-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 652 del 3 febbraio 1993
«Nel caso in cui per un reato di commercio di sostanze stupefacenti sia stata emessa sentenza ai sensi dell'art. 444 c.p.p., con la stessa non può essere disposta la confisca del denaro sequestrato che costituisca il frutto del commercio della...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3784 del 7 aprile 1995
«Considerata la natura permanente del reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti non è censurabile l'affermazione di competenza ratione loci del giudice del luogo in cui ha avuto inizio la consumazione del...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 45482 del 9 dicembre 2008
«Ai fini della determinazione della competenza per territorio in ordine al delitto di importazione nel territorio dello Stato di sostanze stupefacenti, si deve avere riguardo - trattandosi di reato di carattere istantaneo - al momento di...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5301 del 4 giugno 1996
«In tema di spaccio di sostanze stupefacenti, per aversi consumazione del reato di cessione, non occorre che la droga sia materialmente consegnata all'acquirente, essendo sufficiente che sulla consegna si sia formato il consenso tra le parti. Il...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1952 del 19 giugno 1997
«Il giudizio prognostico sulla probabile concessione della sospensione condizionale della pena, che legittima il rigetto della richiesta di applicazione della misura cautelare ai sensi dell'art. 275 comma 2 bis c.p.p., implica l'esclusione del...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 669 del 18 gennaio 1999
«In tema di acquisto simulato di sostanze stupefacenti da parte di un ufficiale di polizia giudiziaria, al medesimo è applicabile la speciale causa di giustificazione di cui agli artt. 97 e 98 del D.P.R. n. 309 del 1990, con conseguente esclusione...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1732 del 24 luglio 1997
«Le dichiarazioni rese all'agente di polizia giudiziaria che funga da simulato acquirente di sostanze stupefacenti nella veste di agente provocatore, devono essere collocate all'interno del procedimento, poiché il venditore deve considerarsi di...»
-
Cassazione penale, Sez. I, ordinanza n. 2076 del 23 agosto 1994
«Poiché, in materia di sostanze stupefacenti, è la detenzione in sè di tali sostanze a costituire reato, indipendentemente dalla finalità di spaccio, con la sola eccezione costituita dalla destinazione ad uso personale (nel quale caso il fatto si...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1893 del 26 febbraio 1993
«Nell'ambito del concorso di persone nel reato, la condotta punibile si concreta nella materiale partecipazione al fatto ovvero nell'istigazione e nel rafforzamento della volontà criminosa del complice. (Fattispecie di detenzione di armi e sostanze...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 14991 del 18 aprile 2012
«Non v'è correlazione tra accusa e sentenza ove il giudice, a fronte di un'imputazione di partecipazione ad un'associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti di ogni genere, pronunci condanna per il reato continuato di...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 34076 del 8 agosto 2003
«...addebito di cessione di sostanze stupefacenti, aveva utilizzato, come riscontro individualizzante delle dichiarazioni di accusa, una sentenza irrevocabile di condanna «perché documenta che l'imputato disponeva di eroina e non a scopo personale»).»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4273 del 13 aprile 1994
«Correttamente viene esclusa la revoca per abolitio criminis, ai sensi dell'art. 673 c.p.p. della condanna per il reato di detenzione di sostanze stupefacenti quando, anche dalla sola motivazione della sentenza di condanna, risulti che, secondo il...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9320 del 5 settembre 1995
«Per la sussistenza del reato associativo, l'accordo (coessenzialmente aperto) è destinato a costituire una struttura permanente ove i singoli associati divengono - ciascuno dell'ambito dei compiti assunti o affidati - parti di un tutto finalizzato...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6166 del 27 maggio 1995
«...contestabili, tranne che dalle modalità di custodia vogliano dedursi inconvenienti sostanziali attinenti a concrete ipotesi di alterazione, modificazione o sostituzione dei reperti. (Applicazione in tema di custodia di sostanze stupefacenti).»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 10372 del 18 ottobre 1995
«Ne consegue che la legge processuale non ammette l'esercizio del diritto di impugnazione avente di mira la sola esattezza teorica della decisione, senza che alla posizione giuridica del soggetto derivi alcun risultato pratico favorevole, nel senso...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 17 del 21 settembre 2000
«Poiché il ricorso a intercettazioni telefoniche nel corso di indagini relative a delitti di criminalità organizzata è consentito in presenza di sufficienti indizi di reato (e non di colpevolezza) e quando le stesse risultino «necessarie» (e non...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2852 del 30 ottobre 1998
«...stupefacenti, giacché il quantitativo di sostanza sequestrato e le modalità del suo occultamento nell'abitazione lasciavano presupporre che l'indagato stesso avrebbe potuto riallacciare i contatti con l'ambiente malavitoso in cui era inserito).»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 34475 del 22 settembre 2011
«La presunzione di adeguatezza esclusiva della misura della custodia cautelare in carcere di cui all'art. 275, comma terzo, c.p.p. non opera in relazione al reato di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti costituita al fine...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 45846 del 30 novembre 2009
«...l'art. 275, comma terzo, c.p.p. della presunzione relativa di inadeguatezza delle misure cautelari diverse da quella della custodia carceraria anche per il reato di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti o psicotrope.»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 34479 del 14 agosto 2003
«Agli effetti di quanto previsto dall'art. 297 terzo comma c.p.p., l'esclusione della continuazione o del vincolo della connessione teleologica fra il reato di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti ed i singoli reati fine deve essere...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5399 del 20 gennaio 1998
«...possono essere ripristinate con altro provvedimento nell'ambito dello stesso o di altro procedimento. (Fattispecie in tema di detenzione a fine di spaccio di sostanze stupefacenti diversamente connotato solo per la quantità di sostanza detenuta).»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 15 del 10 luglio 2002
«Ai fini della determinazione dei termini di durata massima della custodia cautelare relativi al reato di partecipazione a un'associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti (art. 74 D.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309), del quale...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 41170 del 21 ottobre 2004
«...erano stati rinvenuti oggetti di contrabbando e sostanze stupefacenti, aveva escluso ogni coinvolgimento del ricorrente, del quale si era trovato in compagnia a bordo della medesima autovettura su cui era trasportato anche il suddetto bagaglio).»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 37037 del 29 settembre 2008
«In tema di riparazione per l'ingiusta detenzione, la colpa grave che osta alla riparazione non è integrata dalla mera condizione di tossicodipendente, ma ben può essere ravvisata nel comportamento del tossicodipendente che detenga sostanze...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 20204 del 24 maggio 2007
«Se viene scoperto che un bar è utilizzato per lo spaccio di sostanze stupefacenti, il Pubblico Ministero è legittimato a ricorrere al sequestro preventivo, indipendentemente dalla misura cautelare tipica della chiusura temporanea del negozio...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 6962 del 12 febbraio 2013
«...polizia giudiziaria, senza assistenza difensiva, dalla persona sottoposta alle indagini sul luogo e nell'immediatezza del fatto durante l'esecuzione di una perquisizione domiciliare (nella specie finalizzata alla ricerca di sostanze stupefacenti).»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1864 del 27 maggio 1997
«In materia di traffico di sostanze stupefacenti, la disciplina in materia di perquisizioni non è applicabile quando la polizia giudiziaria, anche al di fuori degli spazi doganali, si limita, in ragione del potere conferitogli dal secondo comma...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11908 del 12 dicembre 1992
«In tema di stupefacenti, per la legittimità della perquisizione prevista dall'art. 103, terzo comma, D.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309, è irrilevante la mancata utilizzazione degli «appositi moduli» ivi menzionati, contando invece il dato obiettivo...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2812 del 29 luglio 1993
«Pertanto, tutta l'attività di prelievo delle urine, di sottoposizione ad analisi del liquido prelevato, di trasmissione eventuale dell'esito della medesima da parte del giudice di sorveglianza al tribunale di sorveglianza competente deve essere...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3655 del 15 aprile 1993
«...ogni nullità ed ogni incidenza sulla ritualità della prova acquisita, nella momentanea consegna ad opera della polizia giudiziaria, del reperto privo di sigillo, all'Usl multizonale per fare accertare se si trattasse di sostanze stupefacenti).»