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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 23404 del 12 maggio 2017
«La rinuncia all'impugnazione è atto formale che non ammette equipollenti e, pertanto, non danno luogo a rinuncia le conclusioni di udienza con cui il pubblico ministero chieda la conferma della sentenza di condanna di primo grado, che era stata...»
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Cassazione civile, ordinanza n. 19218 del 19 luglio 2018
«In tema di risarcimento del danno, l'ipotesi del fatto colposo del creditore che abbia concorso al verificarsi dell'evento dannoso (di cui al primo comma dell'art. 1227 c.c.) va distinta da quella (disciplinata dal secondo comma della medesima...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 27161 del 25 ottobre 2018
«Il giudicato esterno, al pari di quello interno, risponde alla finalità d'interesse pubblico di eliminare l'incertezza delle situazioni giuridiche e di rendere stabili le decisioni, sicché il suo accertamento non costituisce patrimonio esclusivo...»
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Cassazione civile, sentenza n. 517 del 14 febbraio 1968
«Il principio in base al quale il giudice del merito, quando riconosce esatte le conclusioni del consulente tecnico d'ufficio, non è tenuto ad esprimere le particolari ragioni del suo convincimento non può valere quando lo stesso consulente...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3189 del 9 maggio 1983
«Qualora la citazione sia stata regolarmente notificata, la mancata costituzione del convenuto dà luogo alla dichiarazione della sua contumacia, non impedita né dal fatto che la data dell'udienza indicata in citazione sia diversa da quella...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7458 del 17 dicembre 1983
«L'opposizione ordinaria di terzo – pur con le peculiarità che la caratterizzano, specie in considerazione del fatto che introduce quale contraddittore nel processo un soggetto ad esso rimasto estraneo – rimane un mezzo d'impugnazione, che per la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4750 del 29 aprile 1991
«La domanda dell'appaltatore volta a conseguire dal committente il corrispettivo previsto per l'esercizio della facoltà di recesso pattuita in suo favore ai sensi dell'art. 1373 c.c. e la domanda dello stesso appaltatore di essere tenuto indenne...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5985 del 3 luglio 1997
«Nell'ipotesi di procuratore che eserciti il suo ministero fuori della circoscrizione del tribunale cui è assegnato, il domicilio stabilito ex lege (art. 82 del R.D. 22 gennaio 1934, n. 37) presso la cancelleria dell'autorità giudiziaria dinanzi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9549 del 29 settembre 1997
«... il provvedimento del giudice dell'esecuzione dichiarativo della nullità di un atto di pignoramento perché affetto da un vizio di violazione di norma processuale rilevabile di ufficio, in quanto incidente sull'idoneità stessa dell'atto al...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11093 del 5 novembre 1998
«È valida la notifica della sentenza al procuratore costituito eseguita presso il suo studio, ancorché la parte abbia eletto domicilio in un luogo diverso, con conseguente decorrenza, dalla data di detta notifica, del termine per l'impugnazione....»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 11720 del 19 novembre 1998
«L'art. 416, secondo comma, c.p.c., non preclude all'appellante – che convenuto in primo grado ha eccepito la prescrizione decennale – ovvero al giudice di appello, d'ufficio, di restringerne l'ambito qualificandola invece come quinquennale, perché...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 11932 del 25 novembre 1998
«L'art. 369 c.p.c. – il quale prescrive il deposito, insieme con il ricorso per cassazione ed a pena di improcedibilità dello stesso, della copia autentica della sentenza o della decisione impugnata con la relazione di notificazione, al fine di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 36 del 5 febbraio 1999
«La preclusione che deriva dal giudicato implicito sulla giurisdizione può pure conseguire alla mancata impugnazione della pronuncia di merito relativa alla domanda riconvenzionale, che sia dipendente dal titolo dedotto in giudizio dall'attore o da...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3645 del 13 aprile 1999
«I giudizi di valore compiuti ai fini della qualificazione di un comportamento ai sensi di norme «elastiche» che indichino solo parametri generali presuppongono da parte del giudice un'attività di integrazione giuridica della norma, a cui viene...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 696 del 26 gennaio 1999
«In tema di impugnazioni, anche nel rito introdotto dalla legge 353/1990 l'inserzione di copia non autentica della sentenza impugnata nel fascicolo di ufficio di primo grado — trasmesso dalla cancelleria del giudice a quo — esclude...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12 del 4 gennaio 2000
«Ne consegue che, spettando al cancelliere, in adempimento del suo dovere di controllo, verificare la corrispondenza delle annotazioni contenute nella nota di iscrizione a ruolo con gli atti ed i documenti prodotti e, dunque, di rilevare...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4463 del 8 aprile 2000
«La domanda amministrativa di prestazione previdenziale prevista dall'art. 7 legge n. 533 del 1973, da non confondere con l'atto introduttivo del procedimento contenzioso amministrativo di cui all'art. 443 c.p.c., costituisce condizione di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5390 del 27 aprile 2000
«La cessazione della materia del contendere – cui consegue il sopravvenuto venire meno dell'interesse ad agire e della necessità di una pronuncia del giudice sull'oggetto della controversia, di cui il giudice deve dare atto d'ufficio – presuppone...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3929 del 19 marzo 2001
«Detta preclusione, pertanto, non si verifica quando il capo della sentenza comportante, con una decisione di merito, la definizione implicita di questioni pregiudiziali o preliminari sia investito dalla impugnazione, ancorché limitatamente alla...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2790 del 26 febbraio 2002
«L'inosservanza dei termini stabiliti per il compimento degli atti del giudice (e dei suoi ausiliari) resta sottratta alla disciplina dettata dagli artt. 152 ss. c.p.c. in quanto, pur incidendo detti termini sulla durata complessiva del processo,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6928 del 7 maggio 2003
«L'art. 137, primo comma, c.p.c. demanda l'attività di impulso del procedimento notificatorio – consistente essenzialmente nella consegna dell'atto da notificare all'ufficiale giudiziario – alla parte personalmente o al suo procuratore, che la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7710 del 16 maggio 2003
«In materia di esecuzione forzata, deve ritenersi giuridicamente inesistente l'atto esecutivo che sia carente dei requisiti indispensabili per il raggiungimento del suo scopo e siffatto vizio, rilevabile d'ufficio dal giudice, può essere fatto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10038 del 25 maggio 2004
«In tema di decadenza del convenuto contumace dal diritto di impugnazione, per decorrenza del termine annuale stabilito dall'art. 327 c.p.c., qualora in esito all'indagine istituzionalmente riservata al giudice di merito, il cui apprezzamento non è...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14455 del 29 luglio 2004
«Nel giudizio di cassazione, in caso di morte del difensore del ricorrente, presso cui sia stato eletto domicilio in Roma, morte che risulti certificata dalla relata negativa di notifica dell'avviso di udienza senza che la parte abbia provveduto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5925 del 24 marzo 2004
«Ai sensi dell'art. 2909 c.c., il giudicato fa stato ad ogni effetto tra le parti, i loro eredi o aventi causa, entro i limiti oggettivi dati dai suoi elementi costitutivi, ovvero della causa petendi, intesa come titolo dell'azione proposta e del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17829 del 7 settembre 2005
«A seguito della sentenza della Corte costituzionale n. 102 del 1986, che ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'art. 98 legge fall. nella parte in cui stabilisce che il termine di quindici giorni per l'opposizione allo stato passivo del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6972 del 4 aprile 2005
«Ne consegue che la denunzia d'illegittimo rifiuto da parte del giudice di merito di un prova documentale, non può limitarsi ad affermare genericamente che il documento è rinvenibile «nel fascicolo di primo grado» per non essere il ricorso stesso...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10437 del 8 maggio 2006
«In sede di legittimità non è consentita la proposizione di nuove questioni di diritto, ancorché rilevabili d'ufficio in ogni stato e grado del giudizio, quando esse presuppongano o comunque richiedano nuovi accertamenti o apprezzamenti di fatto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1213 del 23 gennaio 2006
«Ciò in quanto, nel primo caso, il giudice deve proporsi d'ufficio l'indagine in ordine al concorso di colpa del danneggiato, mentre la seconda situazione costituisce oggetto di eccezione in senso stretto (in quanto il dedotto comportamento del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 23191 del 27 ottobre 2006
«Il momento della pronuncia della sentenza – momento nel quale il magistrato deve essere legittimamente preposto all'ufficio per potere adottare un provvedimento giuridicamente valido – va identificato con quello della deliberazione della...»