-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 13222 del 20 marzo 2017
«Nei procedimenti per i delitti indicati nell'art. 51, comma terzo-bis, cod. proc. pen., la competenza funzionale del giudice per le indagini preliminari del capoluogo del distretto va individuata esclusivamente sulla base della notizia di reato...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 45711 del 28 ottobre 2016
«In tema di convalida dell'arresto, il richiamo operato dall'art. 391, comma quarto, cod. proc. pen., alla previsione di cui all'art. 386, comma terzo, cod. proc. pen. si riferisce esclusivamente al rispetto del termine delle ventiquattro ore,...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 565 del 5 gennaio 2017
«Ai fini della pronuncia della sentenza di non luogo a procedere, il Gup deve valutare, sotto il solo profilo processuale, se gli elementi probatori acquisiti risultino insufficienti, contraddittori o comunque inidonei a sostenere l'accusa in...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2517 del 18 gennaio 2017
«Non sono rilevabili, in sede di legittimità, vizi di motivazione della sentenza di non luogo a procedere emessa dal giudice dell'udienza preliminare per intervenuta prescrizione ai sensi dell'art. 425 cod. proc. pen., in quanto il rinvio della...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5541 del 10 febbraio 2016
«In tema di patteggiamento, l'art.446 comma primo cod.proc.pen. prescrive che la richiesta di applicazione della pena conseguente a giudizio immediato deve essere formulata entro il termine di decorrenza di quindici giorni dalla notifica del...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 865 del 12 gennaio 2016
«In tema di giudizio immediato, l'inosservanza del termine a comparire conseguente alla tardiva notificazione del relativo decreto non è motivo di nullità, atteso che l'art. 456, comma primo, cod. proc. pen., richiamando le disposizioni dell'art....»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7264 del 24 febbraio 2016
«Sussiste l'interesse della parte civile ad impugnare, deducendo il vizio di incompetenza per materia, la sentenza dichiarativa di non doversi procedere per la particolare tenuità del fatto, emessa - dopo l'apertura del dibattimento, ma prima di...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 53657 del 16 dicembre 2016
«Il ricorso straordinario per errore di fatto è inammissibile quando il preteso errore in cui sarebbe incorsa la Corte di cassazione derivi da una valutazione giuridica relativa a circostanze di fatto correttamente percepite. (Fattispecie in cui la...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 14787 del 24 marzo 2017
«In tema di rescissione del giudicato, sussiste una colpevole mancata conoscenza del processo, preclusiva del ricorso di cui all'art. 625 ter cod. proc. pen., in tutti i casi in cui l'imputato non abbia adempiuto agli oneri di diligenza generati...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12664 del 25 marzo 2016
«È violato il divieto di un secondo giudizio, di cui all'art. 649 cod. proc. pen., nel caso di pluralità di condanne per il delitto di evasione relative a fatti commessi nello stesso arco temporale in cui si è protratto l'allontanamento, in quanto...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11548 del 9 marzo 2017
«In tema di estradizione per l'estero, ai fini della regolarità della procedura e a tutela delle garanzie della difesa, è necessario che l'estradando sia specificamente informato dei fatti posti a fondamento della domanda di estradizione. (In...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 916 del 15 maggio 1973
«Il delitto di serrata si consuma nel luogo (in relazione al quale va, quindi, individuata la competenza territoriale) in cui viene effettivamente sospeso il lavoro, secondo le modalità di cui agli artt. 502, 504 e 506 c.p. e non nel luogo nel...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 344 del 22 gennaio 1981
«La falsità di un assegno privo di alcuni elementi essenziali, quali l'indicazione del prenditore, la data e il luogo di emissione, purché munito della sottoscrizione del traente, integra la fattispecie criminosa di cui all'art. 491 c.p., e non già...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 112 del 12 gennaio 1990
«I parametri di riferimento per il giudice di merito per la graduazione dell'entità della pena sia quando deve applicarsi una sola circostanza (aggravante od attenuante) che quando trattasi di più circostanze (aggravanti od attenuanti) ed i limiti...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7961 del 31 maggio 1990
«La concezione unitaria del concorso di più persone nel reato, recepita nell'art. 110 c.p., consente di ritenere che l'attività costitutiva della partecipazione può essere rappresentata da qualsiasi contributo, di carattere materiale o psichico,...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1012 del 21 maggio 1993
«Il dovere di motivazione del decreto con il quale l'autorità giudiziaria dispone la perquisizione locale, la cui osservanza è prescritta a pena di nullità dal combinato disposto degli artt. 247, secondo comma e 125, terzo comma, c.p.p., è da...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1218 del 21 aprile 1993
«In tema di applicazione della continuazione da parte del giudice dell'esecuzione ai sensi degli artt. 666 e 671 c.p.p., non si esige che in sede di richiesta siano enunciati i motivi ed allegata una documentazione completa, mentre l'esame del...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2088 del 25 gennaio 1993
«Nel procedimento pretorile, se l'opponente al decreto penale ha chiesto il giudizio abbreviato ma non ha provveduto a notificare al P.M. ex art. 464 c.p.p., il decreto del pretore che fissa un termine entro il quale il P.M. stesso deve esprimere...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4331 del 3 febbraio 1993
«Poiché una pronuncia giudiziale può definirsi provvedimento abnorme quando abbia un contenuto del tutto anomalo, sostanziandosi in una decisione che, per la irregolarità o stranezza della sua portata, si ponga al di fuori, non solo delle singole...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 486 del 19 gennaio 1994
«Qualora nel giudizio di primo grado, anteriormente alla sentenza della Corte costituzionale n. 255 del 1992 e alle modifiche apportate all'art. 500 c.p.p. dalla L. 7 agosto 1992, n. 356, siano state acquisite nel fascicolo per il dibattimento...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1260 del 25 maggio 1994
«Presupposto per la conversione delle pene pecuniarie è l'insolvenza del condannato, il cui accertamento, ad opera del pubblico ministero quale organo preposto all'esecuzione delle sentenze, non può che aver luogo dopo il materiale reperimento del...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1935 del 30 luglio 1994
«A norma dell'art. 357, secondo comma, lett. b), c.p.p., la polizia giudiziaria è tenuta a redigere verbale, tra l'altro, degli atti non ripetibili compiuti e delle dichiarazioni spontanee ricevute dalla persona nei cui confronti vengono svolte...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2555 del 26 febbraio 1994
«Il verbale di sopralluogo, nel quale si descrive una situazione soggetta a modifiche - quale è quella di una sede stradale occlusa considerata nella specie dai verbalizzanti - è un tipico atto per il dibattimento a norma dell'art. 431 lett. b) c.p.p.»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2604 del 22 agosto 1994
«In tema di avvisi al difensore, nei casi in cui, ricorrendo una situazione di urgenza, la legge in luogo di prevedere la notifica dell'avviso, si limiti a stabilire che lo stesso deve essere dato al difensore, deve ritenersi sufficiente il...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6204 del 27 maggio 1994
«La installazione in un esercizio pubblico di un apparecchio televisivo, senza la preventiva specifica autorizzazione del questore di cui all'art. 68, R.D. 18 giugno 1931, n. 773, dà luogo alla ravvisabilità del reato previsto dall'art. 666 c.p....»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 367 del 24 marzo 1995
«In tema di reati permanenti concernenti la disciplina igienica della produzione e del commercio di sostanze alimentari, quando tali sostanze, riscontrate irregolari per vizi presumibilmente originari, siano state importate dall'estero, la...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1337 del 2 maggio 1995
«La legittimazione a proporre ricorso per cassazione avverso provvedimenti ricorribili del magistrato di sorveglianza deve essere riconosciuto, in via esclusiva, all'ufficio del pubblico ministero che esercita le sue funzioni presso detto...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1357 del 7 febbraio 1996
«La premeditazione va esclusa quando l'occasionalità del momento di consumazione del reato appaia preponderante, tale cioè da neutralizzare la sintomaticità della causale e della scelta del tempo, del luogo e dei mezzi di esecuzione. (Fattispecie...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1371 del 10 giugno 1996
«Ai fini della esclusione del diritto all'equa riparazione per ingiusta detenzione, non può considerarsi «colpa grave» quella di colui che, anteriormente all'instaurazione del procedimento penale a suo carico o alla conoscenza della esistenza di...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, ordinanza n. 2082 del 13 settembre 1996
«Allorché venga in rilievo l'applicazione di disposizioni di trattato internazionale che disciplinano rapporti giurisdizionali con autorità straniere in materia penale - prevalenti, in forza dell'art. 696, c.p.p., sulle norme interne - l'eventuale...»