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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1534 del 12 maggio 1992
«L'eventuale ineseguibilità, in concreto, anche per l'intervento di cause estintive della pena, di uno dei provvedimenti presi in esame ai fini del cumulo — fosse anche quello divenuto per ultimo irrevocabile — non incide sull'attribuzione della...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 732 del 22 maggio 1996
«In mancanza di impugnazione del pubblico ministero, il giudice di appello non può revocare l'indulto applicato in primo grado, sicché la revoca è rimessa alla fase esecutiva, poiché - come risulta dagli artt. 590, ultimo comma c.p.p. 1930 e 674,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5225 del 28 ottobre 1999
«...l'impugnazione della sentenza che l'ha concessa in sede di cognizione, non già con l'esperimento, in sede esecutiva, della procedura di cui all'art. 674 c.p.p., consentita solo nelle ipotesi previste dall'art. 168, comma primo, numeri 1 e 2, c.p.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2650 del 22 ottobre 1999
«Poiché le cause che determinano la revoca obbligatoria del provvedimento sono specificamente indicate dalla legge, non è possibile, per la preclusione nascente dal principio dell'intangibilità del giudicato, togliere in sede esecutiva il beneficio...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 448 del 8 aprile 1999
«Le cause di estinzione del reato che possono essere dichiarate in sede esecutiva, ai sensi dell'art. 676 c.p.p., sono esclusivamente quelle che operano dopo la condanna, cioè successivamente al passaggio in giudicato del provvedimento con cui la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2156 del 8 giugno 1994
«I benefici della sospensione condizionale della pena e della non menzione possono essere concessi solo dal giudice della cognizione con la sentenza o con il decreto di condanna, salvo il caso eccezionale, previsto dall'art. 671, comma 3, c.p.p.,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2015 del 3 dicembre 1997
«Ne consegue che detta confisca non può essere disposta in sede esecutiva, ai sensi dell'art. 676 c.p.p. (Nella specie la S.C., in applicazione di tale principio, ha ritenuto illegittimo il provvedimento con il quale, postulandosi la confiscabilità...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2755 del 9 marzo 1995
«Qualora la provvisoria esecuzione di un decreto ingiuntivo concessa a norma dell'art. 642 c.p.c. sia stata successivamente revocata, la sentenza che rigetta l'opposizione, pur se dichiarata provvisoriamente esecutiva, non determina l'automatica...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 14083 del 27 luglio 2004
«In relazione alla vendita effettuata dal liquidatore in esecuzione del concordato preventivo con cessione dei beni, è consentito l'esercizio del diritto di prelazione nell'acquisto, convenzionalmente attribuito a un terzo dal debitore prima...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9488 del 28 giugno 2002
«L'ordinanza con la quale, nell'ambito di una procedura esecutiva individuale, essendo già intervenuta la aggiudicazione dei beni pignorati, il giudice dell'esecuzione dichiari improcedibile l'ulteriore successiva fase del trasferimento dei beni,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10693 del 11 agosto 2000
«...tutorie ed integrative dei poteri negoziali del liquidatore, nella fase esecutiva del concordato, con carattere meramente ordinatorio e senza alcuna idoneità a risolvere controversie, non è impugnabile per cassazione ai sensi dell'art. 111 Cost.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 21792 del 22 giugno 2006
«Il principio della preclusione processuale, derivante dal divieto del « ne bis in idem» sancito dall'art. 649 c.p.p., è operante, oltre che nel procedimento di cognizione, anche in sede esecutiva. Ne consegue che non è consentito al giudice...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 12968 del 29 dicembre 1994
«...abbia «forza esecutiva» ai sensi dell'art. 650, comma secondo, c.p.p. ed in quanto tale, possa equipararsi alla sentenza irrevocabile pronunciata in giudizio (art. 650, comma primo in relazione agli artt. 648, comma primo e 649, comma primo).»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5613 del 22 febbraio 1994
«Il principio della preclusione processuale, derivante dal divieto del ne bis in idem sancito dall'art. 649 c.p.p., è operante, oltre che nel procedimento di cognizione, anche in sede esecutiva, per cui non è consentito proporre nuovo incidente di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 19506 del 16 luglio 2008
«È assoggettabile a ricorso per cassazione, a norma dell'art. 111, comma 7, Cost., il provvedimento con cui il tribunale accolga (o rigetti ) il reclamo proposto contro un decreto emesso dal giudice delegato in tema di vendita dei beni del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6257 del 26 febbraio 1998
«...— erroneamente ritenuta tardiva — avverso sua precedente pronuncia che aveva applicato il condono in sede esecutiva, pur dovendosi individuare nel tribunale il giudice dell'esecuzione della sentenza, che era stata modificata solo quoad poenam.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 30004 del 12 luglio 2013
«...quali è prevista l'attivazione del procedimento esecutivo. (In applicazione del principio, la Corte ha ritenuto non fosse competente in sede esecutiva il giudice che per ultimo aveva emesso sentenza di proscioglimento per prescrizione del reato).»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 25966 del 26 giugno 2001
«Il comma 4 bis dell'art. 665 c.p.p. (introdotto dal D.L.vo 19 febbraio 1998 n. 51) secondo cui se l'esecuzione concerne più provvedimenti emessi dal tribunale in composizione monocratica e collegiale, l'esecuzione è attribuita in ogni caso al...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4825 del 9 agosto 2000
«...c.p.p., il fatto che vi sia coesistenza di più sentenze a carico di una stessa persona, essendo invece necessaria, a tal fine, una pluralità di provvedimenti di giudici diversi, dai quali derivi la stessa questione da delibare in sede esecutiva.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6270 del 15 dicembre 1999
«...ultimo, opera anche se tale provvedimento sia stato emesso dal giudice per le indagini preliminari. (Fattispecie relativa a riconoscimento in sede esecutiva della continuazione tra più reati, nessuno dei quali compresi nella pronuncia del Gip).»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 374 del 12 aprile 1999
«Anche quando la sentenza da ultimo divenuta irrevocabile riguardi una pena dichiarata estinta dallo stesso giudice che l'ha pronunciata, permane la competenza esecutiva di quest'ultimo, in quanto la sua eventuale ineseguibilità in concreto, anche...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1125 del 19 marzo 1996
«In forza del criterio stabilito dall'art. 665, comma quarto, c.p.p., il giudice che deve provvedere, in sede esecutiva, alla applicazione o alla revoca dei benefici indicati negli artt. 672 e 674 c.p.p., come pure alla risoluzione degli incidenti...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 911 del 23 marzo 1994
«Nei riguardi di un soggetto che abbia riportato una pluralità di provvedimenti definitivi di condanna da giudici diversi, non si può addivenire ad applicazione di amnistia impropria, di indulto, né, in genere, a declaratoria di estinzione del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5834 del 16 febbraio 2011
«...l'incidente di esecuzione promosso dal P.M. per la revoca della sospensione condizionale e non anche quello promosso dal condannato, tendente al riconoscimento della continuazione in sede esecutiva, oggetto del provvedimento di rigetto).»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4266 del 2 febbraio 2006
«La revoca della sentenza di condanna per abolitio criminis, disposta in sede esecutiva ai sensi dell'art. 673 c.p.p., non comporta il venir meno della illiceità civile del fatto cui la condanna si riferiva, per cui è da escludere che la revoca...»
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Cassazione penale, Sez. VI, ordinanza n. 3106 del 13 settembre 1994
«...da quelli delineati con la sentenza irrevocabile, né valutare i fatti accertati, in modo difforme da quanto ritenuto dal giudice di merito, poiché altrimenti violerebbe il principio dell'inviolabilità del giudicato, che opera in sede esecutiva.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3137 del 7 giugno 2000
«...terzo comma dell'art. 2 c.p., gli effetti del giudicato, non può darsi luogo a revoca, ai sensi dell'art. 673 c.p.p., della sentenza di condanna per il reato di oltraggio a pubblico ufficiale divenuta esecutiva prima dell'intervento abrogativo.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3165 del 7 giugno 2000
«...in rapporto non di specialità ma di assorbimento, non può costituire valida ragione per negare la revoca, ai sensi dell'art. 673 c.p.p., di una condanna per oltraggio inflitta con sentenza divenuta esecutiva prima dell'intervento abrogativo.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 26893 del 15 dicembre 2006
«In tema di impugnazione della sentenza pronunciata nei confronti del dante causa, la parte che assuma di avere la qualità di erede assolve l'onere probatorio in ordine alla propria legittimazione processuale attraverso la produzione documentale...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3688 del 15 febbraio 2011
«Due opposizioni proposte separatamente nei confronti della medesima esecuzione da parte di due condebitori solidali e fondata su contestazioni comuni circa l'esistenza della pretesa esecutiva danno vita, se riunite, a cause scindibili, qualora...»