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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19201 del 30 settembre 2005
«L’art. 116, comma 18, del codice della strada dispone che alle violazioni di cui al comma 13 dello stesso articolo — consistenti nella condotta di chi guida autoveicoli o motoveicoli senza aver conseguito la patente di guida, ovvero...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 656 del 18 gennaio 2010
«L’obbligo della preventiva segnalazione dell’apparecchio di rilevamento della velocità previsto, in un primo momento, dall’art. 4 del d.l. n. 121 del 2002, conv. nella legge n. 168 del 2002, per i soli dispositivi di controllo remoto senza...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15928 del 13 luglio 2006
«In tema di circolazione stradale, la configurabilità dell’illecito amministrativo di inosservanza dell’obbligo di usare la massima prudenza nell’approssimarsi ad un incrocio, di cui all’art. 145, comma 1, del codice della...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2648 del 15 marzo 1995
«La materia della precedenza in crocevia, sia sotto il codice della strada abrogato (art. 105, comma primo) che sotto quello attualmente vigente (art. 145, comma primo), è assoggettata, alla regola generalissima, della massima prudenza da...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 6939 del 15 giugno 1994
«L’art. 105, comma primo, d.P.R. 15 giugno 1959, n. 393, corrispondente all’art. 145, comma primo, D.Lgs. 30 aprile 1992, n. 285, impone a tutti i conducenti che si approssimano ad un crocevia un obbligo di prudenza massima,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3939 del 29 febbraio 2016
«In tema di circolazione stradale, la segnaletica contenente divieti ed obblighi vincola tutti gli utenti della strada, in applicazione delle regole di normale prudenza, anche a prescindere dalla legittimità del provvedimento;...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 5244 del 21 febbraio 2019
«L'opposizione ordinaria di terzo, di cui al primo comma dell'art. 404 c.p.c., non può essere esperita da tutti coloro che assumano la posizione di terzi rispetto al giudizio in cui è stata emessa la sentenza opposta, ma soltanto da coloro i quali,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1272 del 22 gennaio 2008
«Anche coloro che utilizzano gli autoveicoli per il trasporto delle persone invalide, in possesso dello specifico contrassegno, devono rispettare i divieti imposti dall’art. 158 d.lgs. (nella specie il divieto di fermata e sosta su...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7142 del 17 luglio 1996
«Nel caso in cui un automobilista, percorso un tratto autostradale, non paghi il relativo pedaggio dichiarandosi sprovvisto di denaro, si configura il delitto di insolvenza fraudolenta, avendo egli assunto un’obbligazione...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2957 del 21 marzo 1996
«L’illecito amministrativo previsto dall’art. 176, comma diciassettesimo, del nuovo codice della strada (che punisce con sanzione pecuniaria chi pone in essere qualsiasi atto al fine di eludere, in tutto o in parte, il pagamento...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12715 del 14 maggio 2019
«Il creditore del condominio che disponga di un titolo esecutivo nei confronti del condominio stesso ha facoltà di procedere all'espropriazione di tutti i beni comuni, ai sensi degli artt. 2740 e 2910 c.c., ivi inclusi i crediti vantati dal...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5832 del 30 giugno 1997
«L’art. 186 quarto comma D.Lgs. 30 aprile 1992 n. 285 disponendo (al pari dell’art. 17 legge 18 marzo 1988, n. 111) che gli organi di polizia stradale hanno la facoltà di effettuare l’accertamento dello stato di ebbrezza con gli strumenti...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2499 del 13 marzo 1995
«Il codice della strada attualmente in vigore, così come quello abrogato, non prevede una prova legale per accertare il reato di guida di veicolo in stato di ebbrezza alcoolica. La sussistenza del reato, pertanto, può essere ritenuta sulla scorta...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 5520 del 12 maggio 1994
«Poiché anche l’art. 186, comma quarto, decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, dispone, così come stabiliva l’art. 17 legge 18 marzo 1988, n. 111, che gli organi di polizia stradale hanno la facoltà di effettuare l’accertamento dello...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17441 del 28 giugno 2019
«Nel giudizio di opposizione all'esecuzione, ex art. 615 c.p.c., l'opponente ha veste sostanziale e processuale di attore, sicché le eventuali "eccezioni" da lui sollevate per contrastare il diritto del creditore a procedere ad esecuzione forzata...»
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Cassazione civile, Sez. VI, ordinanza n. 14473 del 28 maggio 2019
«La "plena cognitio" caratterizzante il giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo consente la produzione e la valutazione anche di nuove prove integranti con efficacia retroattiva quelle prodotte in sede monitoria, poiché il giudice del merito...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 13530 del 20 maggio 2019
«In tema di procedimento per ingiunzione, ove, con il ricorso monitorio, siano stati richiesti gli interessi sulla sorte capitale, la sentenza che, all'esito della successiva opposizione ex art. 645 c.p.c., revochi il decreto ingiuntivo,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 27483 del 1 giugno 2017
«In tema di mandato di arresto europeo, per soddisfare la condizione della doppia punibilità prevista dall’art. 7, comma primo, della L. 22 aprile 2005, n. 69, non è necessario che lo schema astratto della norma incriminatrice...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 15874 del 13 giugno 2019
«Nel caso di spoglio attuato per mezzo dell'ufficiale giudiziario in forza di un titolo esecutivo, l'azione possessoria è proponibile nelle sole ipotesi in cui il titolo esecutivo sia inefficace nei confronti dello "spoliatus" ovvero l'avente...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 21510 del 20 agosto 2019
«Il giudizio di divisione "mortis causa" deve svolgersi, ai sensi dell'art. 784 c.c., con la partecipazione di tutti i condividenti, la cui qualità di litisconsorti necessari permane in ogni stato e grado del processo, indipendentemente...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1254 del 19 gennaio 2007
«In materia di sanzioni amministrative, in ragione dell’esigenza di garantire la sicurezza di tutti gli utenti della strada e la risarcibilità dei danni loro cagionati dai veicoli, anche le macchine operatrici, tra le quali rientrano i...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19780 del 14 settembre 2006
«In tema di sanzioni amministrative inflitte per violazioni del codice della strada, la notifica del verbale di accertamento privo della sottoscrizione autografa degli accertatori deve ritenersi legittima se il verbale risulta redatto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9544 del 12 agosto 1992
«In tema di sanzioni amministrative, la notificazione degli estremi dell’infrazione effettuata da un funzionario dell’amministrazione che l’ha accertata come consentito dall’art. 14, quarto comma, della legge 24 novembre 1981, n....»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 23299 del 17 novembre 2005
«In tema di sanzioni amministrative per violazioni del codice della strada, il termine per l’emissione dell’ordinanza-ingiunzione da parte del prefetto ai sensi dell’art. 204 cod. della strada, fissato in 180 giorni dall’art. 2 del...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3332 del 19 febbraio 2004
«In tema di sanzioni amministrative accessorie, l'opposizione giurisdizionale, nelle forme previste dagli artt. 22 e 23 della legge 30 novembre 1981, n. 689, ha natura di rimedio generale, esperibile, salvo espressa previsione...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1993 del 11 febbraio 2003
«In tema di sanzioni amministrative per violazioni del codice della strada, l’opposizione giurisdizionale, nelle forme previste dagli artt. 22 e 23 della legge 24 novembre 1981, n. 689, ha natura di rimedio generale esperibile,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 5164 del 3 maggio 2000
«Poiché l’art. 189 D.Lgs. 30 aprile 1992, n. 285, prevede quale delitto, e non più, come nel precedente codice della strada, quale contravvenzione, l’omissione dell’obbligo di fermarsi dopo un incidente stradale con danno alle persone, detta...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1562 del 5 aprile 1978
«La reversibilità della disgregazione della comunione spirituale e materiale dei coniugi, nonostante l'infruttuoso tentativo di conciliazione, che può portare il giudice del divorzio a negare la pronuncia di scioglimento o di cessazione degli...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 317 del 15 gennaio 1998
«L'assegno periodico di divorzio, nella disciplina introdotta dall'art. 10 della L. 6 marzo 1987, n. 74, modificativo dell'art. 5 della L. 1 dicembre 1970, n. 898, ha carattere esclusivamente assistenziale (di modo che deve essere negato se...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10210 del 16 maggio 2005
«Con riguardo alla quantificazione dell'assegno di divorzio, deve escludersi la necessità di una puntuale considerazione, da parte del giudice che dia adeguata giustificazione della propria decisione, di tutti, contemporaneamente, i parametri di...»