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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3111 del 21 maggio 1984
«Presupposto necessario per la costituzione di un diritto di pegno, avendo questo la funzione di assicurare la prelazione del creditore pignoratizio in sede di espropriazione forzata del bene che ne è oggetto, è l'esistenza di un'obbligazione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4698 del 25 febbraio 2011
«In tema di concordato fallimentare, non compete al giudice delegato, nella sede della verifica dell'esecuzione dello stesso ai sensi dell'art. 136 legge fall., il potere di ordinare la cancellazione delle ipoteche iscritte sui beni del fallito in...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 53 del 12 febbraio 1999
«Lo Stato estero il quale intenda sostenere che il pignoramento dei crediti per somme depositate presso una banca dalla propria ambasciata abbia ad oggetto crediti relativi a somme destinate a funzioni pubbliche e che quei crediti, per tale...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9495 del 19 luglio 2000
«Foro territorialmente competente nella procedura di espropriazione forzata presso terzi, relativamente ai crediti per prestazioni pensionistiche del soggetto esecutato nei confronti di un ente pubblico previdenziale, è esclusivamente quello...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7630 del 6 giugno 2000
«In tema di espropriazione forzata di crediti, il pignoramento di assegni a carico dell'Inps (ente ricompreso tra le amministrazioni contemplate nell'art. 4 del D.P.R. 5 gennaio 1950, n. 180, recante disposizioni sul sequestro, pignoramento e...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1758 del 17 febbraio 2000
«In materia di espropriazione forzata di crediti, la norma dell'art. 4 del D.P.R. n. 180 del 1950, sul sequestro, pignoramento e cessione degli stipendi di dipendenti da pubbliche amministrazioni, secondo cui il pignoramento — si tratti di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11251 del 7 ottobre 1999
«In materia di espropriazione forzata di crediti, la previsione della competenza del giudice del luogo di residenza del debitore (artt. 26, secondo comma, e 543, secondo e quarto comma, c.p.c.) comporta, ove il terzo debitore sia una persona...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2692 del 26 marzo 1996
«In tema di competenza territoriale per l'espropriazione forzata di crediti lavorativi dei dipendenti delle amministrazioni dello Stato anche ad ordinamento autonomo (nella specie, Anas), la declaratoria d'illegittimità costituzionale dell'art. 3...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 959 del 12 febbraio 1979
«In tale situazione, se il pretore-giudice della esecuzione non provveda nel senso indicato, ma erroneamente dimetta l'intera controversia al tribunale, per ragioni di valore, e la causa venga ritualmente riassunta davanti a quest'ultimo, la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7505 del 16 luglio 1999
«La norma dell'art. 480, terzo comma, c.p.c., attribuisce alla parte che intende promuovere l'esecuzione forzata una facoltà, che consiste nel dichiarare la propria residenza o nell'eleggere domicilio, ma, nel contempo le impone un onere, che...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 26185 del 6 dicembre 2011
«In tema di esecuzione forzata, il potere del giudice dell'esecuzione di revocare i propri provvedimenti, ai sensi dell'art. 487 c.p.c., concorre con quello delle parti di impugnarli con opposizione agli atti esecutivi, con la conseguenza che,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5006 del 26 febbraio 2008
«In sede di distribuzione della somma ricavata dall'espropriazione forzata, la contestazione della sussistenza di uno o più crediti vantati dal creditore procedente, o dai creditori intervenuti, può essere proposta anche solo verbalmente davanti al...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5961 del 23 aprile 2001
«La diversità tra opposizione ex art. 615 c.p.c., proponibile anche nella fase della distribuzione del ricavato dalla espropriazione forzata, ed opposizione ex art. 512 c.p.c. è data dal differente oggetto delle due impugnazioni, l'uno concernente...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1082 del 5 febbraio 1997
«Proposto da un creditore intervenuto nel procedimento di espropriazione forzata, qualora né il giudice abbia esaminato di ufficio l'ammissibilità dell'intervento con riferimento ai requisiti della certezza, esigibilità o liquidità del credito, né...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6957 del 22 maggio 2001
«In tema di esecuzione forzata di beni mobili, possono essere sottoposte a pignoramento, nelle forme dell'espropriazione presso terzi, i crediti del debitore e le cose di sua proprietà che sono in possesso di terzi e delle quali non possa...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 685 del 18 gennaio 2012
«In tema di espropriazione forzata presso terzi, le modifiche apportate dalle leggi 12 marzo 2004, n. 311 e 14 maggio 2005, n. 80 (di conversione del d.l. 14 marzo 2005, n. 35) al d.p.r. 5 gennaio 1950, n. 180 (approvazione del testo unico delle...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4212 del 23 febbraio 2007
«Di conseguenza, nell'espropriazione di crediti, il terzo debitore del debitore esecutato non è legittimato a far valere l'impignorabilità del bene, neanche sotto l'aspetto dell'esistenza di vincoli di destinazione, in caso di somme depositate...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9630 del 16 giugno 2003
«In materia di espropriazione forzata e sequestro conservativo dei crediti, il limite stabilito dagli artt. 545, quarto comma, e 671, c.p.c., all'assoggettamento a pignoramento e sequestro dei crediti di lavoro previsti dall'art. 545, terzo comma,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6795 del 5 maggio 2003
«In tema di espropriazione forzata presso terzi, qualora una banca che eserciti il servizio di tesoreria per conto di un Comune proceda al pignoramento di un credito vantato dal proprio debitore nei confronti di detto ente, che faccia parte del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 798 del 29 gennaio 1999
«Nella esecuzione forzata per espropriazione mobiliare presso terzi di un credito, l'ammontare del credito per cui si procede non assume la funzione di limitare l'oggetto del pignoramento alla corrispondente parte del maggior credito indicato...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1505 del 22 giugno 1967
«Al creditore procedente non spetta per la sua qualità una particolare situazione di vantaggio nei confronti degli altri creditori intervenuti nel procedimento di espropriazione forzata, con i quali partecipi in parità di condizioni alla...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 6809 del 19 marzo 2013
«In tema di esecuzione forzata su beni indivisi, mentre è consentita l'espropriazione dell'intera quota delle cose comuni spettante ad uno dei comproprietari, limitatamente a tutti i beni di una determinata specie (immobili, mobili o crediti), non...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4507 del 28 febbraio 2006
«In tema di esecuzione mobiliare, la tutela cognitoria data dall'opposizione all'esecuzione e la connessa tutela cautelare data dalla sospensione del processo esecutivo sono esperibili sino a quando il processo esecutivo non si chiuda, il che,...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 22310 del 26 ottobre 2011
«La diversità tra l'opposizione di cui all'art. 615 c.p.c., proponibile anche nella fase della distribuzione del ricavato dalla espropriazione forzata, e l'opposizione di cui all'art. 512 c.p.c., è data dal differente oggetto delle due...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10028 del 9 ottobre 1998
«In tema di esecuzione forzata, quando il giudice dell'esecuzione adotta un provvedimento che nega alla parte istante di proseguire nel processo esecutivo, si è in presenza di un atto esecutivo, contro il quale è dato di reagire nelle forme...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4478 del 20 aprile 1995
«Nel processo di espropriazione forzata di crediti presso terzi, accertata con sentenza l'esistenza del credito del debitore verso il terzo, il debitore, qualora intenda sostenere che il creditore ha lasciato inutilmente decorrere il termine per la...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1545 del 20 gennaio 2017
«In tema di espropriazione forzata presso terzi, le modifiche apportate dalle l. n. 311 del 2004 e n. 80 del 2005 (di conversione del d.l. n. 35 del 2005) al d.P.R. n. 180 del 1950 (approvazione del T.U. delle leggi concernenti il sequestro, il...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 8172 del 4 aprile 2018
«L'art. 26 bis, comma 1, c.p.c. quando allude alla disciplina di leggi speciali come idonea a stabilite il foro dell'esecuzione forzata per espropriazione di crediti, in danno delle P.A. di cui all'art. 413, comma 5, dello stesso codice,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3896 del 15 settembre 1977
«Detta indisponibilità ed impignorabilità non viene meno nel caso in cui la destinazione di quei proventi o crediti pecuniari sia proprio l'estinzione, in genere, dei debiti dell'ente pubblico, in quanto, anche in tale ipotesi, la discrezionalità...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2149 del 26 marzo 1986
«Peraltro, in difetto di tale specifica indicazione, può darsi rilievo anche all'intestazione dell'atto, con la conseguenza che, quando in questa intestazione risulti una determinata pretura, il precetto medesimo è qualificabile come atto...»