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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 2780 del 15 marzo 1996
«È legittima l'acquisizione al fascicolo per il dibattimento di prospetti riassuntivi di attività di polizia giudiziaria, elaborati da ufficiale di P.G. che, esaminato come testimone, ad essi abbia legittimamente fatto riferimento nel corso della...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 32612 del 1 ottobre 2002
«Le perquisizioni e i sequestri effettuati ad iniziativa della polizia giudiziaria non comportano l'obbligo di dar luogo agli adempimenti previsti dall'art. 369 bis c.p.p. (informazione della persona sottoposta a indagini sul diritto di difesa)....»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2281 del 30 luglio 1990
«Al fine di stabilire la necessità o meno di spedizione del preventivo avviso al difensore, l'ispezione compiuta su delega del pubblico ministero dalla polizia giudiziaria non può farsi rientrare tra gli atti urgenti. Ne consegue che in tale...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2787 del 24 gennaio 2006
«L'invito a presentarsi davanti al Pubblico Ministero ha efficacia interruttiva della prescrizione del reato, anche se all'interrogatorio abbia proceduto un ufficiale della polizia giudiziaria all'uopo delegato dal P.M.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 12715 del 30 marzo 2001
«Sussiste nullità del decreto di citazione a giudizio emesso dal pubblico ministero quando, pur essendo stato questo preceduto dall'invito all'imputato a presentarsi per rendere l'interrogatorio (secondo la disciplina all'epoca dettata dall'art....»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8817 del 2 marzo 2001
«Rientra fra gli atti interruttivi della prescrizione previsti dall'art. 160, comma secondo, c.p., l'interrogatorio reso alla polizia giudiziaria, all'uopo delegata dal pubblico ministero, trattandosi di atto del tutto equiparabile...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11924 del 25 marzo 2005
«...è posto esclusivamente in relazione all'attività di documentazione degli atti prevista dall'art. 373 dello stesso codice e non anche a quella che l'agente o l'ufficiale di P.G. abbia compiuto nell'esercizio della funzione di polizia giudiziaria.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 888 del 22 aprile 1994
«È legittimo l'arresto in flagranza del delitto di maltrattamenti in famiglia, tutte le volte in cui il fatto risulti alla polizia giudiziaria non isolato, ma quale ultimo anello di una catena di comportamenti violenti. (Nel caso di specie, la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2000 del 23 agosto 1993
«L'arresto in flagranza di reato non è di per sé reso illegittimo dalla circostanza che ad ordinarlo sia stato il pubblico ministero e che la polizia giudiziaria si sia limitata ad eseguire tale ordine, costituendo quest'ultimo piuttosto una...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8029 del 18 febbraio 2003
«In tema di convalida dell'arresto facoltativo in flagranza, il controllo che il giudice compie ex post circa i presupposti richiesti dalla legge per la privazione dello status libertatis (gravità del fatto e personalità dell'arrestato) non può...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 413 del 15 aprile 1999
«Il provvedimento con cui il gip respinge la richiesta di convalida di arresto in flagranza per spaccio di sostanza stupefacente (art. 73 D.P.R. 309/90) ravvisando l'ipotesi del fatto lieve di cui al quinto comma del predetto articolo non travalica...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7153 del 16 aprile 1998
«L'art. 381, quarto comma, c.p.p., con lo stabilire che, in caso di reato per cui è previsto l'arresto facoltativo in flagranza, si procede all'arresto soltanto se la misura è giustificata dalla gravità del fatto ovvero dalla pericolosità del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1596 del 19 aprile 1997
«In sede di convalida dell'arresto in flagranza, il giudice deve limitarsi a verificare la legittimità dell'operato della polizia giudiziaria, e cioè se la privazione della libertà del soggetto è stata eseguita nei casi consentiti dalla legge. In...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1555 del 3 luglio 1991
«L'art. 381, ultimo comma del nuovo codice di procedura penale, con lo stabilire che, in caso di reato per cui è previsto l'arresto facoltativo in flagranza, si procede all'arresto soltanto se la misura è giustificata dalla gravità del fatto ovvero...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 34151 del 6 settembre 2007
«...rottura dei sigilli, ma a quello in cui l'indagato, introducendosi nell'immobile abusivo e facendone uso, ha violato il vincolo di indisponibilità mediante l'arbitraria disposizione «in atto» al momento dell'intervento della polizia giudiziaria.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6916 del 22 febbraio 2012
«Lo stato di quasi flagranza ricorre quando la polizia giudiziaria abbia proceduto all'arresto in esito a ricerche immediatamente poste in essere non appena avuta notizia del reato, anche se non subito concluse ma protratte senza soluzione di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3032 del 1 settembre 1999
«...alla ratio dell'istituto. (Fattispecie in cui l'agente, resosi responsabile di furto in un supermercato, era stato tratto in arresto perché riconosciuto da un commesso, cui era stato mostrato, mentre era per strada, dalla polizia giudiziaria).»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2873 del 27 gennaio 2004
«Ai fini della riconoscibilità dello stato di «quasi flagranza», il concetto di «inseguimento» comprende non solo quello in senso stretto, correlato all'autonoma iniziativa della polizia giudiziaria che direttamente ha avuto percezione del fatto,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2879 del 20 marzo 1999
«Nel concetto di «inseguimento» da parte della polizia giudiziaria, richiamato dall'art. 382 c.p.p., rientra non solo l'inseguimento in senso stretto ma anche l'azione che, senza soluzione di continuità, viene intrapresa subito dopo la commissione...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5508 del 23 ottobre 1998
«In tema di arresto operato d'iniziativa dalla polizia giudiziaria, la disposizione di cui all'art. 382, comma 2, c.p.p. — secondo la quale si considera in stato di flagranza colui che è sorpreso con cose o tracce dalle quali appaia che egli abbia...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1681 del 20 luglio 1996
«...in specie con l'elemento materiale di questo, dovendo le condotte in cui l'illecito si sostanzia essere ancora in corso, e cioè dovendo sussistere un rapporto di contestualità tra il comportamento del reo e l'intervento della polizia giudiziaria.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1314 del 13 luglio 1995
«Per la sussistenza dello stato di quasi flagranza, in caso di fuga dell'autore del fatto criminoso, occorre che l'inseguimento da parte della polizia giudiziaria inizi subito dopo il reato, senza che occorra che si concluda entro brevissimo tempo,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1646 del 30 maggio 1994
«...reato dalla polizia giudiziaria per raggiungere la persona da arrestare. (Nella specie l'indicazione dell'autore del reato proveniva dalla vittima, deceduta subito dopo a seguito dei reiterati colpi di pistola sparatigli da brevissima distanza).»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 46159 del 15 dicembre 2008
«In tema di arresto nella quasi flagranza del reato, il requisito della sorpresa del reo con cose o tracce del reato non richiede la diretta percezione dei fatti da parte della polizia giudiziaria, nè che la "sorpresa" non avvenga in maniera...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 42041 del 11 novembre 2008
«In tema di stupefacenti, non sussiste lo stato di quasi flagranza che rende legittimo l'arresto, quando sia trascorso un certo lasso di tempo (nella specie, oltre tre ore) tra la condotta illecita ed il fattivo intervento della polizia...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4348 del 30 gennaio 2003
«...alcuni carabinieri dello stupefacente detenuto, è stato rintracciato ed arrestato da altri militari, sette ore dopo il fatto, all'interno di un esercizio pubblico, a seguito di ricerche definite attive ed ininterrotte dalla polizia giudiziaria).»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10958 del 21 marzo 2005
«L'arresto in flagranza di reato da parte del privato, nei casi consentiti dalla legge ex art. 383 c.p.p., si risolve nell'esercizio di fatto dei poteri anche coattivi e nell'esplicazione delle attività procedimentali propri degli organi di polizia...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4751 del 22 gennaio 2000
«L'arresto in flagranza di reato da parte del privato, nei casi consentiti dalla legge ex art. 383 c.p.p., si risolve nell'esercizio di fatto dei poteri anche coattivi e nell'esplicazione delle attività procedimentali propri dell'organo di polizia...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1603 del 14 giugno 1993
«La ratio del secondo comma dell'art. 383 c.p.p., che prevede la facoltà di arresto da parte dei privati, è che questi consegnino l'arrestato alla polizia giudiziaria senza ritardo, e cioè nel più breve tempo possibile, in modo da evitare che una...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 780 del 2 marzo 1998
«...del “pericolo di fuga”, nei confronti di un soggetto il quale, in quello spesso giorno, subito dopo aver commesso un omicidio, si era allontanato ed era risultato irreperibile alle immediate ricerche effettuate dalla polizia giudiziaria).»