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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 11619 del 21 novembre 1997
«Il curatore dell'eredità giacente, nominato dal pretore a norma dell'art. 528 c.c., va annoverato fra gli ausiliari del giudice, dovendo intendersi per tale secondo la definizione datane dall'art. 68 c.p.c. (che, nel prevedere, oltre il custode e...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3821 del 29 marzo 2000
«È manifestamente infondata l'eccezione di incostituzionalità dell'art. 2738 commi primo e secondo c.c. in relazione agli artt. 3 e 24 della Costituzione in quanto le sentenze nn. 105 e 334 del 1996 rese dalla Corte costituzionale, nel dichiarare...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2494 del 23 aprile 1982
«In base alle nuove disposizioni dettate dalla L. 19 maggio 1975, n. 151, in tema di separazione personale dei coniugi, la violazione del reciproco dovere di fedeltà, ancorché questo sia stato ribadito come regola di condotta dei coniugi (art. 143...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7887 del 22 luglio 1999
«Anche le servitù apparenti e permanenti possono prescriversi per non uso, atteso che il mancato esercizio della servitù protratto per venti anni, dipendente dall'inerzia del titolare attivo, comporta, al pari dell'impossibilità di fatto di usare...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4137 del 16 giugno 1983
«L'ammissione di un dato mezzo di prova (che avviene con ordinanza, e mai con sentenza) non preclude al giudice l'assunzione in seguito di qualsiasi altro mezzo istruttorio, salve le specifiche preclusioni derivanti dall'assunzione delle cosiddette...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2653 del 13 marzo 1991
«Con riguardo ai debiti pecuniari, quale quello inerente all'indennità assicurativa, che non siano liquidi o liquidabili mediante mero calcolo aritmetico, il luogo dell'adempimento, anche al fine dell'individuazione del forum destinatae...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7002 del 21 giugno 1991
«Allorché sia deferito il giuramento decisorio, il giudice, che riconosca il carattere totalmente o parzialmente decisivo delle circostanze che ne costituiscono oggetto, non può rifiutarne l'ammissione, neanche ove ritenga di poter fondare il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3573 del 14 febbraio 2011
«II creditore ha titolo per richiedere l'adempimento di un obbligazione solidale per l'intero ad ogni singolo debitore, né sussiste litisconsorzio necessario fra i condebitori solidali, inoltre, l'art. 1305 c.c. disciplina le conseguenze, nei...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1511 del 28 aprile 1976
«L'estensibilità al debitore solidale degli effetti del giuramento prestato dal coobbligato in senso sfavorevole al creditore, prevista dall'art. 1305 c.c., presuppone, oltre che il giuramento non sia stato deferito ad entrambi i condebitori...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 649 del 27 febbraio 1969
«Ove il creditore agisca contemporaneamente contro tutti i suoi debitori solidali o contro alcuni di essi, si ha un'ipotesi di litisconsorzio facoltativo e le cause rimangono distinte l'una dall'altra; donde la possibilità che la sentenza che...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7861 del 4 agosto 1990
«Con riguardo alla domanda diretta a far valere la simulazione relativa di una vendita immobiliare, dissimulante una donazione, asseritamente nulla per difetto di forma ovvero revocabile per ingratitudine, mentre la prova testimoniale inter partes...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4071 del 19 febbraio 2008
«Nel caso di allegazione della simulazione relativa per interposizione fittizia di persona di un contratto necessitante la forma scritta ad substantiam la dimostrazione della volontà delle parti di concludere un contratto diverso da quello...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15160 del 28 ottobre 2002
«L'art. 2739 c.c. vieta la prova per giuramento sull'esistenza di un contratto per il quale sia richiesta la forma scritta ad substantiam, perché nessuna prova potrebbe supplire al documento mancante, mentre il giuramento decisorio può essere...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2749 del 27 marzo 1996
«Al rapporto di agenzia compiutamente regolato dalla disciplina contrattuale efficace erga omnes (D.P.R. 16 gennaio 1961, n. 145, di recepimento dell'accordo 20 giugno 1956), non può farsi applicazione analogica dell'art. 1736 c.c. secondo il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9462 del 26 settembre 1997
«La stipulazione, da parte di un agente munito del potere rappresentativo di una compagnia di assicurazione, di clausole derogatorie al disposto di cui all'art. 1901 c.c. (nella specie, previsione dell'efficacia del rapporto assicurativo sin dalla...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11871 del 2 novembre 1992
«In tema di transazione — la quale, salvo che abbia ad oggetto uno dei rapporti considerati dall'art. 1350, n. 12, c.c., esige la forma scritta solo ad probationem (con la conseguenza che la prova dell'accordo transattivo può essere data non solo...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2366 del 8 giugno 1977
«Qualora il libretto colonico non sia stato tenuto, o sia stato tenuto irregolarmente — attesa la struttura associativa del rapporto e la finalità cui l'istituzione e la tenuta del libretto tendono — l'obbligo di rendere il conto non grava su una...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1036 del 16 gennaio 2009
«In tema di società di persone, e con riguardo alla liquidazione della quota agli eredi del socio defunto, gli art. 2261 e 2289 cod. civ., che devono essere letti congiuntamente, pongono a carico della società l'obbligo di liquidare la quota...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9927 del 24 maggio 2004
«All'ipotesi di mancata prestazione del giuramento decisorio di cui all'art. 239 c.p.c. è legittimamente assimilabile quella dell'aver apportato il deferito modifiche della formula ammessa dal giudice tali da alterarne l'originaria sostanza e...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5958 del 1 luglio 1996
«Il riconoscimento tacito della scrittura privata ai sensi dell'art. 215 c.p.c. e la verificazione della stessa ex art. 216 stesso codice, attribuiscono alla scrittura il valore di piena prova fino a querela di falso, secondo quanto dispone...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11926 del 26 giugno 2004
«Nelle controversie assoggettate al rito del lavoro sono ammesse tutte le prove, ad eccezione del giuramento decisorio, che il giudice — secondo un potere discrezionale esercitabile anche d'ufficio, ex art. 421 c.p.c. — ritenga rilevanti ai fini...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3205 del 2 aprile 1999
«L'ammissione di un convenuto resa in merito ad una domanda proposta nei confronti di altro convenuto non costituisce prova a favore dell'attore se a sua volta quegli ha proposto, nei confronti dello stesso convenuto, una domanda fondata su causa...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9045 del 15 aprile 2010
«I capitoli del giuramento decisorio devono essere formulati in modo tale che il destinatario possa, a sua scelta, giurare e vincere la lite o non giurare e perderla. Ne consegue l'inammissibilità di una capitolazione che non contenga tale...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 647 del 15 gennaio 2008
«Il giuramento da deferire alla controparte difetta del requisito della decisorietà allorquando non attenga a fatti di cui il soggetto chiamato a prestarlo sia stato autore o partecipe (giuramento cosiddetto de veritate) ovvero non contenga la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15494 del 6 dicembre 2001
«Il giuramento deferito da una parte all'altra conserva il carattere della decisorietà anche se, da esso, possa dipendere la decisione soltanto parziale della causa, cioè quando venga deferito per decidere un punto particolare della controversia,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1634 del 14 febbraio 2000
«Il giuramento decisorio, per essere ammesso, deve avere ad oggetto circostanze dalle quali, come espressamente richiede l'art. 2736 n. 1 c.c., dipende la decisione di uno o più capi della domanda, ossia circostanze tali che al giudice, previo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9912 del 7 ottobre 1998
«Il giuramento decisorio, che ha natura di prova legale in ordine alla quale è esclusa qualsiasi discrezionalità da parte del giudice, è ammissibile anche quando verta su fatti già accertati o esclusi dalle risultanze di causa e, in particolare,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9582 del 25 settembre 1998
«Il giuramento è decisorio quando da esso dipende la decisione totale o parziale della causa e, cioè, quando verte su tutti o anche soltanto su alcuni capi della domanda e non anche quando concerne uno dei momenti necessari dell'iter logico da...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1505 del 18 febbraio 1997
«Il giuramento decisorio può essere deferito anche in via subordinata per l'ipotesi in cui le prove dedotte ed ammesse non siano ritenute idonee a definire la lite. In tal caso il giudice ha il potere di provvedere sulla richiesta, valutandone la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4330 del 9 aprile 1993
«Il giuramento decisorio è una solenne dichiarazione di verità (quando si riferisce ad un fatto proprio del giurante) o di scienza (quando attiene alla conoscenza che il giurante abbia di un fatto altrui) circa l'esistenza di un determinato fatto...»