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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2318 del 2 febbraio 2007
«Pertanto, quello subito dal marito per il decesso (a seguito dell'altrui fatto illecito), della moglie, costituisce, anche nel caso in cui quest'ultima fosse stata priva di un effettivo reddito personale, danno patrimoniale risarcibile,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 26019 del 30 ottobre 2008
«Il potere di controllo delle nullità (non sanabili o non sanate), esercitabile in sede di legittimità, mediante proposizione della questione per la prima volta in tale sede, ovvero mediante il rilievo officioso da parte della Corte di cassazione,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 12252 del 27 maggio 2009
«L'affidamento da parte della P.A. ad imprese private di servizi aggiuntivi di assistenza agli utenti (quali servizi di caffetteria, ristorazione e guardaroba, di vendita di riproduzioni di beni culturali, ecc.), da...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19089 del 2 settembre 2009
«In tema di liquidazione degli onorari di avvocato, è demandato al potere discrezionale del giudice di merito stabilire, di volta in volta, l'aumento dell'unico onorario (nella specie a norma dell'art. 5, comma quarto, della tariffa professionale...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 844 del 15 gennaio 2009
«L'errore di fatto idoneo a costituire motivo di revocazione ai sensi dell'art. 395, n. 4, cod. proc. civ., si configura come una falsa percezione della realtà, e pertanto consiste in un errore meramente percettivo che in nessun modo coinvolge...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 10813 del 5 maggio 2010
«La procura "ad litem" al difensore (nella specie per l'assistenza tecnica davanti al giudice tributario), rilasciata in primo grado impiegando l'espressione "per il presente giudizio", o altra equivalente, vale ad abilitare il difensore medesimo...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10974 del 6 maggio 2010
«La prestazione di volontariato, per sua natura gratuita e spontanea, non è soggetta alla disciplina sul volontariato, ma alla disciplina giuslavoristica del rapporto di lavoro, se, indipendentemente dal "nomen juris", il volontario sia assunto e...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6753 del 4 maggio 2012
«Nel rito del lavoro, e in particolare nella materia della previdenza e assistenza, stante l'esigenza di contemperare il principio dispositivo con quello della ricerca della verità materiale, allorché le risultanze di causa offrono significativi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 28655 del 24 dicembre 2013
«La cessazione degli effetti civili della separazione si determina a seguito di riconciliazione, che non consiste nel mero ripristino della situazione "quo ante", ma nella ricostituzione del consorzio familiare attraverso la ricomposizione della...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13114 del 11 giugno 2014
«Nelle controversie in materia di assistenza e previdenza obbligatorie, comprese quelle concernenti domande d'invalidità pensionabile, ove la parte interessata abbia mosso all'operato del consulente tecnico nominato in primo grado specifici rilievi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 25173 del 14 dicembre 2015
«La causa del credito in considerazione della quale la legge accorda il privilegio generale sui mobili del datore di lavoro per i contributi di previdenza sociale di cui agli artt. 2753 e 2754 c.c. va individuata nell'interesse pubblico al...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 3888 del 25 febbraio 2015
«Nell'espropriazione presso terzi promossa contro enti ed istituti esercenti forme di previdenza ed assistenza obbligatorie organizzati su base territoriale, e nel regime di cui all'art. 14, comma 1 bis, del d.l. 31 dicembre 1996, n. 669,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 8620 del 29 aprile 2015
«La surrogazione ex art. 1916 costituisce una peculiare forma di successione a titolo particolare nel diritto al risarcimento dell'infortunato, che si realizza nel momento in cui l'assicuratore abbia comunicato al terzo responsabile che...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12962 del 22 giugno 2016
«Tale peculiare istituto, infatti, mira a dare riconoscimento giuridico, previo accertamento della corrispondenza della scelta all'interesse del minore, a relazioni affettive continuative e di natura stabile instaurate con quest'ultimo e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13922 del 7 luglio 2016
«Il mancato esame delle risultanze della CTU integra un vizio della sentenza che può essere fatto valere, nel giudizio di cassazione, ai sensi dell'art. 360, comma 1, n. 5, c.p.c., risolvendosi nell'omesso esame di un fatto decisivo per il giudizio...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 23300 del 16 novembre 2016
«Tale diritto non rientra nell'ambito di quelli inerenti il rapporto di lavoro subordinato dei dipendenti pubblici, potendo esso riguardare anche coloro che non abbiano con l'amministrazione un siffatto rapporto, ma abbiano in qualsiasi modo svolto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 886 del 22 gennaio 1980
«Per la configurabilità del delitto previsto dall'art. 386 c.p., nelle forme, a seconda dei casi, del reato consumato o tentato, è sempre necessario che la persona arrestata o detenuta effettivamente evada o tenti di evadere o che comunque abbia...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1342 del 6 febbraio 1987
«Se, però, l'azione repressiva della libertà di movimento viene imposta e attuata, nei limiti strettamente indispensabili allo scopo, nell'esercizio di «potestà disciplinari», esplicate principalmente nell'ambito della convivenza familiare, quali,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 5033 del 2 maggio 1994
«Qualora, nel corso di una perquisizione domiciliare, venga rinvenuta dalla polizia giudiziaria sostanza stupefacente e un quantitativo di questa sia trovato su indicazione di uno degli occupanti dell'immobile, chiamato poi a rispondere del reato...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3955 del 3 agosto 1995
«L'avviso al difensore per la partecipazione all'udienza, per cui vi è diritto di assistenza difensiva, è dovuto a chi riveste la qualità di difensore nel momento in cui l'udienza è stabilita dall'ufficio giudiziario, e non anche a chi tale qualità...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3924 del 30 marzo 1998
«Ai fini della sussistenza del concorso di persone nel reato è necessario un contributo causale in termini, sia pur minimi, di facilitazione della condotta delittuosa mentre la semplice conoscenza o anche l'adesione morale, l'assistenza inerte e...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5755 del 7 maggio 1999
«Non ha le caratteristiche sopra indicate (e quindi la sua inosservanza non può integrare il reato di cui all'art. 650) una disposizione data in via preventiva ad una generalità di soggetti, ed a carattere regolamentare. (Fattispecie in tema di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1541 del 4 maggio 2000
«In tema di liberazione condizionale, fra gli elementi valutabili ai fini dell'acquisizione di prova certa del ravvedimento può essere considerato, congiuntamente a qualsiasi elemento sintomatico desumibile dalla condotta tenuta durante...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 30420 del 3 agosto 2001
«C) c.p.p. con le conseguenti limitazioni, in ordine all'eccepibilità ed alla rilevabilità della relativa nullità, previste dall'art. 180 c.p.p. (In motivazione la Corte ha precisato che l'assenza temporanea del difensore non può essere causa di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 41005 del 5 dicembre 2002
«In materia di assistenza giudiziaria penale, gli atti compiuti all'estero su rogatoria sono assunti secondo le forme stabilite dall'ordinamento dal Paese richiesto, salvo l'eventuale contrasto con norme inderogabili di ordine pubblico e buon...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8099 del 27 febbraio 2002
«Ne consegue che tale condizione non può automaticamente farsi derivare dal solo fatto che i dichiaranti risultino essere stati in qualche modo coinvolti in vicende potenzialmente suscettibili di dar luogo alla formulazione di addebiti penali a...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 409 del 13 gennaio 2005
«Integra gli estremi del delitto di sequestro di persona la condotta del titolare e gestore di un presidio per anziani autosufficienti, il quale, al di fuori di qualsiasi potere-dovere di custodia e di sorveglianza e di un'azione repressiva della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4452 del 8 febbraio 2005
«Non sussiste il reato di abusivo esercizio di una professione (art. 348 c.p.) nel fatto di chi assista taluno avanti al giudice di pace per una causa civile di valore inferiore al milione di lire, posto che in tali procedimenti, ove non ritengano...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 35813 del 28 settembre 2007
«In tema di abuso d'ufficio, va esclusa la carenza dell'elemento soggettivo allorquando una prassi diffusa si sia inserita in un contesto giuridico amministrativo, se non contrario, sicuramente incerto in ordine alla possibilità di realizzare...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9887 del 8 marzo 2007
«Il ravvedimento, previsto dall'art. 16 nonies L. n. 8 del 1991, deve essere valutato dal giudice con riguardo alla condotta complessiva del collaboratore di giustizia e, pur dovendo essere valutato anche il grado di interesse e di concreta...»