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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12732 del 6 dicembre 2000
«...chi acceda senza titolo ad una banca dati privata contenente i dati contabili di un'azienda essendo in una tale ipotesi indubitabile, pur in assenza di meccanismi di protezione informatica, la volontà dell'avente diritto di escludere gli estranei.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10898 del 24 ottobre 1980
«Equivale alla «distruzione» della corrispondenza il sottrarla per un tempo apprezzabile alla disponibilità dell'avente diritto e ciò in considerazione del fatto che il ritardo nella sua consegna può, secondo i casi, rendere inutile la stessa o...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 490 del 15 maggio 1972
«...la materialità stessa della corrispondenza in modo che questa non esiste più fisicamente; con la soppressione si deve raggiungere l'equivalente risultato della trasformazione del suo aspetto giuridico, che è la disponibilità dell'avente diritto.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 25008 del 20 giugno 2001
«In tema di rivelazione ed impiego di notizie destinate a rimanere segrete ai sensi dell'art. 623 c.p., la detta destinazione non può che provenire dall'avente diritto al segreto e cioè, dal titolare dell'impresa nella quale le stesse notizie...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 36373 del 5 settembre 2013
«...altrui, non ancora spogliati interamente del raccolto - è configurabile quando siano state effettuate le operazioni di raccolta e ad esse siano sfuggiti residui suscettibili di apprensione da parte dell'avente diritto mediante ulteriore raccolta.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7708 del 2 agosto 1990
«...portata decisoria su questioni di diritto soggettivo, come nel caso in cui venga reso in presenza di contestazioni sulla divisibilità del bene e pertanto statuisca, sia pure implicitamente, nel senso dell'affermazione della divisibilità medesima.»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 1553 del 27 gennaio 2014
«L'acquiescenza preclusiva dell'impugnazione ex art. 329 cod. proc. civ., è - anche nel processo tributario - soltanto quella successiva alla sentenza, sicché non è configurabile nell'ipotesi in cui la parte abbia dichiarato di "rimettersi al...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1942 del 11 marzo 1986
«Commette il delitto di furto, e non quello di appropriazione indebita, l'autista, dipendente di un'impresa di trasporti, che si impossessi, sottraendole all'avente diritto, di cose trasportate per conto del suo datore di lavoro.»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 18821 del 7 maggio 2014
«Il giudice dell'esecuzione, investito della richiesta di rideterminare la pena dell'ergastolo inflitta con sentenza irrevocabile in applicazione dell'art. 7, comma primo, D.L. n. 341 del 2000, dichiarato costituzionalmente illegittimo per...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8327 del 11 giugno 2002
«...e 274 c.p.c. (con conseguente esclusione di qualsiasi ipotizzabile violazione dell'art. 24 Cost., per lesione del diritto di difesa, sotto il profilo della necessità, per l'ingiunto, di duplicazione dell'attività difensiva e delle relative spese).»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8493 del 22 giugno 2000
«E, poiché il difetto non attiene ai poteri del rappresentante, ma alla titolarità del diritto in capo al rappresentante, la ratifica dell'attività svolta dal rappresentante non vale a sanare il vizio, che trae origine dal difetto dei poteri del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1148 del 2 febbraio 2000
«...che — in applicazione alla relativa normativa — aveva dichiarato l'estinzione di un giudizio avente ad oggetto l'accertamento del diritto alla doppia integrazione al minimo della pensione diretta e indiretta in godimento delle ricorrenti).»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12305 del 17 luglio 2012
«La successione a titolo particolare nel diritto controverso, di cui all'art. 111 c.p.c., alla luce di un'interpretazione costituzionalmente orientata dal principio del giusto processo, coniugato con il diritto di difesa (artt. 111 e 24 Cost.), si...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12126 del 19 agosto 2003
«...gestioni stralcio; sicché, ove tale successione avvenga nel corso di una causa avente ad oggetto uno di tali rapporti, si applicano i principi dettati dall'art. 111 c.p.c. per l'ipotesi di successione a titolo particolare nel diritto controverso.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18937 del 1 settembre 2006
«Il soggetto che interviene nel processo — a norma dell'art. 111, comma terzo, c.p.c. — quale successore a titolo particolare nel diritto controverso fa valere un autonomo interesse a partecipare al giudizio che deriva dal fatto che egli è...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 601 del 17 gennaio 2003
«Nel caso di successione a titolo particolare tra vivi nel diritto controverso, la sentenza pronunciata contro l'alienante è efficace nei confronti dell'avente causa anche quale titolo esecutivo, nei limiti dell'accertamento in essa contenuto....»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9875 del 10 ottobre 1997
«La domanda giudiziale non è passibile di interpretazione in termini di dichiarazione di volontà diretta alla produzione di determinati effetti giuridici, risultando essa mera espressione di una richiesta di tutela ordinamentale in ordine alla...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 977 del 4 febbraio 1999
«...in tutti gli altri casi invece, gli interessi, siano essi moratori, corrispettivi o compensativi, avendo un fondamento autonomo rispetto a quello dell'obbligazione pecuniaria, possono essere attribuiti solo su espressa domanda dell'avente diritto.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15061 del 15 luglio 2005
«...della proposta di concordato che prevedeva detta facoltà, è impugnabile con ricorso per cassazione, ex art. 111 Cost., trattandosi di provvedimento che incide su di un diritto soggettivo, avente i caratteri della definitività e decisorietà.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9142 del 30 maggio 2000
«Il fallito è legittimato ad agire e resistere nelle controversie concernenti la validità del contratto di locazione avente ad oggetto immobile destinato esclusivamente ad abitazione per sé e per la propria famiglia, atteso che, in tal caso, la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17751 del 30 luglio 2009
«La natura assistenziale e previdenziale del trattamento di fine rapporto ne giustifica, in caso di fallimento dell'avente diritto, l'assoggettabilità allo speciale regime previsto dall'art. 46 della legge fall., che, in deroga alla generale regola...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16668 del 19 giugno 2008
«Il fallito è il solo legittimato ad agire e resistere nelle controversie concernenti la validità del contratto di locazione avente ad oggetto un immobile destinato esclusivamente ad abitazione per sé e per la propria famiglia, atteso che, in tal...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7468 del 31 marzo 2011
«Pertanto, con riguardo alla vendita, il soggetto attivo che riceve la cosa col consenso sia pur viziato dell'avente diritto, ne diviene effettivo proprietario, con il connesso potere di trasferirne il dominio al terzo e con la conseguenza che, a...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6360 del 19 marzo 2007
«A seguito delle decisioni della Corte costituzionale n. 477 del 2002, nn. 28 e 97 del 2004 e 154 del 2005, circa il principio della scissione fra il momento del perfezionamento della notificazione per il notificante e per il destinatario, deve...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9059 del 28 agosto 1995
«Pertanto, la menzionata regola è inidonea ad essere applicata ai fini della decorrenza del termine breve di impugnazione (art. 325 c.p.c.), che presuppone l'esaurimento della fase processuale. (Nella specie, la S.C., in applicazione del principio...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12463 del 10 novembre 1999
«...giudicato sul modo di essere della situazione sostanziale inerente l'obbligo di rendiconto (e ciò, o in via esclusiva, o in via strumentale, rispetto ad altra situazione costituente il diritto principale cui si ricollega l'obbligo di rendiconto).»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6232 del 15 luglio 1987
«L'art. 265 c.p.c. autorizza il giudice ad avvalersi del giuramento estimatorio per il solo fatto che la parte tenuta a rendere il conto non lo presenti, in presenza dell'accertata impossibilità di determinare altrimenti il credito dell'avente...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1970 del 1 giugno 1976
«...che consente il deferimento del giuramento in casi nei quali nessuna colpa della controparte è ipotizzabile: l'unico presupposto richiesto dalla legge consiste nell'accertata impossibilità di determinare altrimenti il credito dell'avente diritto.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19989 del 16 settembre 2009
«L'azione revocatoria fallimentare avente ad oggetto un pagamento, ai sensi dell'art. 67 della legge fall., mira ad ottenere la reintegrazione della garanzia patrimoniale del debitore fallito, che intanto si realizza in quanto il corrispondente...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5552 del 9 aprile 2003
«...non farà più parte della massa attiva fallimentare, nella ipotesi di leasing traslativo non è dato sapere se il bene resterà o meno acquisito alla massa, dipendendo tale evento dall'esercizio del diritto di opzione da parte dell'utilizzatore.»