danno di persona già convivente "more uxorio". (In motivazione, la Corte ha precisato che la prevalenza...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 19651 del 21 maggio 2007
«In tema di delitti contro il patrimonio, la causa di non punibilità per fatti in danno dei congiunti non trova applicazione nei casi in cui siano commessi con violenza fisica, consistente in qualsiasi atteggiamento di coartazione della libertà...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 16023 del 28 aprile 2005
«La minaccia o la mera violenza psichica non esclude la configurabilità della causa di non punibilità e della perseguibilità a querela per i reati contro il patrimonio commessi in danno di prossimi congiunti (art. 649, commi primo e secondo, c.p.),...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8384 del 30 luglio 1991
«Allorquando la non punibilità o la punibilità «a querela» (art. 649 c.p.) del reato presupposto si riferisce alla particolare qualità (coniuge, ascendente, discendente, affine, fratello, sorella...) della persona offesa, sussiste ugualmente il...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 16729 del 24 aprile 2001
«La speciale causa di non punibilità della «ritorsione» prevista dall'art. 599, comma 1, c.p., per il reato di ingiuria non trova applicazione per quello concorrente di molestie con il mezzo del telefono, commesso nel medesimo contesto, stante la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 69 del 2 gennaio 2014
«L'attribuzione dei procedimenti alla cognizione del giudice collegiale, determinata da ragioni di connessione, diviene definitiva ed irrevocabile per effetto dell'esercizio dell'azione penale mediante deposito della richiesta di rinvio a giudizio...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 25255 del 12 luglio 2005
«L'inosservanza dell'obbligo di provvedere all'esecuzione dei lavori necessari a rimuovere il pericolo di rovina in edifici o altre costruzioni (art. 677 c.p.) è reato proprio che può essere commesso dal soggetto che, pur non essendo proprietario,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 41709 del 12 dicembre 2002
«La fattispecie prevista dall'art. 677 c.p. (omissione di lavori in edifici o costruzioni che minacciano rovina) configura un reato proprio che può essere commesso soltanto dal proprietario dell'edificio o dal non proprietario che, per legge o per...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 353 del 17 luglio 2002
«È costituzionalmente illegittimo, in riferimento agli artt. 3, 25, secondo comma, e 27, terzo comma, Cost. l'art. 688, secondo comma, c.p. nella parte in cui punisce con la pena dell'arresto da tre a sei mesi chiunque, in un luogo pubblico o...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10667 del 14 novembre 1985
«La contravvenzione di cui all'art. 707 c.p. è assorbita dal reato di furto aggravato solo se gli arnesi sono stati usati sicuramente per consumare il furto e soprattutto se il loro possesso è stato accertato nell'atto di commettere il furto...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 7979 del 15 luglio 1992
«L'art. 724, primo comma, c.p. sanziona il fatto di bestemmiare con invettive e parole oltraggiose e dunque punisce non la manifestazione di un pensiero ma una manifestazione pubblica di volgarità. Ne consegue che non può ricondursi la bestemmia...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1990 del 17 febbraio 1987
«Il reato di danneggiamento al patrimonio archeologico, storico o artistico nazionale, previsto dall'art. 733 c.p., può essere commesso soltanto dal proprietario della cosa.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 18892 del 13 maggio 2011
«Integra la contravvenzione di abbandono di animali (art. 727, comma primo, c.p.) non solo la condotta di distacco volontario dall'animale, ma anche qualsiasi trascuratezza, disinteresse o mancanza di attenzione verso quest'ultimo, dovendosi...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6415 del 21 febbraio 2006
«Il reato di cui all'art. 727 c.p., detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura, può essere commesso non soltanto dal proprietario degli animali, ma da chiunque li detenga anche occasionalmente. (In applicazione di tale...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 13385 del 12 ottobre 1989
«In tema di armi, il reato di porto illegale comprende ed assorbe quello di detenzione solo quando le due azioni inizino contestualmente e vi sia la prova che l'arma non sia stata in precedenza detenuta. Ne consegue che qualora venga attribuito ad...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1376 del 14 gennaio 2003
«L'applicazione di una misura di prevenzione motivata anche con il richiamo incidentale e occasionale all'appartenenza del prevenuto a un'associazione per delinquere di stampo mafioso non rende il giudice che abbia concorso a disporla incompatibile...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 25202 del 3 luglio 2007
«L'incompatibilità con l'ufficio di testimone, prevista dall'art. 197 lett. a) c.p.p., non è limitata alla assunta qualità di imputato, ma va estesa, in forza dell'art. 61 comma primo c.p.p., alle persone sottoposte alle indagini preliminari anche...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6425 del 1 giugno 1994
«Fuori dalle ipotesi disciplinate dall'art. 97 del D.P.R. n. 309/1990, l'attività del cosiddetto agente provocatore che, d'accordo con la polizia giudiziaria, propone ad uno spacciatore e realizza la compravendita di droga al fine di farlo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5109 del 3 febbraio 1994
«Il termine «sanzioni» usato nell'art. 237, secondo comma, c.s., e il riferimento alle «procedure di accertamento e di applicazione» evidenzia che la norma si riferisce agli illeciti amministrativi e che essa non costituisce deroga al principio...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5006 del 9 gennaio 1995
«In tema di misure cautelari reali, costituisce sequestro penale obbligatorio quello del corpo del reato che mira a sottrarre all'indagato tutte le cose sulle quali o mediante le quali il reato è stato commesso, nonché le cose che ne costituiscono...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12083 del 23 novembre 2000
«La circostanza aggravante di cui all'art. 61, n. 4 c.p. ricorre allorquando vengano inflitte alla vittima sofferenze che esulano dal normale processo di causazione dell'evento, nel senso che occorre un quid pluris rispetto all'esplicazione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12470 del 26 agosto 2002
«Non determina mutamento della domanda la rettifica conseguente alla correzione dell'errore materiale commesso nella redazione della citazione e risultante dal documento in essa menzionato.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6906 del 11 giugno 1992
«In tema di omicidio, consumato o tentato, il compartecipe che non ha commesso l'azione tipica del reato lesivo della vita o dell'integrità fisica della vittima risponderà dell'evento diverso e più grave verificatosi a titolo di concorso anomalo ex...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6224 del 22 maggio 1992
«In tema di omicidio, consumato o tentato a scopo di rapina a mano armata il compartecipe il quale non ha commesso l'azione tipica del reato lesivo della vita o dell'integrità fisica della vittima non può rispondere di concorso in tale reato, ex...»