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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3021 del 25 agosto 1969
«Trattasi di autonomo negozio giuridico unilaterale e non ricettizio, che conserva appieno la sua validità, ancorché, per effetto della mancata registrazione ai sensi del r.d.l. 27 settembre 1941, n. 1015, sia stata colpita da nullità la distinta...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 723 del 14 marzo 1973
«...rifiuto opposto alla offerta di un potere giuridico fatta dalla legge nell'orbita del fenomeno della successione mortis causa e pertanto non è causalmente preordinata al trasferimento o anche soltanto alla dismissione di diritti reali su beni.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2294 del 19 marzo 1996
«L'esperimento dell'azione di simulazione da parte degli eredi, relativamente ad un negozio apparentemente oneroso compiuto dal de cuius, preordinato al successivo eventuale esercizio dell'azione di riduzione e diretto contro persone estranee...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1712 del 13 giugno 1973
«Nel caso in cui il testatore, su un olografo debitamente sottoscritto e datato, ma successivamente revocato da altro testamento, apponga in epoca posteriore a quest'ultimo una nuova data ed una nuova sottoscrizione, non si pone un problema di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8693 del 2 settembre 1998
«Il principio secondo il quale non ricorre alcuna ipotesi di evizione nell'ipotesi di nullità del negozio giuridico traslativo del diritto in contestazione (poiché in tal caso il bene oggetto del trasferimento non entra a far parte del patrimonio...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3526 del 16 ottobre 1976
«...altro soggetto un'attribuzione patrimoniale gratuita, priva cioè di controprestazione, consiste nella coscienza del donante del compimento di un'elargizione patrimoniale ad altri in assenza di un vincolo giuridico che determini tale comportamento.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8446 del 20 agosto 1990
«Quando l'atto di liberalità, oltre ad essere determinato da ragione di riconoscimento o da particolari meriti del beneficiario, è diretto, altresì, al soddisfacimento di prestazioni ricevute, si ha un unico negozio giuridico, nel quale...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1867 del 20 luglio 1967
«...negozio successive alla morte del donante. Tale conferma, per essere idonea allo scopo, deve essere posta in essere mediante un atto giuridico, non necessariamente redatto per iscritto e contenente tutti i requisiti stabiliti dall'art. 1444 c.c.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2031 del 1 marzo 1994
«...come principio generale del nostro ordinamento giuridico, a regolare il rapporto sono le norme in quel tempo vigenti, mancando nella materia disposizioni transitorie come quella dell'art. 141 disp. att. c.c. per la revocazione per ingratitudine.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1279 del 19 febbraio 1996
«L'eccezione di annullamento del contratto è proponibile anche dopo il termine di prescrizione dell'azione di annullamento solo dalla parte convenuta per l'esecuzione del contratto (art. 1442 comma quarto c.c.) e non può essere utilmente opposta,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2235 del 17 marzo 1990
«L'autorizzazione del giudice tutelare richiesta dall'art. 320 c.c. per gli atti eccedenti l'ordinaria amministrazione riguardanti i minori di età, non è diretta a conferire efficacia ad un negozio giuridico già formato, ma rappresenta un elemento...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8918 del 24 agosto 1993
«...alla rappresentanza negli atti ad esso relativi. Ne consegue che ogni altro negozio giuridico è annullabile, in considerazione della natura di pena accessoria dell'interdizione legale, e che l'annullabilità (assoluta) è rilevabile da chiunque.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4967 del 8 marzo 2005
«L'incapacità di intendere e di volere, prevista nell'art. 428 c.c. quale causa d'annullamento del negozio giuridico (artt. 1425, secondo comma e 1324 c.c.) e detta anche incapacità naturale, consiste nella transitoria impossibilità di rendersi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3525 del 25 ottobre 1968
«Le obbligazioni alimentari da negozio giuridico si sottraggono ai principi sulla decorrenza fissati dall'art. 445 c.c.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1125 del 3 febbraio 1994
«La stipulazione con il comune di una convenzione di lottizzazione implica che i proprietari dei terreni interessati alla urbanizzazione pongano in essere un negozio (interno) di costituzione di un consorzio urbanistico volontario — con assunzione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4965 del 11 marzo 2004
«In materia di proprietà, il principio generale che regola il regime giuridico della comunione pro indiviso è quello della libera disponibilità della quota ideale, sicché è ben possibile che ciascun comunista autonomamente venda o prometta di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5163 del 10 giugno 1997
«L'esonero del condomino dissenziente dalle spese, a seguito della separazione della propria responsabilità in ordine alle conseguenze della lite, trova il suo fondamento giuridico nella norma di cui all'art. 1132 comma primo, c.c., sul duplice...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 889 del 18 gennaio 2006
«...un contratto commutativo stipulato tra altri soggetti, in cui il terzo, poi dichiarato fallito, interviene solo come soggetto legittimato ad adempiere, e, quindi, non nella fase genetica, ma solo in quella di attuazione del negozio giuridico.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7524 del 27 marzo 2009
«In presenza di situazioni di permanenza giuridica del rapporto di lavoro, privo tuttavia di funzionalità di fatto, l'onere del lavoratore di offrire la prestazione presuppone necessariamente che non sia configurabile "mora credendi" del datore di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3421 del 2 agosto 1977
«Nei limiti in cui è consentito all'autonomia negoziale dedurre in contratto la prestazione di cose future (art. 1348 c.c.) è ammissibile la cessione di crediti futuri, sempre che, al momento della conclusione del negozio, sussista già il rapporto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 676 del 12 marzo 1973
«...e che il delegato abbia assunto l'obbligo di pagare a quest'ultimo il debito del delegante. La formazione del negozio giuridico di delegazione può essere anche progressiva e non contestuale, senza che ciò faccia venir meno la unicità del rapporto.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2769 del 11 luglio 1975
«...che inducono il terzo a intervenire, l'espromittente ha titolo, proprio in ragione del suo pagamento, in relazione ad un negozio giuridico tipico previsto dall'art. 1272 c.c., per chiedere il rimborso della somma versata al debitore originario.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6864 del 17 novembre 1983
«...come un distinto negozio giuridico, per cui alla pluralità di dichiarazioni corrisponde una molteplicità di negozi, da quella in cui le varie dichiarazioni risultino combinate tra loro, sì da dar vita ad un negozio giuridico unitario.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3545 del 5 agosto 1977
«Le varie fattispecie in cui può configurarsi un negozio giuridico composto possono distinguersi in «contratti misti» quando la fusione delle cause fa si che gli elementi distintivi di ciascun negozio vengono assunti quali elementi di un negozio...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1205 del 28 marzo 1977
«...il contratto complesso al fenomeno della giustapposizione nel contenuto precettivo di un unico negozio di più elementi, ciascuno dei quali, isolatamente considerato, rientra nel contenuto di un distinto negozio giuridico tipico o atipico.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9651 del 20 maggio 2004
«Il negozio giuridico, inteso come dichiarazione di volontà diretta a realizzare effetti giuridici, può spiegare i suoi effetti anche per il passato, assumendo la natura di negozio di accertamento, che può avere anche struttura unilaterale, venendo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2611 del 23 marzo 1996
«Il negozio di accertamento, avendo la funzione di fissare il contenuto di un rapporto giuridico preesistente con effetto preclusivo di ogni contestazione al riguardo, non costituisce fonte autonoma degli effetti giuridici da esso previsti e,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 885 del 29 gennaio 1991
«...ricollega, giacché obbligazione e credito in tanto sussistono come situazione giuridica di un certo tipo con un determinato contenuto in quanto si ricollegano ad un fatto giuridico idoneo a determinare il sorgerne in conformità dell'ordinamento.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 161 del 10 gennaio 1983
«A differenza della transazione, che postula una reciprocità di concessioni tra le parti in modo che ciascuna di esse subisca un sacrificio, e della rinuncia, che postula l'esistenza di un diritto acquisito e la volontà abdicativa volta a...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6001 del 12 novembre 1981
«Perché un negozio possa qualificarsi d'accertamento, è necessario che esso abbia, come causa, la rimozione della situazione di incertezza in cui si trova un determinato rapporto giuridico, come oggetto, la fissazione del contenuto di un precedente...»