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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9281 del 26 agosto 1994
«Ne consegue che il giudice di appello — svolgendo un'attività puramente ricognitiva e non discrezionale o valutativa e senza, dunque, che si contravvenga al divieto di reformatio in peius — ha il potere, anche se l'appello è stato proposto dal...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2143 del 7 settembre 1993
«...eficio. Il tutto diversamente dai casi di revoca facoltativa di cui all'art. 168, secondo comma, c.p. che è rimessa all'esercizio del potere discrezionale del giudice della cognizione contestualmente alla pronuncia della nuova sentenza di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3002 del 11 giugno 1999
«...elementi di conoscenza circa le condizioni economiche dell'interessato, atteso che tale facoltà, rientrante nel potere discrezionale del giudice di merito, deve comunque trovare un aggancio negli elementi di prova offerti dall'interessato stesso.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 46780 del 4 dicembre 2003
«...- maggiormente propensi a liquidare in misura più elevata i compensi legali, questi ultimi, in quanto determinati nell'ambito del potere discrezionale del magistrato, sono sottratti alla confisca obbligatoria prevista dall'art. 322 ter c.p.»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 7958 del 11 luglio 1992
«In tema di nozione di pubblico ufficiale, rientrano nel concetto di poteri autoritativi non soltanto i «poteri coercitivi», ma anche tutte quelle attività che sono comunque esplicazione di un potere pubblico discrezionale nei confronti di un...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2139 del 6 marzo 1997
«Per quanto riguarda la misura del rischio consentito, in mancanza di predeterminazione legislativa delle regole cautelari o di autorizzazioni amministrative subordinate al rispetto di precise norme precauzionali, la valutazione del limite di tale...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 46317 del 30 novembre 2004
«In tema di ingiuria, il riconoscimento della causa di non punibilità fondata sul carattere reciproco delle offese (art. 599, comma primo, c.p.) è rimesso all'apprezzamento discrezionale del giudice, il quale, peraltro, qualora vengano allegati gli...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6675 del 6 giugno 1988
«La causa di non punibilità prevista dal comma primo dell'art. 599 c.p. è rimessa al potere discrezionale del giudice di merito che può non esercitarlo anche se ricorrono le condizioni richieste dalla legge; invero la concessione del beneficio non...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 19833 del 19 settembre 2014
«...fatti dedotti nell'interrogatorio "valutato ogni altro elemento di prova"), onde l'esercizio di tale facoltà, rientrando nell'ambito del potere discrezionale del giudice stesso, non è suscettibile di censure in sede di legittimità. (Rigetta, App.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4185 del 2 marzo 2015
«Il provvedimento che dispone una consulenza tecnica di ufficio rientra nel potere discrezionale del giudice del merito, insindacabile in sede di legittimità, se adeguatamente sostenuto dalla necessità di risolvere questioni implicanti specifiche...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14659 del 14 luglio 2015
«Il potere del giudice di merito di ordinare la cancellazione di espressioni sconvenienti ed offensive utilizzate negli scritti presentati o nei discorsi pronunciati davanti al giudice costituisce un potere valutativo discrezionale volto alla...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 819 del 24 gennaio 1995
«La mancata produzione, da parte di un ente pubblico territoriale, della delibera di autorizzazione del suo rappresentante legale a stare in giudizio concreta di per sé un'ipotesi di difetto di autorizzazione e ricade perciò nella previsione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8621 del 5 agosto 1995
«...372 c.p.c., né è sindacabile il mancato esercizio, da parte del giudice di merito, del potere discrezionale di rimettere gli atti all'istruttore per l'acquisizione dell'autorizzazione a stare in giudizio che non sia stata tempestivamente prodotta.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7682 del 23 giugno 1992
«...ad un potere discrezionale del giudice, e senza che la produzione per la prima volta in sede di legittimità valga a sanare retroattivamente l'irregolarità del precedente giudizio di appello conclusosi con la declaratoria di inammissibilità.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17399 del 1 settembre 2015
«La decisione di ricorrere o meno ad una consulenza tecnica d'ufficio costituisce un potere discrezionale del giudice, che, tuttavia, è tenuto a motivare adeguatamente il rigetto dell'istanza di ammissione proveniente da una delle parti,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15666 del 15 luglio 2011
«Rientra nel potere discrezionale del giudice di merito accogliere o rigettare l'istanza di riconvocazione del consulente d'ufficio per chiarimenti o per un supplemento di consulenza, senza che l'eventuale provvedimento negativo possa essere...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20814 del 27 ottobre 2004
«Il principio secondo cui il provvedimento che dispone la consulenza tecnica rientra nel potere discrezionale del giudice del merito, incensurabile in sede di legittimità, va contemperato con l'altro principio secondo cui il giudice deve sempre...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5422 del 15 aprile 2002
«La nomina del consulente rientra quindi nel potere discrezionale di tale giudice, che può provvedervi anche senza alcuna richiesta delle parti, sicché ove una richiesta di tale genere venga formulata dalla parte essa non costituisce una richiesta...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 71 del 4 gennaio 2002
«È nel potere discrezionale del giudice disattendere le conclusioni della consulenza tecnica d'ufficio, senza dover disporre un'ulteriore perizia, purché disponga di elementi istruttori e di cognizioni proprie, integrati da presunzioni e da nozioni...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 87 del 8 gennaio 2003
«Il giudice di merito, nell'esercizio del proprio potere discrezionale di accoglimento (o di rigetto), anche implicito, di una istanza di consulenza tecnica avanzata da una delle parti del processo, è tenuto unicamente ad evidenziare, in sede di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15136 del 23 novembre 2000
«Il principio secondo cui il provvedimento che disponga, o no, la consulenza tecnica, rientrando nel potere discrezionale del giudice del merito, è incensurabile in sede di legittimità va contemperato con quello secondo il quale il giudice stesso...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 15317 del 19 giugno 2013
«...e rientra nel potere discrezionale del giudice di merito la valutazione dell'opportunità di compensare in tutto o in parte le spese di lite, e ciò sia nell'ipotesi di soccombenza reciproca, sia nell'ipotesi di concorso di altri giusti motivi.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1832 del 15 gennaio 2015
«...difesa ritenga necessario integrare la prova ovvero contestare nuove emergenze processuali, rientra nel potere discrezionale del giudice del dibattimento valutarne la completezza, salvo il diritto della parte di impugnare la relativa decisione).»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 41126 del 19 novembre 2001
«...esercizio di tale potere discrezionale non si traduce in vizio di violazione di legge o di motivazione, quando il predetto beneficio non sia stato espressamente sollecitato dalla parte con i motivi di appello, ovvero, oralmente, in udienza.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7544 del 28 febbraio 2005
«Il potere attribuito dall'articolo 597, comma 5, del c.p.p. al giudice di appello di applicare con la sentenza anche di ufficio il beneficio della non menzione della condanna nel certificato del casellario giudiziale è un potere eccezionale e...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 21273 del 15 maggio 2003
«Il potere del giudice di appello di applicare, anche d'ufficio, la sospensione condizionale della pena, il beneficio della non menzione della condanna e una o più circostanze attenuanti è un potere eccezionale e discrezionale rispetto al principio...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2489 del 25 febbraio 1999
«Il divieto di revocare benefici, posto dal terzo comma dell'art. 597 c.p.p., deve, infatti, essere inteso quale limitazione al potere valutativo discrezionale del giudice di secondo grado, ma sempre sul presupposto della persistenza delle...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8558 del 24 settembre 1997
«Il potere riconosciuto al giudice di appello dall'art. 597, comma quinto, c.p.p., di applicare, anche d'ufficio, i benefici di cui agli artt. 163 e 175 c.p. e una o più circostanze attenuanti si pone come eccezionale e discrezionale rispetto al...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2039 del 5 marzo 1997
«...di discussione. E ciò in quanto il potere discrezionale di cognizione di ufficio del giudice di appello, previsto dall'art. 597, comma quinto, c.p.p., è limitato a casi tassativi, tra i quali non è menzionata la sostituzione della pena detentiva.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 27737 del 26 giugno 2003
«In materia di esecuzione, il potere presidenziale di dichiarare, ai sensi dell'art. 666, c.p.p., l'inammissibilità dell'istanza per difetto delle condizioni di legge può essere esercitato solo quando non implichi alcuna valutazione discrezionale....»