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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 14380 del 21 dicembre 1999
«Nel giudizio di Cassazione, se solo uno dei due difensori nominati dal ricorrente ha sottoscritto il ricorso e/o gli eventuali motivi nuovi, si deve ritenere che l'altro non abbia dato esecuzione all'incarico ricevuto, in quanto l'importanza della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11431 del 12 novembre 1998
«Il conferimento di una procura ai propri difensori da parte di lavoratori di un'impresa istante per il concordato preventivo mediante apposizione in calce ad una memoria illustrativa diretta al tribunale fallimentare, pur conservando, in astratto,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6715 del 23 maggio 2000
«Nella procedura di concordato preventivo, ai creditori che non hanno partecipato all'adunanza prevista dagli artt. 174 ss. l. fall. per la deliberazione sulla proposta di concordato è consentita l'adesione successiva (art. 178, comma quarto, l....»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9864 del 28 aprile 2006
«In tema di concordato preventivo con cessione dei beni ai creditori, nel caso di nomina congiunta a liquidatori di una pluralità di dottori commercialisti o ragionieri e periti commerciali, la legittima disapplicazione, da parte del giudice del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3853 del 20 dicembre 1999
«Il ricorso per cassazione avverso il provvedimento che decide nel merito sulla ricusazione, va trattato, in difetto di diversa previsione, con il rito camerale non partecipato stabilito in via generale davanti alla Suprema Corte dall'art. 611 c.p.p.»
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Cassazione penale, Sez. VII, ordinanza n. 46360 del 30 novembre 2004
«L'applicazione, da parte della Corte di cassazione, ai sensi dell'art. 619, comma 3, c.p.p., della legge più favorevole è da ritenere esclusa qualora, essendo intervenuta la nuova legge prima dell'esaurimento delle fasi di merito e sussistendo la...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 9973 del 21 settembre 1998
«La disposizione dell'art. 619 c.p.p. trova la sua ratio nell'esigenza di scongiurare l'annullamento della decisione impugnata tutte le volte in cui la Corte di cassazione, rimanendo nell'ambito della sua funzione istituzionale e nel rispetto del...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 19627 del 28 aprile 2003
«In tema di correzione di errore materiale commesso dal giudice di merito, la norma di cui all'art. 619 c.p.p. è una disposizione speciale, che deroga e prevale su quella posta dall'art. 130 dello stesso codice. Ne consegue che, proposto ricorso...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 420 del 14 marzo 1995
«In tema di correzioni di errori materiali commessi dai giudici di merito, la norma di cui all'art. 619 c.p.p. è una disposizione speciale, che deroga e prevale su quella di cui all'art. 130 c.p.p. Ne consegue che, proposto ricorso per cassazione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 823 del 27 gennaio 1996
«Qualora nella sentenza di merito sia stata erroneamente disposta l'applicazione delle pene accessorie dell'interdizione dai pubblici uffici e dell'interdizione legale in relazione a condanna a pena detentiva che non la consente (nella specie a due...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 9053 del 22 agosto 1992
«Oggetto della richiesta formulata ex art. 444 c.p.p. è la pena definitiva da applicare in concreto e non quella indicata come base per il calcolo. Ne consegue che qualora il giudice abbia applicato una pena, frutto di un errato calcolo, ancorché...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 521 del 27 maggio 1995
«Il giudice di legittimità, nell'annullare la decisione del giudice di merito che erroneamente abbia dichiarato inammissibile un'impugnazione, può, in applicazione del principio di economia processuale cui è improntata la norma di cui all'art. 620,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 19082 del 18 maggio 2012
«Nel caso in cui l'imputato abbia chiesto con specifico motivo d'appello la concessione del beneficio della sospensione condizionale della pena inflittagli dal giudice di primo grado e il giudice d'appello non abbia preso in considerazione tale...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 30581 del 6 agosto 2001
«L'annullamento in sede di legittimità della sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti, implicando la esclusione della validità dell'accordo nei termini in cui le parti lo avevano raggiunto, comporta che la valutazione che il...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8412 del 17 luglio 1998
«Nel caso che la Camera dei deputati abbia affermato la insindacabilità delle opinioni espresse da un parlamentare, e questa affermazione non venga impugnata con la elevazione del conflitto di attribuzione, la decisione di merito deve essere...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 13316 del 21 marzo 2013
«Deve essere annullata con rinvio la sentenza che, avendo radicalmente omesso di motivare, a fronte della presenza di causa estintiva del reato, sulla sussistenza delle condizioni per il proscioglimento nel merito, ed impugnata sul punto, impedisca...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 436 del 12 gennaio 2007
«Non è deducibile in sede di legittimità il difetto di competenza del giudice di rinvio che abbia pronunciato sentenza a seguito di pronunciato annullamento con rinvio della Corte di Cassazione, in violazione della lettera c) dell'art.623 c.p.p.,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 23502 del 19 maggio 2004
«In tema di annullamento con rinvio di un'ordinanza da parte della Suprema Corte, se il collegio chiamato a rivalutare la questione risulti composto da magistrati che già si erano pronunziati sul merito di essa, non sussiste per nessuno dei suoi...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5666 del 19 dicembre 1996
«Il giudizio di rinvio va inteso come ulteriore fase del giudizio di merito, vincolata alla sentenza di annullamento nei limiti da questa determinati. Ne consegue che divengono indifferenti, ove non altrimenti disposto, modifiche della competenza...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4882 del 15 maggio 1996
«È ammissibile la formazione progressiva del giudicato nello sviluppo dinamico del rapporto processuale non solo quando l'annullamento parziale viene pronunciato nel processo cumulativo e riguarda solo alcuni degli imputati o talune delle...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 10847 del 3 novembre 1995
«Nel caso in cui la Corte di cassazione debba annullare la sentenza per essere il reato estinto, qualora l'impugnazione concerna il difetto di motivazione sulla responsabilità del ricorrente sotto il profilo della sua asserita estraneità...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7942 del 31 marzo 2010
«Il concordato preventivo con cessione dei beni ai creditori, deve essere risolto per inadempimento ai sensi dell'art. 186 della legge fall., con la conseguente apertura della procedura fallimentare, quando, anche prima della liquidazione di tutti...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5593 del 25 giugno 1987
«È nulla, per violazione dei precetti costituzionali e delle norme ordinarie che tutelano il diritto alla difesa e al contraddittorio, la dichiarazione di fallimento emessa, a norma dell'art. 192 della legge fallimentare, dal tribunale fallimentare...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 12248 del 19 agosto 2002
«La questione relativa all'assoggettabilità o meno al fallimento di un imprenditore attiene al merito e non alla giurisdizione, non potendo essa implicare un ipotetico difetto di giurisdizione del tribunale fallimentare adito nemmeno nel caso in...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 8363 del 17 agosto 1990
«In relazione ad istanza di fallimento di una società cooperativa, le questioni inerenti all'esercizio da parte della medesima di attività commerciale, con il conseguenziale assoggettamento a tale procedura anziché a liquidazione coatta...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19293 del 3 ottobre 2005
«Ancorché l'art. 21 della L.F. non sia richiamato dalla disciplina della liquidazione coatta amministrativa, il principio in esso previsto deve ritenersi applicabile, ricorrendo una eadem ratio anche alle vicende concernenti l'illegittimità di tale...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1213 del 6 febbraio 1998
«Il tribunale investito di una domanda di liquidazione coatta amministrativa (al pari del tribunale fallimentare) non è vincolato alle deduzioni ed osservazioni — eventualmente dubitative — del soggetto richiedente, essendo chiamato ad accertare la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4938 del 10 marzo 2004
«Nella procedura di liquidazione coatta amministrativa, qualora il creditore (nella specie lavoratore subordinato) abbia proposto domanda di ammissione al commissario liquidatore e la stessa sia stata respinta, con conseguente non ammissione allo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 20475 del 25 luglio 2008
«In tema di opposizione allo stato passivo nella procedura di liquidazione coatta amministrativa, per la proposizione dell'appello avverso le sentenze del tribunale si applica il termine abbreviato previsto dall'art. 99, comma 5, legge fall. (nel...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9926 del 14 marzo 2012
«La Corte di Cassazione, qualora accolga un ricorso straordinario per errore di fatto, ai sensi dell'art. 625-bis, comma quarto, cod. proc. pen., adottati i provvedimenti necessari per correggere l'errore, può immediatamente pronunciarsi sul merito...»