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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 297 del 29 marzo 1999
«Incombe sull'estradando la prova che l'estradizione preluda alla sottoposizione dello stesso nello Stato richiedente, in quanto straniero, a un trattamento incompatibile col rispetto dei diritti fondamentali della persona.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 585 del 21 marzo 2000
«Ne discende che il presidente della Corte di appello, nel convalidare l'arresto, non può esimersi dal motivare in ordine alla sussistenza di tale requisito, che non si identifica necessariamente nel pericolo di fuga, in quanto il richiamo all'art....»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3597 del 30 ottobre 1995
«...corrispondenza — in punto di diritto interno e internazionale — tra l'impegno assunto dallo Stato richiedente di non infliggere la pena di morte, e quanto previsto dall'art. 698 c.p.p. relativo alla tutela dei diritti fondamentali della persona).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1109 del 13 gennaio 2009
«In tema di estradizione per l'estero, sussistono le condizioni per l'accoglimento dell'istanza relativa ad una persona condannata in contumacia, se l'ordinamento dello Stato richiedente riconosce a quest'ultima, qualora non abbia avuto conoscenza...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 399 del 11 gennaio 2007
«Ai fini dell'art. 705, comma 2, lett. a) c.p.p., secondo cui costituisce condizione ostativa all'estradabilità di una persona la circostanza che per il reato per il quale l'estradizione è stata domandata, questa è stata o sarà sottoposta a un...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3889 del 31 gennaio 2012
«In tema di estradizione per l'estero, alle misure cautelari disposte ai sensi dell'art. 714 c.p.p. non è applicabile la norma di cui all'art. 275, comma secondo-bis, c.p.p., che esclude l'applicazione della misura cautelare ove sia presumibile che...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1223 del 26 aprile 1995
«Il potere coercitivo nei confronti della persona della quale è domandata l'estradizione da parte di uno Stato estero non può essere esercitato d'ufficio: gli artt. 714 e 715 c.p.p. hanno espressamente previsto come necessaria la richiesta del...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 6624 del 17 febbraio 2012
«In tema di estradizione per l'estero, l'intervenuta consegna allo Stato richiedente comporta l'inammissibilità, per sopraggiunta carenza d'interesse, dell'impugnazione proposta dalla persona reclamata avverso il provvedimento di rigetto della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 998 del 16 luglio 1998
«Il rispetto del principio di specialità — che ai sensi dell'art. 721 c.p.p. e dell'art. 14 della Convenzione europea di estradizione, approvata con legge 30 gennaio 1963, n. 300 comporta, sostanzialmente, un temporaneo difetto di giurisdizione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4802 del 21 marzo 1996
«Sulla domanda di esecuzione all'estero di una sentenza di condanna a pena restrittiva della libertà personale (art. 743 c.p.p.), alla corte d'appello compete soltanto l'accertamento delle condizioni che rendono legittimo il trasferimento...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12133 del 11 novembre 1992
«In quest'ultima ipotesi, peraltro, se gli accorgimenti tecnici da adottare per ricondurre le immissioni nei limiti della normale tollerabilità comportino la necessità di modificazioni di strutture dell'immobile da cui le propagazioni derivano, si...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5006 del 8 marzo 2005
«Ai fini della competenza territoriale, qualora sia convenuta una persona fisica, e si faccia riferimento al luogo del domicilio, che è criterio di collegamento rilevante sia ai fini dell'art. 18 c.p.c. che dell'art. 20 c.p.c. ed autonomo rispetto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5683 del 11 giugno 1994
«In seguito alla pronuncia di parziale illegittimità costituzionale dell'art. 28 della L. 24 dicembre 1969, n. 990, emessa dalla Corte costituzionale con sentenza del 6 giugno 1989, n. 319, l'azione surrogatoria dell'ente gestore delle...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 605 del 22 gennaio 1998
«La sentenza della Corte costituzionale 6 giugno 1989, n. 319 che ha dichiarato l'illegittimità dell'art. 28, commi secondo, terzo e quarto della legge 24 dicembre 1969, n. 990, nella parte in cui non esclude che gli enti gestori delle...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 382 del 18 gennaio 1994
«La clausola del contratto di assicurazione della responsabilità civile per la circolazione dei veicoli, che prevede la inoperatività della garanzia nel caso in cui il veicolo assicurato sia condotto al momento del sinistro da persona non munita...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 23870 del 8 novembre 2006
«La mancata indicazione nell'epigrafe dell'atto di appello della qualità nella quale l'appellato è chiamato in giudizio (nella specie trattavasi dell'appello nei riguardi di compagnia assicuratrice senza specificazione della sua qualità di soggetto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7131 del 6 luglio 1990
«Il Fondo di garanzia per le vittime della strada, costituito presso l'Ina — che ne ha la gestione - ai sensi dell'art. 19 della L. 24 dicembre 1969 n. 990, pur non essendo dotato di personalità giuridica, ha un patrimonio autonomo e distinto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8734 del 16 agosto 1993
«L'art. 23 c.p.c., che prevede per le cause fra condomini il foro speciale esclusivo del luogo in cui si trovano i beni comuni o la maggior parte di essi, si riferisce non soltanto alle liti tra condomini per i rapporti giuridici attinenti alla...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1758 del 17 febbraio 2000
«Ove siano in questione queste ultime, trova pertanto applicazione la regola generale secondo cui è competente per l'esecuzione — anche ai fini della citazione del terzo perché renda la prescritta dichiarazione — a norma degli artt. 26 e 543,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4042 del 4 luglio 1985
«In tema di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti, la messa in liquidazione coatta amministrativa della società assicuratrice, intervenuta nel corso del giudizio...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 14201 del 29 maggio 2008
«Il rispetto dei diritti inviolabili della persona umana ha assunto, anche nell'ordinamento internazionale, il valore di principio fondamentale, riducendo la portata e l'ambito di altri principi ai quali tale ordinamento si è tradizionalmente...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 24277 del 22 novembre 2007
«In tema di eccezione di incompetenza per territorio derogabile, allorquando nelle controversie in materia di obbligazioni, sia convenuta una persona fisica, la contestazione da parte di quest'ultima della sussistenza del foro del giudice adito e...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7883 del 22 agosto 1997
«Ne deriva che il tribunale dinnanzi al quale il giudizio instaurato dal preponente è stato riassunto, in quanto giudice preventivamente adito e incontestabilmente competente per tale giudizio a seguito della suddetta riassunzione, è competente...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1113 del 14 febbraio 1984
«L'art. 54 primo comma c.p.c., il quale dispone che l'ordinanza che accoglie l'istanza di ricusazione designa «il giudice» che deve sostituire quello ricusato, si riferisce non al giudice-ufficio, ma al giudice-persona, rispetto al quale soltanto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 19727 del 23 dicembre 2003
«Il rispetto di queste prescrizioni consente di ritenere sufficienti prassi come quella della apposizione della dizione «F.A.» (che sta per «Fatto Avviso»), con indicazione della data di trasmissione effettuata dal personale della cancelleria, e la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5991 del 17 novembre 1979
«Ai sensi dell'art. 89 c.p.c., il giudice con la sentenza che decide la causa può assegnare alla persona offesa dalle frasi offensive contenute negli scritti difensivi della controparte o del suo patrocinatore una somma a titolo di risarcimento del...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1536 del 12 febbraio 1987
«Al fine della condanna in solido di più soccombenti alle spese del giudizio, ai sensi dell'art. 97 c.p.c., il requisito dell'«interesse comune» non postula la loro qualità di parti in un rapporto sostanziale indivisibile o solidale, ma può anche...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9394 del 27 aprile 2011
«Il giudizio di impugnazione di lodo arbitrale è strutturato come giudizio di unico grado davanti alla corte d'appello, salvo il successivo ricorso per cassazione, e non già come giudizio di appello; pertanto, l'art. 291 c.p.c. si applica...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6866 del 4 giugno 1992
«La nomina dell'arbitro, quale atto negoziale di integrazione del compromesso e della clausola compromissoria, deve essere fatta personalmente dalle parti o da procuratore munito del relativo potere negoziale, mentre la procura alle liti non...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15134 del 23 novembre 2000
«La nomina dell'arbitro, quale atto negoziale di integrazione del compromesso e della clausola compromissoria, deve essere fatta personalmente dalle parti — o da procuratore munito del relativo potere negoziale —, mentre la procura alle liti...»