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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 857 del 17 gennaio 2008
«L'art. 5 c.p.c., anche nel testo novellato dall'art. 2 della legge 26 novembre 1990, n. 353, che esclude la rilevanza dei mutamenti in corso di causa della legge — oltre che dello stato di fatto — in ordine alla determinazione della competenza, va...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1732 del 27 gennaio 2006
«In materia di integrazione salariale, le posizioni di diritto soggettivo nascenti, a favore dei privati, dal provvedimento di ammissione dell'impresa alla cassa integrazione guadagni degradano, di nuovo, a posizioni di interesse legittimo — con...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2415 del 19 febbraio 2002
«L'irrilevanza, ai fini della giurisdizione, dei mutamenti legislativi successivi alla proposizione della domanda, sancita dall'art. 5 c.p.c., opera nel caso in cui il sopravvenuto mutamento dello stato di diritto privi il giudice della...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 516 del 27 luglio 1999
«A seguito dell'entrata in vigore dell'art. 31 bis della L. 11 febbraio 1994, n. 109 (introdotto dall'art. 9 del D.L. 3 aprile 1995, n. 101, convertito con modificazioni nella L. 2 giugno 1995, n. 216), le controversie relative alla concessione di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7358 del 8 agosto 1997
«In applicazione del principio della perpetuatio iurisdictionis di cui all'art. 5 c.p.c., secondo il quale, a seguito dei mutamenti di fatto sopravvenuti, la competenza del giudice originariamente carente deve ritenersi legittimamente radicata se...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7420 del 2 giugno 2000
«Le propagazioni nel fondo del vicino che oltrapassino il limite della normale tollerabilità costituiscono un fatto illecito perseguibile, in via cumulativa, con l'azione diretta a farle cessare (avente carattere reale e natura negatoria) e con...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5779 del 21 maggio 1993
«Ai fini della determinazione del valore della causa il giudice deve anche tenere conto, per una esigenza di economia processuale, delle modifiche e riduzioni della domanda ritualmente introdotte dall'attore nel corso del giudizio, quando queste...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10249 del 27 giugno 2003
«In tema di determinazione del valore della controversia l'art. 10, secondo comma, c.p.c., secondo cui gli interessi scaduti, le spese e i danni anteriori alla proposizione della domanda si sommano al capitale, intende riferirsi, con elencazione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6214 del 23 maggio 1992
«In tema di compensi professionali di avvocati e procuratori non possono essere considerate come stragiudiziali, ed essere perciò compensate separatamente da quelle giudiziali, quelle attività professionali che seppure non esplicate davanti al...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9596 del 18 settembre 1993
«La regola enunciata dall'art. 11 c.p.c. per cui, ove più creditori chiedano in giudizio l'adempimento dell'obbligazione nei limiti delle rispettive quote, il valore della causa si determina dall'intera obbligazione, operante anche nel caso in cui...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1004 del 27 gennaio 1993
«La norma dell'art. 12, primo comma, c.p.c. — secondo cui il valore delle cause relative alla validità, all'esistenza o alla risoluzione di un rapporto obbligatorio si determina in base a quelle parti del rapporto stesso che è in contestazione —...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17457 del 9 agosto 2007
«Allorquando l'azione civile viene esercitata in sede penale, ancorché per una somma rientrante nell'ambito della giurisdizione equitativa del giudice di pace, poiché l'accertamento su di essa implica la pregiudiziale decisione sul fatto di reato...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10981 del 14 luglio 2003
«Ai sensi dell'art. 14, primo comma, c.p.c., qualora con un ricorso per decreto ingiuntivo proposto dinanzi al pretore venga proposta una domanda di pagamento dei canoni di leasing scaduti e al contempo la domanda di riconsegna di determinati beni...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12187 del 1 dicembre 1998
«In caso di domanda di risarcimento dei danni da circolazione stradale proposta davanti al giudice di pace, qualora l'attore in sede di atto introduttivo del giudizio e di precisazione delle conclusioni abbia chiesto la condanna del convenuto al...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4319 del 28 giugno 1986
«Quando nel procedimento davanti al pretore siano proposte contro la medesima persona più domande aventi per oggetto beni mobili o una domanda relativa a beni mobili e l'altra di natura reale, la mancata indicazione o dichiarazione del valore per...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4840 del 1 ottobre 1984
«Ai fini della determinazione della competenza per valore, la domanda di risarcimento realizza una pretesa autonoma e distinta da quella di rimozione della causa di danno. Ne consegue, da un lato, la configurabilità del cumulo fra le due domande...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3785 del 11 giugno 1981
«La determinazione della competenza per valore ex art. 14 c.p.c. va effettuata unicamente alla stregua degli elementi esistenti negli atti al momento in cui il convenuto ha proposto l'eccezione di incompetenza, ossia solo con riferimento alla...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1515 del 24 gennaio 2007
«In tema di competenza per territorio, con riferimento alla proposizione dell'azione di garanzia, poiché si ha garanzia propria quando la causa principale e quella accessoria abbiano lo stesso titolo, ovvero quando ricorra una connessione oggettiva...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19039 del 11 settembre 2007
«In tema di impugnazione di delibera di una società a responsabilità limitata, l'art. 2378, primo comma, c.c. (richiamato espressamente dall'art.2486 c.c. nel testo anteriore al D.L.vo n. 6 del 2003), stabilisce che il tribunale territorialmente...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4018 del 4 luglio 1985
«Nelle cause promosse contro una società munita di personalità giuridica, l'art. 19 primo comma c.p.c., ove prevede la competenza del giudice del luogo in cui la società stessa abbia «un rappresentante autorizzato a stare in giudizio per l'oggetto...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 15031 del 26 giugno 2009
«Le controversie tra sostituto d'imposta e sostituito, relative al legittimo e corretto esercizio del diritto di rivalsa delle ritenute alla fonte versate direttamente dal sostituto, volontariamente o coattivamente, non sono attratte alla...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6418 del 25 marzo 2005
«Il canone per il servizio di depurazione delle acque di rifiuto provenienti da superfici e fabbricati privati, ancorchè sia applicato in collegamento con il canone per l'erogazione di acqua potabile, integra un tributo comunale fino alla data del...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 3343 del 19 febbraio 2004
«La controversia fra sostituto d'imposta e sostituito, avente ad oggetto la pretesa del primo di rivalersi delle somme versate al fisco a titolo di ritenuta d'acconto non detratta dagli importi erogati al secondo, esula dalla giurisdizione delle...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1094 del 5 febbraio 1997
«Perché possa aversi una controversia tributaria, come tale rimessa alla competenza delle commissioni tributarie o, in difetto, a quella per materia del tribunale ex art. 9, secondo comma, c.p.c., non è sufficiente che l'attore metta in discussione...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 14205 del 6 luglio 2005
«In tema di riparto della competenza tra autorità giudiziaria in sede ordinaria e tribunali regionali delle acque pubbliche, in virtú dell'art. 140 lett. c), del r.d. n. 1775 del 1933, il quale attribuisce a questi ultimi le controversie...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4606 del 23 maggio 1997
«In tema di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motori e dei natanti, l'utente (proprietario o conducente) straniero di un veicolo immatricolato all'estero che abbia provveduto a...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8080 del 27 febbraio 2007
«La sentenza n. 26 del 6 febbraio 2007 della Corte Cost. — con la quale è stata dichiarata l'illegittimità dell'art. 1 L. n. 46 del 2006, nella parte in cui, sostituendo l'art. 593 c.p.p., escludeva che il pubblico ministero potesse proporre...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7932 del 18 maggio 2012
«I responsabili stranieri di un sinistro stradale, causato in Italia da un veicolo con targa estera, sono domiciliati "ex lege" presso l'Ufficio Centrale italiano (UCI) solo ai fini della loro citazione in giudizio quali litisconsorti necessari...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1968 del 22 febbraio 2000
«In tema di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile per i danni causati dalla circolazione nel territorio della Repubblica dei veicoli a motore e dei natanti immatricolati o registrati in Stati esteri, la disposizione contenuta nel...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6933 del 5 luglio 1999
«I regolamenti si distinguono dagli atti e provvedimenti amministrativi di carattere generale, perché questi ultimi costituiscono espressione di una semplice potestà amministrativa e sono destinati alla cura concreta di interessi pubblici, con...»