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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 440 del 8 marzo 1993
«L'obbligo di verbalizzazione degli atti indicati nell'art. 357 comma secondo c.p.p. non è prescritto a pena di nullità, sicché è da ritenere che qualora la loro documentazione sia avvenuta in altro modo che ne consenta comunque l'individuazione...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 6504 del 2 giugno 2000
«È abnorme, in quanto posto al di fuori dell'ordinamento processuale, il provvedimento con il quale il giudice per le indagini preliminari - dopo la pronuncia del decreto di archiviazione a norma dell'art. 415 c.p.p. - respinga la richiesta del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1397 del 5 febbraio 1998
«In tema di impugnazioni, non viola l'obbligo di conformarsi al cd. giudicato interno il giudice di merito che, dopo l'annullamento per vizio di motivazione, pervenga nuovamente all'affermazione di responsabilità dell'imputato sulla scorta di un...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 360 del 18 gennaio 1995
«In tema di colpa professionale, sussiste responsabilità del medico che colposamente ometta un intervento chirurgico necessario, quando anche esso non sia tale da garantire in termini di certezza la sopravvivenza del paziente, se vi sia una...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 23939 del 19 giugno 2007
«L'art. 360, comma quinto, c.p.p., nel prevedere l'inutilizzabilità «nel dibattimento» dei risultati degli accertamenti tecnici disposti dal pubblico ministero malgrado l'espressa riserva formulata dalla persona sottoposta a indagini ed in assenza...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1332 del 11 giugno 1994
«Il divieto di assumere come persona informata sui fatti l'indagato per lo stesso reato o per reato connesso, senza le formalità di cui all'art. 210, commi 2, 3 e 4, c.p.p. presuppone che chi deve rendere la deposizione abbia acquisito la qualità...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 858 del 12 aprile 1994
«Successivamente all'emissione del decreto che dispone il giudizio, al pubblico ministero non è consentito il compimento né di atti di perquisizione, né di atti di sequestro. (In motivazione, la S.C. ha rilevato come l'ultrattività dei poteri di...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 12025 del 25 marzo 2011
«In tema di guida in stato di ebbrezza, l'omesso deposito del verbale contenente gli esiti del cosiddetto "alcoltest" non integra alcuna nullità, ma costituisce una mera irregolarità che non incide sulla validità o sull'utilizzabilità dell'atto,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 12276 del 30 marzo 2005
«L'omesso avviso del deposito, previsto dall'articolo 366 del c.p.p., riguardante i verbali degli atti compiuti dal pubblico ministero e dalla polizia giudiziaria ai quali il difensore ha diritto di assistere, laddove ravvisabile, costituisce...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 42969 del 21 novembre 2007
«Il provvedimento con cui il giudice delle indagini preliminari, al quale il P.M. ha trasmesso gli atti a norma dell'art. 368 c.p.p., respinge la richiesta di emissione di un ordine di sequestro probatorio presentata dalla parte privata, è...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2881 del 21 gennaio 2003
«Il provvedimento con cui il giudice delle indagini preliminari, al quale il P.M. ha trasmesso gli atti a norma dell'art. 368 c.p.p., respinge la richiesta di emissione di un ordine di sequestro probatorio presentata dalla parte privata, è...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 2780 del 15 marzo 1996
«Ne consegue che esso è configurabile solo quando il soggetto si sia limitato semplicemente all'esportazione di dati e notizie falsi, e non anche quando alle false dichiarazioni si accompagnino artifici e/o raggiri di altra natura, che integrano,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 46532 del 4 dicembre 2003
«È abnorme la declaratoria di nullità del decreto di citazione a giudizio, derivante dalla nullità dell'avviso di conclusione delle indagini preliminari per mancanza nello stesso delle indicazioni previste dall'art. 369 bis secondo comma c.p.p....»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 44022 del 7 dicembre 2001
«In tema di «informazione di garanzia», prevista dall'art. 369 c.p.p., e di «informazione della persona sottoposta alle indagini sul diritto di difesa», prevista dall'art. 369 bis c.p.p. (introdotto dall'art. 19 della legge 6 marzo 2001 n. 60), ai...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2281 del 30 luglio 1990
«...ministero dalla polizia giudiziaria non può farsi rientrare tra gli atti urgenti. Ne consegue che in tale situazione l'omesso avviso al difensore con almeno ventiquattro ore di anticipo è causa di nullità dell'atto compiuto e di quelli...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 12715 del 30 marzo 2001
«Sussiste nullità del decreto di citazione a giudizio emesso dal pubblico ministero quando, pur essendo stato questo preceduto dall'invito all'imputato a presentarsi per rendere l'interrogatorio (secondo la disciplina all'epoca dettata dall'art....»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 15789 del 27 aprile 2005
«È configurabile il reato di subornazione di teste, aggravato dalla qualità di pubblico ufficiale, e non quello di tentata concussione, qualora il pubblico ufficiale, profittando della sua posizione, prospetti al teste il conseguimento di un...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11924 del 25 marzo 2005
«Il divieto, sancito dall'art.197, lett. d) c.p.p., di assumere come testimoni coloro che hanno svolto la funzione di ausiliari del giudice o del P.M. è posto esclusivamente in relazione all'attività di documentazione degli atti prevista dall'art....»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 715 del 16 dicembre 1999
«È abnorme il provvedimento che dichiari nullo il decreto di citazione a giudizio emesso prima dell'entrata in vigore della L. 16 luglio 1997, n. 234 (e disponga la trasmissione degli atti al pubblico ministero) per non essere stata preceduta la...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 40714 del 15 novembre 2001
«La contestazione in udienza del reato di violazione dei sigilli collegato alle contravvenzioni edilizie ai sensi dell'art. 12, comma 1, lett. b) del codice di rito, non rientra nella previsione della contestazione di «fatto nuovo» prevista...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2995 del 26 marzo 1993
«In materia di reati concernenti le sostanze stupefacenti, il fatto di lieve entità di cui all'art. 73, quinto comma, del D.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309, non configura un'ipotesi autonoma di reato ma una circostanza attenuante ad effetto speciale,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 888 del 22 aprile 1994
«È legittimo l'arresto in flagranza del delitto di maltrattamenti in famiglia, tutte le volte in cui il fatto risulti alla polizia giudiziaria non isolato, ma quale ultimo anello di una catena di comportamenti violenti. (Nel caso di specie, la...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 33470 del 10 settembre 2001
«In tema di avvisi al difensore, deve ritenersi ritualmente informato l'avvocato al quale sia stato trasmesso, via telefax, l'avviso di fissazione dell'udienza di convalida del fermo, in cui non sia indicata e l'ora della comparizione, se tale...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7153 del 16 aprile 1998
«L'art. 381, quarto comma, c.p.p., con lo stabilire che, in caso di reato per cui è previsto l'arresto facoltativo in flagranza, si procede all'arresto soltanto se la misura è giustificata dalla gravità del fatto ovvero dalla pericolosità del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1555 del 3 luglio 1991
«L'art. 381, ultimo comma del nuovo codice di procedura penale, con lo stabilire che, in caso di reato per cui è previsto l'arresto facoltativo in flagranza, si procede all'arresto soltanto se la misura è giustificata dalla gravità del fatto ovvero...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3032 del 1 settembre 1999
«Non è legittimo l'arresto in flagranza quando manchi in chi vi procede la immediata ed autonoma percezione delle tracce del reato e del loro collegamento con l'indagato (così detta quasi-flagranza); invero, nel caso in cui la individuazione del...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 46159 del 15 dicembre 2008
«In tema di arresto nella quasi flagranza del reato, il requisito della sorpresa del reo con cose o tracce del reato non richiede la diretta percezione dei fatti da parte della polizia giudiziaria, nè che la "sorpresa" non avvenga in maniera...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4348 del 30 gennaio 2003
«In tema di arresto in flagranza, il concetto di “inseguimento” ad opera della forza pubblica, sul quale si fonda la nozione della cd. quasi-flagranza, comprende ogni attività di indagine e ricerca finalizzata alla cattura dell'indiziato di reità,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 39348 del 21 novembre 2002
«Il reato di possesso di carta di credito contraffatta che sia stato contestato autonomamente non può considerarsi assorbito nell'ipotesi, logicamente e cronologicamente antecedente, della sua acquisizione e pertanto deve essere considerato come...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4751 del 22 gennaio 2000
«Quando invece il privato si limita ad invitare il presunto reo ad attendere l'arrivo dell'organo di polizia giudiziaria, nel frattempo avvertito, non si versa nella fattispecie di cui all'art. 383 cit., ma in semplice comportamento di denuncia...»