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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12866 del 4 giugno 2009
«Il divieto di deferire il giuramento su fatti illeciti, posto dall'art. 2739 c.c., trovando il suo fondamento nell'opportunità di non obbligare il giurante a confessarsi autore di un atto per lui potenzialmente produttivo anche di responsabilità...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5994 del 15 marzo 2007
«Deve inoltre intendersi per fatto illecito non solo quello penale o quello civile «turpe» ma anche ogni azione contrastante con norme imperative, d'ordine pubblico o di buon costume. (Nella fattispecie, relativa alla domanda di danni esperita dai...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8423 del 25 agosto 1998
«In tema di giuramento, la norma di cui all'art. 2739 c.c. (divieto di deferimento del giuramento su fatti illeciti) trova il suo fondamento nell'opportunità di non obbligare il giurante a confessarsi autore di un atto per lui potenzialmente...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 26898 del 10 novembre 2008
«In tema di pegno avente per oggetto titoli del debito pubblico, gli atti di incasso del controvalore dei titoli stessi venduti dalla banca creditrice e accreditati sul conto corrente del cliente poi fallito, con corrispondente parziale riduzione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7384 del 6 luglio 1993
«La concessione dell'ipoteca può avvenire sia per atto pubblico che per scrittura privata (art. 2821, primo comma, c.c.), con la conseguenza che la procura, che conferisca al rappresentante il potere di concedere ipoteca sui beni del rappresentato,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3427 del 20 ottobre 1975
«Se è vero che l'art. 2836 c.c. stabilisce che, ove il titolo per l'iscrizione dell'ipoteca risulti da atto pubblico o da sentenza o da altro provvedimento giudiziale ad essa parificato, si deve presentare copia del titolo stesso, è anche vero che...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9782 del 2 ottobre 1998
«In caso di fatto illecito che costituisca anche reato, per il quale sia stato pronunciato decreto di archiviazione (nel regime dell'abrogato codice di rito) per mancanza di querela, la prescrizione del diritto al risarcimento del danno comincia a...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10129 del 2 agosto 2000
«Il divieto di proporre domande nuove in appello, di cui all'art. 345, primo comma c.p.c., integrando violazione del principio del doppio grado di giurisdizione, è di ordine pubblico, per cui la sua violazione va rilevata anche d'ufficio in sede di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14197 del 5 giugno 2013
«Per le validità delle donazioni indirette, cioè di quelle liberalità realizzate ponendo in essere un negozio tipico diverso da quello previsto dall'art. 782 c.c., non è richiesta la forma dell'atto pubblico, essendo sufficiente l'osservanza delle...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23707 del 20 dicembre 2012
«L'art. 408 c.c., il quale ammette la designazione preventiva dell'amministratore di sostegno da parte dello stesso interessato, in previsione della propria eventuale futura incapacità, mediante atto pubblico o scrittura privata autenticata, è...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2743 del 23 febbraio 2012
«L'obbligo del notaio di menzionare, prima della lettura del testamento pubblico, ai sensi dell'art. 603, terzo comma, c.c. e delle connesse disposizioni della legge 16 febbraio 1913, n. 89, la dichiarazione del testatore che si trovi in grave...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8366 del 25 maggio 2012
«La domanda giudiziale con cui la parte intenda far accertare la nullità di un testamento pubblico (nella specie, per la mancata indicazione dell'ora della sottoscrizione), al fine di poterne disconoscere gli effetti, si pone, rispetto ad...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4207 del 16 marzo 2012
«La "dicatio ad patriam", quale modo di costituzione di una servitù, postula un comportamento ad uso pubblico, del proprietario che, seppur non intenzionalmente diretto a dar vita al diritto di uso pubblico, metta volontariamente, con carattere di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 20138 del 3 ottobre 2011
«Le servitù di uso pubblico possono essere acquistate mediante il possesso protrattosi per il tempo necessario all'usucapione anche se manchino opere visibili e permanenti destinate al loro esercizio, essendo il requisito dell'apparenza prescritto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6470 del 24 aprile 2012
«...il conflitto tra soggetti terzi, non legati, cioè, da inerente vincolo contrattuale, attribuendo la proprietà del sottosuolo, salvi i limiti di ordine pubblico previsti dal primo comma dello stesso articolo, al soggetto titolare del suolo.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 149 del 11 gennaio 1995
«...fatto della procreazione, di cui è destinato a provare la verità. Commette, pertanto, il delitto di falsità ideologica in atto pubblico (art. 483 c.p.) il privato che effettui falsa dichiarazione di paternità naturale in un atto ricevuto da...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3035 del 5 marzo 1999
«Ai sensi dell'art. 2 c.p.p. spetta al giudice penale decidere in via incidentale la natura pubblica o privata di un ente quando la questione assuma rilevanza ai fini della qualificazione giuridica del fatto oggetto dell'imputazione. (Fattispecie...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 35187 del 21 ottobre 2002
«...non prevedono alcuna forma di contro-esame dei testimoni tra loro, ma soltanto la possibilità che agli stessi siano rivolte domande da parte del pubblico ministero e dei difensori delle parti e che possa darsi luogo a confronto tra loro.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3784 del 7 aprile 1995
«Ulteriore conseguenza della rilevanza probatoria esclusiva del documento fonico, quanto al contenuto delle avvenute registrazioni e indipendentemente dal fatto della sommaria trascrizione delle medesime registrazioni nel verbale delle operazioni...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1616 del 5 ottobre 1996
«La data del provvedimento del magistrato, sia esso giudice o pubblico ministero, dalla quale decorrono gli effetti giuridici dell'atto, non è quella in cui il magistrato, datandolo, materialmente lo compila, bensì è quella del deposito, mediante...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 33435 del 4 maggio 2006
«...più ampio contenuto della denuncia pervenuta all'ufficio del pubblico ministero, dal momento che il pubblico ministero non ha l'obbligo di iscrivere quelle informazioni che prima facie non mettano in evidenza elementi indizianti, ma meri sospetti.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 38226 del 7 ottobre 2008
«Il permesso di soggiorno rilasciato a cittadini extracomunitari costituisce un atto pubblico, per cui è configurabile il reato di tentato falso ideologico in atto pubblico per induzione nel caso in cui taluno tenti di ottenere la concessione del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2729 del 22 dicembre 1994
«...derivante da qualsiasi contegno (commissivo od omissivo) del pubblico ufficiale che, esprimendo abuso della qualità o dei poteri, costituisca il presupposto per il determinarsi di una volizione (che si traduce nella dazione o nella promessa).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3444 del 19 marzo 1998
«Nella struttura del delitto di corruzione, dato che fra l'illecito compenso e l'atto amministrativo «venduto» deve intercorrere un rapporto di sinallagmaticità e quindi una certa proporzione, l'atto o il comportamento amministrativo, oggetto...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1245 del 31 gennaio 1998
«L'ammissione del giudizio immediato è sempre insindacabile da parte del giudice del dibattimento. (Nell'occasione la Corte ha precisato che la constatazione della mancanza dell'evidenza della prova non potrebbe mai condurre ad una regressione del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 42990 del 18 novembre 2008
«...ha ritenuto corretta la qualificazione di strage dell'omicidio del giudice Giovanni Falcone e della sua scorta, realizzato mediante impiego di un'enorme quantità d'esplosivo, in luogo pubblico, con effetti distruttivi di straordinaria portata).»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 14 del 5 gennaio 1994
«...funzionale in relazione alla particolare qualificazione dei reati dei quali deve occuparsi, esercita, con riguardo a questi ultimi, oltre alle funzioni proprie del pubblico ministero, anche quelle del giudice per le indagini preliminari.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2828 del 18 ottobre 1999
«...d'appello deve pronunciare sentenza di annullamento ed ordinare la trasmissione degli atti al pubblico ministero presso il competente giudice di primo grado quando riconosce l'incompetenza per materia di quello che emise la sentenza impugnata.»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 1299 del 5 febbraio 1996
«In caso di declaratoria di incompetenza da parte del giudice dell'udienza preliminare, ai sensi dell'art. 22, comma 3, c.p.p., con conseguente trasmissione degli atti al pubblico ministero presso il giudice ritenuto competente, il pubblico...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2108 del 8 maggio 1998
«...carico di altro soggetto, per cui sarebbe competente a procedere un diverso giudice, dichiari, ai sensi dell'art. 22, comma 3, c.p.p., la propria incompetenza e disponga la diretta trasmissione degli atti al pubblico ministero presso quel giudice.»