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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1681 del 17 febbraio 1988
«L'omesso deposito della richiesta di trasmissione del fascicolo d'ufficio, vistata dal cancelliere del giudice del merito, non determina la improcedibilità del ricorso per regolamento di giurisdizione soltanto se dagli atti e documenti inseriti...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4569 del 11 luglio 1988
«...formali e sostanziali, nonché i termini d'impugnazione, mentre l'eventuale inosservanza delle norme sull'uso della carta bollata non incide sulla sua ammissibilità, e resta sanabile mediante rimessione degli atti al competente ufficio fiscale.»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2698 del 5 giugno 1989
«Qualora l'Inam, pur disponendo di un proprio ufficio legale interno, si avvalga in modo continuativo della collaborazione di avvocati e procuratori esterni, operanti in piena autonomia e senza vincolo di subordinazione, deve ravvisarsi un rapporto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 355 del 21 gennaio 1989
«L'inosservanza del divieto di introdurre una domanda nuova in appello, ai sensi dell'art. 345 c.p.c., e, correlativamente, dell'obbligo del giudice di secondo grado di non esaminare nel merito tale domanda, è rilevabile, anche d'ufficio, in sede...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10575 del 5 novembre 1990
«...sentenza completo di motivazione, al dispositivo come deliberato e letto in udienza, risolvendosi eventuali contrasti ed omissioni con la necessaria prevalenza delle risultanze del fascicolo d'ufficio riguardanti la pronuncia del dispositivo.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10585 del 5 novembre 1990
«Nell'ipotesi di annullamento per violazione o falsa applicazione di norme di diritto e per vizi di motivazione, la circostanza che la potestas iudicandi del giudice di rinvio sia limitata — in mancanza di novità derivanti dalla sentenza di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 216 del 17 gennaio 1990
«...per l'ingiustificata inosservanza, da parte dell'imprenditore, dell'obbligo di assunzione, costituiscono crediti di lavoro e sono pertanto suscettibili di rivalutazione automatica – anche d'ufficio – a norma dell'art. 429, terzo comma, c.p.c.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2629 del 31 marzo 1990
«Il principio secondo cui il ricorso incidentale della parte totalmente vittoriosa nel merito, anche se condizionato, deve essere esaminato in via prioritaria quando investe una questione pregiudiziale di rito (o preliminare di merito) rilevabile...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3594 del 28 aprile 1990
«Nel giudizio di legittimità, la preclusione alla proponibilità di questioni nuove opera esclusivamente nel caso di prospettazione di nuovi temi di contestazione non profilati nelle precedenti fasi del giudizio, ossia con riferimento alla...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4581 del 21 maggio 1990
«Nel caso di più ricorsi per cassazione proposti contro la medesima sentenza, è sufficiente a soddisfare l'obbligo della richiesta di trasmissione del fascicolo d'ufficio, ex art. 369, ultimo comma, c.p.c., l'iniziativa anche di un solo ricorrente.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 46 del 11 gennaio 1990
«...atto anche d'ufficio tutte le volte che, anche indipendentemente da una formale rinunzia al giudizio o al merito delle pretese dedotte nel giudizio stesso, il fatto dell'avvenuta cessazione della materia del contendere risulti acquisito in causa.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6543 del 27 giugno 1990
«Poiché nelle esecuzioni per consegna e rilascio, disciplinate dagli artt. 605-611 c.p.c., il procedimento esecutivo deve considerarsi iniziato con un atto dell'ufficio esecutivo avente natura giurisdizionale e non con un atto di parte qual è la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8156 del 10 agosto 1990
«L'inesistenza della sentenza è configurabile, oltre che nella ipotesi espressamente prevista dall'art. 161, comma secondo, c.p.c. (mancanza della sottoscrizione del giudice), in tutti i casi in cui la sentenza stessa manchi di quel minimo di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8755 del 27 agosto 1990
«...con la conseguenza che, vertendosi in tema di controversia agraria soggetta al rito del lavoro, esse non sono proponibili in appello stante il divieto di cui all'art. 437, secondo comma c.p.c. e la loro inammissibilità è rilevabile di ufficio.»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9199 del 6 settembre 1990
«L'operatività della detta decadenza – che dà luogo ad una preclusione rilevabile d'ufficio dal giudice – è esclusa, in base al criterio ricavabile dall'art. 420, quinto comma, c.p.c., con riguardo a documenti sopravvenuti (od anche anteriori la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1045 del 2 febbraio 1991
«La competenza territoriale per le controversie relative agli obblighi previdenziali dei datori di lavoro, anche nel caso in cui tali obblighi derivino da contratti collettivi, va determinata, ai sensi dell'art. 444, terzo comma, c.p.c., con...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1374 del 9 febbraio 1991
«Il momento della pronuncia della sentenza, nel quale il magistrato deve essere legittimamente preposto all'ufficio per potere adottare un provvedimento giuridicamente esistente, va identificato con quello della deliberazione della decisione – il...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4593 del 26 aprile 1991
«...il suo ufficio, né la previsione dell'art. 12 quarto comma, lett. h) dello Statuto stesso, che riguarda le procure conferite dal direttore generale per determinati atti (e non idonee all'attribuzione della rappresentanza processuale dell'Enel).»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4750 del 29 aprile 1991
«...del danno da inadempimento e, in particolare, sia quello della possibilità di una liquidazione equitativa sia quello della necessità di tener conto, anche d'ufficio, della svalutazione monetaria sopravvenuta fino alla data della liquidazione.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5397 del 14 maggio 1991
«In tema d'impugnazione per revocazione, l'espressione «stesso giudice», di cui all'art. 398 prima parte, c.p.c., designa lo stesso ufficio giudiziario, per modo che, se questo è diviso in più sezioni, il giudizio di revocazione può essere...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6018 del 28 maggio 1991
«In materia di prova del danno da incidenti stradali, l'omessa produzione da parte del danneggiato delle dichiarazioni dei redditi ai fini dell'applicazione della norma contenuta nel primo comma dell'art. 4 della L. 26 febbraio 1977, n. 39, non...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7402 del 4 luglio 1991
«...in cui ha sede l'ufficio dell'Inps legittimato a ricevere l'adempimento dell'obbligo dei contributi previdenziali, restando irrilevante la circostanza dell'erogazione dei predetti benefici da parte di un diverso ufficio dello stesso istituto.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10647 del 17 settembre 1992
«...dell'atto, quali la consegna dell'atto da notificare a persona convivente con il destinatario medesimo. (Nella specie, partecipazione alle operazioni del consulente tecnico di ufficio da parte di altro soggetto del rapporto processuale).»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 11195 del 14 ottobre 1992
«Il principio, secondo il quale il processo di cassazione, caratterizzato dall'impulso d'ufficio, non è soggetto ad interruzione in presenza degli eventi di cui agli artt. 299 e ss. c.p.c., tenendo conto che tali norme si riferiscono esclusivamente...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12747 del 28 novembre 1992
«...sciopero non è circostanza sufficiente a determinare una proroga del termine perentorio venuto a scadenza nel periodo di irregolare funzionamento dell'ufficio, neanche in applicazione analogica del disposto dell'art. 155, ultimo comma, c.p.c.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4377 del 9 aprile 1992
«L'erronea indicazione dell'ufficiale giudiziario notificante quale addetto all'ufficio unico notifiche della Corte di cassazione non determina nullità della notificazione, ove sia rimasta improduttiva di conseguenze giuridiche, per essere stata la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4850 del 22 aprile 1992
«L'obbligo del giudice di appello, nel processo del lavoro, di disporre d'ufficio nuovi mezzi di prova in ossequio al principio di tendenziale ricerca della verità materiale, che impronta tale rito, sussiste solo nel caso in cui il materiale...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10994 del 6 novembre 1993
«La pronuncia sulle spese del giudizio compete esclusivamente al giudice della causa, il quale, ai sensi dell'art. 91 c.p.c., deve provvedervi, anche di ufficio, con il provvedimento che chiude il processo dinnanzi a sé, anche quando, trattandosi...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2211 del 23 febbraio 1993
«...considerato e quindi della tempestività e dell'ammissibilità dell'impugnazione incombe alla parte che questa abbia proposto, sicchè il mancato soddisfacimento di tale onere comporta che il gravame deve essere dichiarato d'ufficio inammissibile.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3371 del 22 marzo 1993
«La decisione deliberata in camera di consiglio da un collegio diverso da quello che ha assistito alla discussione, in violazione dell'art. 278, primo comma, c.p.c., è causa di nullità insanabile della sentenza, rilevabile d'ufficio in ogni stato e...»