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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 21781 del 28 agosto 2008
«Affinché un atto dispositivo possa qualificarsi come donazione non è sufficiente che il medesimo sia compiuto a titolo gratuito, ma occorre anche che la disposizione patrimoniale sia animata da "spirito di liberalità", ossia effettuata a titolo di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5842 del 24 marzo 2004
«La concessione amministrativa su beni demaniali o su beni indisponibili, al di fuori dei casi in cui la legge, esplicitamente o attraverso la specifica regolamentazione adottata, abbia predeterminato la natura del diritto conferito al...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4320 del 28 aprile 1998
«L'illecita appropriazione acquisitiva di un terreno concesso in enfiteusi produce i medesimi effetti del «perimento del fondo» previsto dall'art. 963 c.c., con lesione del diritto sia del concedente che dell'enfiteuta, sicché il relativo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4978 del 15 novembre 1977
«L'art. 963 c.c., ove stabilisce, con riguardo all'espropriazione per pubblica utilità di fondo concesso in enfiteusi, che l'indennità va ripartita tra il concedente e l'enfiteuta in proporzione del valore dei rispettivi diritti, fissa un principio...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1796 del 2 marzo 1985
«In tema d'enfiteusi, gli inderogabili principi fissati dagli artt. 972 e 973 c.c., circa la prevalenza del diritto potestativo di affrancazione spettante all'efiteuta, ed il conseguente condizionamento ad esso del diritto del concedente di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7931 del 17 luglio 1991
«L'art. 1054 c.c., ai sensi del quale l'alienazione di un fondo, ove determini interclusione della porzione residua rimasta in proprietà dell'alienante, comporta il diritto di quest'ultimo di ottenere dall'acquirente servitù di passaggio, trova...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6450 del 18 maggio 2000
«La mancata partecipazione al negozio costitutivo di una servitù di taluno dei comproprietari di un fondo indiviso non priva l'atto di effetti giuridici. Se, infatti, trattasi di servitù attiva, la stipulazione effettuata dagli altri condomini, è...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3479 del 11 luglio 1978
«Gli effetti della concessione di servitù da parte di uno dei comproprietari di fondo indiviso sono compiutamente regolari dall'art. 1059 c.c., il quale non prevede la facoltà del proprietario del fondo dominante di chiedere la divisione del fondo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11589 del 13 maggio 2010
«Il recesso del concedente da un contratto di comodato o di precario di beni comuni è atto di amministrazione ordinaria, in quanto è una modalità di indiretto godimento della cosa comune, e, quindi, può essere esercitato anche da un...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14759 del 4 giugno 2008
«In tema di comunione, il potere di concorrere nell'amministrazione della cosa comune statuito dal primo comma dell'art. 1105 c.c. può, nei confronti dei terzi, indurre a ritenere che chi agisce per la comunione la rappresenti ma, per vincolare i...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5551 del 15 marzo 2005
«La presunzione di possesso utile ad usucapionem di cui all'art. 1141 c.c. non opera quando la relazione con la cosa consegua non ad un atto volontario d'apprensione, ma ad un atto o ad un fatto del proprietario possessore, poiché l'attività del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11719 del 5 agosto 2002
«Il particolare modo di acquisto della proprietà di beni mobili regolato dall'art. 1153, primo comma, c.c., richiede, per la sua operatività, il requisito della consegna materiale della cosa stessa, la quale deve realizzare, oltre che il venir meno...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 511 del 26 gennaio 1982
«Poiché lo spoglio è clandestino quando sia commesso all'insaputa del possessore o detentore qualificato senza che al riguardo rilevi la conoscenza dell'intenzione dello spogliatore, il precarista può essere considerato spogliatore dal momento in...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5314 del 29 maggio 1998
«L'affidamento di un bene (come conseguenza della stipula di un contratto atipico) per la realizzazione di un interesse proprio anche dell'affidatario conferisce, a quest'ultimo, la detenzione qualificata della res, tutelabile, ex art. 1168...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9226 del 4 maggio 2005
«In tema di reintegrazione del possesso, il detentore qualificato o autonomo che proponga azione di spoglio non invoca a suo favore un semplice rapporto di fatto con il bene, bensì un titolo che lo legittima alla detenzione nel proprio interesse;...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3200 del 28 ottobre 1974
«Le azioni possessorie non possono essere proposte nei confronti del titolare di una concessione amministrativa, soltanto quando sono rivolte contro atti del concessionario riferibili alla stessa pubblica amministrazione concedente e non anche...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1392 del 11 febbraio 1998
«La concessione ad aedificandum , stante l'autonomia contrattuale delle parti, riconosciuta dall'art. 1322 c.c., non si concreta sempre e necessariamente in un diritto di superficie, ai sensi dell'art. 952 c.c., potendo in taluni casi assumere i...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1073 del 1 febbraio 2000
«In tema di esecuzione per consegna o rilascio, a norma dell'art. 609, comma primo c.p.c. per «cose mobili appartenenti alla parte tenuta al rilascio» s'intendono non solo quelle di sua proprietà ma anche quelle oggetto di un semplice diritto di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20106 del 18 settembre 2009
«I princìpi di correttezza e buona fede nell'esecuzione e nell'interpretazione dei contratti, di cui agli artt. 1175, 1366 e 1375 c.c., rilevano sia sul piano dell'individuazione degli obblighi contrattuali, sia su quello del bilanciamento dei...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18195 del 28 agosto 2007
«In tema di leasing traslativo, in caso di risoluzione per inadempimento dell'utilizzatore il risarcimento del danno a favore del concedente può essere determinato anticipatamente, a norma dell'art. 1382 c.c., attraverso clausola penale, secondo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4208 del 23 marzo 2001
«Gli artt. 1526, comma secondo e 1384 c.c. (applicabili anche alla locazione finanziaria), i quali prevedono rispettivamente il potere del giudice di ridurre l'indennità convenuta in caso di risoluzione del contratto, per l'inadempimento del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9012 del 16 aprile 2009
«In tema simulazione di contratto di affitto di azienda, incidendo l'accordo simulatorio sulla volontà dei contraenti, colui che deduce che la simulazione è stata posta in essere in violazione di norme imperative può avvalersi di testimoni e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1391 del 23 febbraio 1983
«Il potere di iniziativa dell'affittuario, diretto ad adattare alle proprie esigenze l'ordinamento colturale esistente nel momento del suo ingresso nel fondo, incontra un limite nella destinazione economica del fondo stesso, nelle norme della buona...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3976 del 9 giugno 1983
«Nel caso di decesso del coltivatore diretto, affittuario del fondo rustico, e di subentro degli eredi di costui nella conduzione e coltivazione, il giudizio instaurato dal concedente per la cessazione del rapporto agrario a norma dell'art. 1627...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6580 del 12 dicembre 1981
«Derogando all'art. 1627 c.c., l'art. 2 della L. 28 marzo 1957, n. 244 (in materia di proroga dei contratti agrari) stabilisce che, «in caso di morte dell'affittuario coltivatore diretto, il contratto continua con il coniuge e con gli altri eredi...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4496 del 20 ottobre 1977
«Nel caso in cui l'estensione di un fondo rustico concesso in affitto venga a ridursi per parziale destinazione del fondo stesso ad uso non agricolo da parte del concedente, il canone deve considerarsi indeterminato per causa sopravvenuta ed il suo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3435 del 21 luglio 1989
«L'affittuario di fondo rustico, con riguardo alla perdita dei prodotti del fondo da lui stesso raccolti, subita a seguito del sequestro eseguito da parte dell'istituto mutuante del precedente conduttore, in forza del privilegio convenzionale di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3249 del 20 luglio 1977
«Il contratto con il quale si concede una macchina (nella specie, autogru) in godimento, per un certo tempo e dietro un determinato corrispettivo, non perde i connotati tipici della locazione per assumere quelli dell'appalto, per il fatto che la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2091 del 25 marzo 1985
«Qualora un'associazione, con finalità di assistenza morale e materiale in favore di coloro che si trovino in determinate condizioni di bisogno (nella specie, Associazione Cattolica Internazionale al servizio della giovane), conferisca ad una di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19657 del 1 ottobre 2004
«Nell'operazione di leasing finanziario, che non dà luogo ad un unico contratto plurilaterale, ma realizza una figura di collegamento negoziale tra contratto di leasing e contratto di fornitura, se il concedente imputa all'utilizzatore...»