-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 913 del 26 gennaio 1995
«La mancata indicazione del nome di una parte nell'epigrafe o nel dispositivo della sentenza, ovvero in entrambi, non integra una causa di nullità della sentenza stessa, ma un mero errore materiale emendabile con la procedura prevista dagli artt....»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3282 del 3 aprile 1999
«La mancata esposizione dello svolgimento del processo e dei fatti rilevanti di causa e l'estrema concisione della motivazione in diritto danno luogo a nullità della sentenza allorquando rendono impossibile l'individuazione del thema decidendum e...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1771 del 3 marzo 1999
«È nulla, per carenza del requisito della motivazione (artt. 132 n. 4 e 156, comma secondo c.p.c.), la sentenza contenente l'indicazione del giudice che l'ha pronunciata, delle parti e dei loro difensori, del dispositivo, della data di...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13074 del 14 luglio 2004
«Non è affetta da nullità la sentenza in cui nell'intestazione del dispositivo, letto in udienza, è lasciato in bianco lo spazio per l'indicazione della data di udienza ed il nome di una della parti sia riportato in modo errato, qualora tali...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9035 del 12 maggio 2004
«Il requisito della sottoscrizione della sentenza da parte del giudice che l'ha pronunciata, la cui mancanza comporta la nullità insanabile e rilevabile d'ufficio ex art. 161, capoverso, c.p.c., va verificato con riferimento alla «sentenza»...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 448 del 18 gennaio 1991
«L'omessa sottoscrizione della sentenza da parte del giudice o, nel caso di sentenza emessa da un giudice collegiale, da parte di uno dei magistrati tenuti a sottoscriverla ai sensi dell'art. 132 c.p.c., nel testo modificato dall'art. 6 della L. 8...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5855 del 9 maggio 2000
«L'esistenza della sentenza civile è determinata (salvo ipotesi particolari, quale quella del rito del lavoro, ovvero dei riti ad esso legislativamente equiparati o specialmente disciplinati), dalla sua pubblicazione mediante deposito nella...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6161 del 5 luglio 1996
«Ad eccezione di particolari ipotesi (come nel rito del lavoro, ovvero nei riti ad esso legislativamente equiparati e specialmente disciplinati), l'esistenza della sentenza civile è determinata dalla sua pubblicazione mediante deposito nella...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3277 del 22 gennaio 2013
«Il consulente tecnico nominato dal P.M., in sede di indagini preliminari, e da questi non inserito nella propria lista testimoniale, può essere indicato, in assenza di specifiche disposizioni che limitino il potere dispositivo delle parti in...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 435 del 14 gennaio 2003
«Il principio della rilevabilità d'ufficio della nullità dell'atto va necessariamente coordinato con il principio dispositivo e con quello della corrispondenza tra chiesto e pronunciato e trova applicazione soltanto quando la nullità si ponga come...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12832 del 3 giugno 2009
«A differenza del difetto di legittimazione passiva - rilevabile d'ufficio in ogni stato e grado del giudizio, salvo il limite del giudicato eventualmente formatosi - l'effettiva titolarità attiva del rapporto giuridico attiene al merito della...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 21733 del 22 ottobre 2010
«L'istanza di ricostruzione del fascicolo di parte, che non si rinvenga nel fascicolo d'ufficio, non può essere genericamente formulata ma deve contenere la rappresentazione credibile dell'involontarietà dell'omissione essendo altrimenti, il...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6118 del 1 giugno 1995
«Nell'esercizio della sua funzione direttiva del processo il giudice istruttore ha il potere di invitare le parti a colmare eventuali lacune probatorie (nella specie, omessa produzione di decreti ministeriali), senza con ciò violare il principio...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13446 del 29 maggio 2013
«Proposta una azione revocatoria ordinaria, fondata sull'assunto che il debitore abbia compiuto l'atto dispositivo prima del soggetto del debito, costituisce inammissibile mutamento della domanda la deduzione, in corso di causa, che l'atto...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14479 del 19 novembre 2001
«Poiché la disposizione dell'art. 186 c.p.c., che consente al giudice istruttore di riservarsi di pronunciare sulle domande ed eccezioni delle parti, non è applicabile nelle controversie con il rito del lavoro, deve considerarsi pronunciata in...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5509 del 8 aprile 2003
«Non viola il principio dispositivo della prova il giudice che, tenuto conto delle allegazioni delle parti, corregga la formula di un giuramento decisorio secondo quella che risulti essere la comune intenzione delle parti stesse (nella specie — in...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 90 del 8 gennaio 1979
«Poiché il giudice nella modificazione della formula del giuramento decisorio, non può interferire nell'esercizio del potere dispositivo della parte, che si esplica nel deferimento e nella formulazione del giuramento, l'omesso intervento del...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 31912 del 3 agosto 2007
«La presentazione dell'impugnazione prima del deposito della motivazione non è di per sè causa di inammissibilità se le censure dedotte si riferiscono ad aspetti della decisione inequivocabilmente evincibili dalla conoscenza del solo dispositivo, e...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1020 del 17 gennaio 2013
«Nell'ipotesi di mancata comparizione in udienza di testimoni ritualmente citati dalla parte interessata, qualora il giudice non abbia esercitato il potere di ordinare una nuova intimazione o di disporne l'accompagnamento coattivo, ai sensi...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 27230 del 23 dicembre 2009
«L'azione revocatoria esercitata dal curatore fallimentare, si sensi dell'art. 66, secondo comma, della legge fall., nei confronti di terzi aventi causa del primo acquirente del fallito, pur presupponendo l'esercizio della revocatoria fallimentare...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2977 del 10 febbraio 2006
«L'azione revocatoria esercitata dal curatore fallimentare, ai sensi dell'art. 66, secondo comma, della legge fall., nei confronti dei terzi aventi causa del primo acquirente del fallito, pur presupponendo l'esercizio della revocatoria fallimentare...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 26687 del 6 dicembre 2005
«L'ordinamento processuale vigente conosce, oltre che le sentenze definitive di accoglimento o di rigetto, anche le sentenze di inammissibilità e di improcedibilità. Qualora il giudice del merito dichiari, nel dispositivo di una sentenza,...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14393 del 21 dicembre 1999
«L'esatto contenuto della pronuncia giurisdizionale va individuato non alla stregua del solo dispositivo, ma integrando il dispositivo con la motivazione, nella parte in cui questa rivela una effettiva volontà del giudice.»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15551 del 7 dicembre 2000
«Nell'ipotesi di controversia instaurata dal promissario acquirente per l'adempimento in forma specifica di un contratto preliminare di compravendita, la scelta del curatore del sopravvenuto fallimento del promittente venditore di sciogliersi dal...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11842 del 25 giugno 2004
«Quando il dispositivo contenga statuizioni che riguardino solo alcune cause decise (e la sentenza va intesa, quanto ad esse, come definitiva ai sensi di cui all'art. 279, secondo comma, n. 5, c.p.c.) e si limiti, per il resto, a disporre la...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13617 del 22 luglio 2004
«Nel processo del lavoro, cui è improntato anche il rito locatizio, l'appello è proponibile prima del deposito della sentenza soltanto nell'ipotesi eccezionale di esecuzione iniziata in base al dispositivo, al solo scopo di investire il giudice del...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10569 del 19 luglio 2002
«La consegna al destinatario della notificazione di copia della sentenza in forma esecutiva priva della relazione peritale richiamata in dispositivo, quale parte integrante del provvedimento stesso per l'individuazione dell'oggetto della decisione,...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1110 del 19 giugno 2000
«Il termine per l'impugnazione della sentenza di non luogo a procedere prevista dall'art. 424 c.p.p. decorre, quando la motivazione della sentenza sia depositata successivamente alla lettura in udienza del dispositivo (art. 585, comma 2, lett. a...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5694 del 3 febbraio 1997
«Nel caso di sentenze camerali pronunciate in primo grado o in grado di appello a seguito di giudizio abbreviato, il giudice ha due diverse possibilità qualora l'imputato ed il suo difensore siano presenti: dare lettura del dispositivo subito dopo...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7357 del 23 giugno 2000
«Qualora la sentenza (nella specie resa all'esito di giudizio abbreviato) sia depositata, dopo la lettura del dispositivo alla presenza dell'imputato e del difensore, nei quindici giorni successivi, il termine per impugnarla decorre, a norma...»