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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 23142 del 2 novembre 2009
«In tema di prova dell'estinzione satisfattiva del debito dell'ente pubblico previdenziale, la regola in base alla quale il debitore che effettui il pagamento ha diritto al rilascio della quietanza (art. 1199 c.c.) non esclude che il pagamento...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3921 del 22 febbraio 2006
«...o contestuali al documento, vietati in virtù del combinato disposto dei citati artt. 2722 e 2726 c.c. (Nella specie, il principio è stato formulato con riferimento alla quietanza rilasciata dal venditore nell'atto pubblico di compravendita).»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3032 del 16 marzo 2000
«L'impugnabilità e l'avvenuta impugnazione di una pronunzia esecutiva di condanna al pagamento di una somma di denaro non esimono il debitore, anche pubblico, dall'ottemperarvi, in quanto una tale pronuncia, pur non ancora consolidata nel...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6111 del 7 luglio 1997
«...né può farsi ricorso al fatto notorio del ricorso allo strumento del debito pubblico, per giustificare l'applicazione del tasso di svalutazione rilevato dall'Istat, pena un ingiustificato privilegio per la p.a. rispetto ai privati creditori.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10885 del 11 maggio 2006
«Il subappaltatore di opera pubblica, nonché cessionario del credito del corrispettivo maturato dall'appaltatore nei confronti della P.A. appaltante, non può esercitare nei confronti di quest'ultima la pretesa a conseguire importi a titolo di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9195 del 30 agosto 1995
«...originario, che il pubblico ufficiale può rilasciare in forma esecutiva al successore, previa verifica della prova della successione, salva la possibilità, per l'esecutato, di contestarne in giudizio la validità e l'efficacia mediante opposizione.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4372 del 20 novembre 1976
«Per l'opponibilità della cessione di credito al debitore ceduto, secondo la previsione di cui all'art. 1264 primo comma c.c., non è necessaria la notificazione per mezzo di pubblico ufficiale all'uopo abilitato, né si richiede che sia portato a...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11366 del 16 maggio 2006
«...di fondi speciali erogati a seguito di operazione truffaldina, la S.C. ha confermato la sentenza di merito che aveva escluso l'effetto interruttivo, in favore di altro ente pubblico erogante, della costituzione di parte civile della Regione).»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13291 del 27 novembre 1999
«L'iscrizione di un'impresa presso la Camera di Commercio come società di fatto, pur costituendo un dato formale, di per sé inidoneo a comprovare l'effettiva esistenza della società, in un giudizio avente ad oggetto una pretesa da altri fatta...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12013 del 3 dicembre 1993
«...per contrarietà all'ordine pubblico economico, purché per effetto della clausola il risarcimento preconcordato del danno non si riveli a tal punto irrisorio da escludere o limitare la responsabilità del debitore in caso di dolo o colpa grave.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6450 del 1 aprile 2004
«L'esecutività della sentenza del tribunale amministrativo regionale di annullamento del provvedimento presupposto del contratto ad evidenza pubblica già stipulato (nella specie, di nomina a direttore generale di ASL) determina immediatamente...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 369 del 13 gennaio 1995
«...in relazione alla svalutazione monetaria sopravvenuta e comporta, inoltre, la corresponsione degli interessi legali a titolo compensativo dalla data della stipulazione ovvero da quella in cui avrebbe dovuto essere stipulato l'atto pubblico.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 267 del 7 gennaio 2011
«Nel caso in cui un immobile sia stato pignorato dopo la stipula della locazione, la legittimazione ad agire nei confronti del conduttore per il risarcimento del danno da ritardata restituzione spetta sia al custode, sia, quando il titolare...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10819 del 4 dicembre 1996
«...verso il predetto ente pubblico, essendo stata detta impresa privata del potere rappresentativo, mercé la revoca implicita della procura, avendo i farmacisti dato alla U.S.L. disposizione irrevocabile di pagamento diretto in loro favore).»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10400 del 17 luglio 2002
«La disposizione dell'art. 1945 c.c., che disciplina le eccezioni opponibili dal fideiussore nei confronti del creditore, non tutela un interesse di ordine pubblico ma un interesse di natura privata e può quindi essere derogata dalle parti...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 14215 del 3 ottobre 2002
«L'azione generale di arricchimento ha come presupposto che la locupletazione di un soggetto a danno dell'altro sia avvenuta senza giusta causa, per cui, quando questa sia invece la conseguenza di un contratto o comunque di un altro rapporto, non...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21079 del 28 ottobre 2005
«L'azione di indebito arricchimento nei confronti della P.A. differisce da quella ordinaria, in quanto presuppone non solo il fatto materiale dell'esecuzione di un'opera o di una prestazione vantaggiosa per l'ente pubblico, ma anche il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3811 del 25 febbraio 2004
«Tale riconoscimento può avvenire in maniera esplicita, cioè con un atto formale, oppure risultare in modo implicito da qualsiasi forma di utilizzazione dell'attività o dell'opera ricevuta (nel caso, un progetto commissionato dall'amministrazione e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9348 del 27 giugno 2002
«L'azione di indebito arricchimento nei confronti della pubblica amministrazione differisce da quella ordinaria in quanto non è sufficiente il fatto materiale dell'esecuzione di un'opera o di una prestazione vantaggiosa per l'ente pubblico, che...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3222 del 2 aprile 1999
«L'azione di indebito arricchimento nei confronti della pubblica amministrazione presuppone non solo il fatto materiale dell'esecuzione dell'opera o della prestazione vantaggiosa per l'ente pubblico, ma anche il riconoscimento da parte di questo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15096 del 22 novembre 2000
«Ai fini della esperibilità dell'azione di indebito arricchimento nei confronti di un ente pubblico locale, se per la somma urgenza dei lavori occorrenti al medesimo non è stato possibile autorizzarli prima della loro esecuzione, e la delibera...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6570 del 29 marzo 2005
«Pertanto, nel caso dell'elaborazione, a favore di un ente pubblico, che poi ne abbia riconosciuto l'utilità, di un progetto di opera pubblica non preceduta da un valido incarico professionale conferito contrattualmente, l'indennizzo dovuto ex art....»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5021 del 5 giugno 1997
«...che, nel caso di forniture di merci effettuate da un imprenditore in favore di un ente pubblico in assenza di un valido contratto, la diminuzione patrimoniale subita dall'imprenditore non è costituita dal solo costo d'acquisto delle merci fornite.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6647 del 9 maggio 2002
«L'azione di indebito arricchimento, ai sensi dell'art. 2042 c.c., ha carattere sussidiario e non è esercitabile quando il danneggiato possa esperire un'altra azione tipica nei confronti dell'arricchito o di altre persone che siano obbligate per...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10427 del 18 luglio 2002
«...della causa (dovuta a contrarietà a norme imperative o all'ordine pubblico), giacché l'azione di indebito arricchimento potrebbe essere esclusa solo nell'ipotesi di contratto nullo per illiceità della causa dovuta a contrarietà al buon costume.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11916 del 14 dicembre 1990
«...atto divisorio, effetto retroattivo, con la conseguenza che la relativa annotazione si limita a rendere pubblico tale effetto, cui l'acquirente del bene deve sottostare, in quanto gli è opponibile l'iscrizione originaria, che è solo modificata.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8229 del 7 ottobre 1994
«...o mandatario ex lege dell'istituto — costituisce una prestazione economica di natura previdenziale, in quanto tale indisponibile perché destinata al perseguimento di un interesse pubblico sul quale non possono prevalere interessi individuali.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2997 del 29 marzo 1999
«...che l'interesse pubblico alla sussistenza di regolari fonti di finanziamento per l'Inps poteva ritenersi connesso solo mediatamente e strumentalmente con l'interesse dei lavoratori alla fruizione del trattamento previdenziale ed assistenziale).»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 26898 del 10 novembre 2008
«In tema di pegno avente per oggetto titoli del debito pubblico, gli atti di incasso del controvalore dei titoli stessi venduti dalla banca creditrice e accreditati sul conto corrente del cliente poi fallito, con corrispondente parziale riduzione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10284 del 5 maggio 2009
«...gli enti pubblici, una limitazione in dipendenza della natura dei beni appartenenti agli enti stessi, essendo espropriabili solo i beni disponibili e non quelli di origine pubblicistica e destinati per legge ad uno specifico scopo pubblico.»