-
Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 16428 del 15 luglio 2009
«Non può quindi considerarsi inesistente la notifica al curatore del ricorso per cassazione proposto dall'Agenzia dell'Entrate in un giudizio avente ad oggetto l'adempimento di obblighi di natura fiscale sorti durante il periodo di giacenza, anche...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5175 del 10 giugno 1997
«Il diritto del fotografo di esporre, riprodurre o cedere a terzi un ritratto di una persona, dipende dal consenso di questa (art. 96 legge 22 aprile 1941 n. 633, salva l'ipotesi prevista dal successivo art. 97, primo comma, se sussistono i...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14456 del 21 ottobre 1998
«Il principio secondo cui non sono applicabili le norme di legge sulla compensazione se non sussiste l'autonomia dei rapporti cui si riferiscono i contrapposti crediti delle parti, e che in tal caso la valutazione delle reciproche pretese delle...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10447 del 7 ottobre 1991
«L'applicabilità delle disposizioni degli artt. 1241 e ss. c.c. (riguardanti l'ipotesi della compensazione in senso tecnico-giuridico) postula l'autonomia dei rapporti da cui nascono i contrapposti crediti delle parti e pertanto va esclusa allorché...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10025 del 27 aprile 2010
«La disposizione contenuta nell'art. 56 della legge fall. rappresenta una deroga al concorso, a favore dei soggetti che si trovino ad essere al contempo creditori e debitori del fallito, non rilevando il momento in cui l'effetto compensativo si...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12454 del 10 novembre 1999
«La disposizione dell'art. 1246, n. 2, c.c., laddove prevede l'esclusione della compensazione con riferimento ai crediti per la restituzione di cose depositate o date in comodato, postulando l'esistenza di un contratto di deposito o di comodato,...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1032 del 2 febbraio 1991
«La conclusione del contratto — ai sensi dell'art. 1327, primo comma, c.c. — nel tempo e nel luogo in cui ha avuto inizio l'esecuzione senza la preventiva risposta dell'accettante presuppone non solo la sussistenza di una delle ipotesi...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6189 del 20 giugno 1990
«Ai fini dell'individuazione del luogo di conclusione del contratto ai sensi dell'art. 1327 c.c., la sussistenza delle condizioni (natura dell'affare o espressa richiesta del proponente) che giustificano l'inizio dell'esecuzione del contratto senza...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6976 del 21 giugno 1995
«La specifica approvazione scritta richiesta dall'art. 1341 c.c. per le clausole contrattuali onerose deve essere effettuata mediante una sottoscrizione separata e distinta da quella in calce alle condizioni generali del contratto predisposto...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 20197 del 19 ottobre 2005
«La norma dettata dall'art. 1345 c.c. che, derogando al principio secondo il quale i motivi dell'atto di autonomia privata sono di regola irrilevanti, eccezionalmente qualifica illecito il contratto determinato da un motivo illecito comune alle...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 20653 del 25 ottobre 2005
«In tema di stipulazione del contratto, anche preliminare, il requisito della forma ad substantiam è soddisfatto anche mediante scritti non contestuali, non essendo indispensabile la compresenza fisica delle parti stipulanti, né l'adozione di...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15959 del 16 agosto 2004
«Data la sostanziale diversità tra il recesso e la risoluzione consensuale del contratto, la prescrizione dell'uso della forma scritta pattuita per l'esercizio del recesso dal rapporto di agenzia non è estensibile — in mancanza di un'espressa...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 100 del 9 gennaio 1991
«Il patto che concerne l'adozione di una determinata forma per la futura conclusione di un contratto (o anche per porre validamente in essere un negozio unilaterale) non può estendersi in via analogica ad altre convenzioni non specificamente...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10265 del 16 ottobre 1998
«A differenza del mandatario, il quale compie atti giuridici per conto del mandante, l'agente si limita verso corrispettivo a promuovere la conclusione di affari fra preponente e terzi in una zona determinata, salvo che come previsto dall'art. 1752...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 949 del 7 febbraio 1985
«Qualora l'operatività di un contratto (nella specie, agenzia) venga subordinata dalle parti al perfezionarsi di un altro contratto fra una di esse ed un terzo (nella specie, fornitura al preponente di componenti degli impianti industriali dei...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 18303 del 30 agosto 2007
«Pur essendo irrilevante il nomen iuris assegnato dalle parti ad un contratto, nondimeno ai fini della ricostruzione dell'intento degli stipulanti, secondo le norme degli art. 1362 c.c. e seguenti, anche la qualificazione è parte delle parole...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 24274 del 14 novembre 2006
«In tema di contratto di agenzia, l'art. 1750, comma quarto, c.c., nel porre la regola inderogabile secondo cui i termini di preavviso devono essere gli stessi per le due parti del rapporto, esprime un precetto materiale che vieta pattuizioni che...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9779 del 4 maggio 2011
«Costituisce giusta causa di recesso del preponente dal contratto di agenzia stipulato con una società di capitali la circostanza che uno dei soci di quest'ultima, in grado di influenzarne la condotta, abbia tenuto un comportamento riprovevole tale...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3575 del 27 ottobre 1975
«All'agente può essere conferita dal preponente anche la rappresentanza per la conclusione degli affari oggetto del contratto di agenzia (art. 1752 c.c.). In ogni caso, però, resta fermo il tratto caratteristico del contratto di agenzia: l'assoluta...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2137 del 6 aprile 1982
«Il contratto, estimatorio si differenzia dal contratto di agenzia perché, mentre quest'ultimo ha per oggetto la prestazione di un'attività professionale diretta a promuovere in una data zona contratti nell'interesse del committente, e non per...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6819 del 21 luglio 1994
«Nel contratto di concessione di vendita — che per la sua struttura e funzione economico-sociale è un contratto atipico di scambio, che, escludendo profili di cooperazione, si colloca in un'area di affinità con i contratti di somministrazione o di...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1696 del 13 maggio 1976
«A differenza del contratto di agenzia con rappresentanza, rientrante nello schema del mandato ed estrinsecantesi in una locatio operis , il contratto di somministrazione con esclusiva costituisce una specie differenziata di vendita, in cui...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13841 del 9 giugno 2010
«In tema di locazione, non può ravvisarsi la responsabilità del locatore, in relazione agli obblighi sullo stesso incombenti ai sensi dell'art. 1576 c.c. ed avuto riguardo al successivo art. 1578, qualora il conduttore invochi la risoluzione del...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1929 del 24 febbraio 1987
«Le circostanze che il mandatario, ai sensi dell'art. 1710 c.c., è tenuto a rendere note al mandante e che possono determinare la revoca o la modificazione del mandato sono non solo le sopravvenute — intendendosi tali anche quelle preesistenti...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5460 del 14 marzo 2006
«Il contratto di albergo concluso per il tramite di un'agenzia di viaggi, che opera come mandataria del cliente che le ha conferito il relativo incarico, comporta che la revoca della prenotazione alberghiera, da parte dello stesso cliente, integra...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11683 del 22 novembre 1997
«Nel contratto di commissione, essendo l'oggetto del contratto, l'acquisto o la vendita di beni per conto del committente, la provvigione anche quando ë previsto un diritto di esclusiva, è più specificamente legata agli affari direttamente conclusi...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12879 del 19 novembre 1999
«Al contratto di agenzia non può applicarsi, in via analogica, l'art. 1736 c.c., in tema di contratto di commissione, poiché la responsabilità dell'agente per lo «star del credere» è disciplinata in modo specifico dall'accordo economico collettivo....»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4630 del 13 dicembre 1976
«È incompatibile con il rapporto di lavoro subordinato la clausola dello «star del credere», tipica del contratto di commissione, in quanto essa comporta la traslazione del rischio di impresa, con partecipazione alle perdite di gestione da parte...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6482 del 1 aprile 2004
«Nel contratto di agenzia la prestazione dell'agente consiste in atti di contenuto vario e non predeterminato che tendono tutti alla promozione della conclusione di contratti in una zona determinata per conto del preponente, quali il compito di...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11794 del 2 agosto 2003
«Ai fini della qualificabilità di un rapporto come contratto di agenzia, ai sensi dell'art. 1742 c.c., non incidono le particolari modalità di acquisizione della clientela da parte dell'agente, potendo questi provvedere a contattare i potenziali...»