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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6449 del 11 marzo 2008
«Ai fini dell'attuazione delle disposizioni testamentarie, occorre far riferimento alla situazione patrimoniale esistente al momento dell'apertura della successione, ben potendo il testatore disporre anche di beni che non gli appartengono al...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8077 del 24 luglio 1995
«L'errore costituisce causa di annullamento della divisione solo quando ha prodotto l'omissione dalla massa di uno o più beni dell'eredità, quando il condividente ha subito la lesione oltre il quarto — ipotesi per le quali sono stati previsti gli...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1529 del 11 febbraio 1995
«In tema di divisione ereditaria, l'errore riguardante le operazioni divisionali, cioè i beni da dividere, la loro essenza e il loro valore, non costituisce causa di annullamento della divisione, dovendo trovare piena applicazione, in tal caso, la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8448 del 3 settembre 1997
«Al fine di escludere la rescindibilità dell'atto di divisione, ai sensi dell'art. 764, secondo comma, c.c., non è sufficiente constatare che essa contenga una contestuale transazione, dovendosi, ancora, accertare che l'accordo transattivo,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4635 del 29 marzo 2001
«Nell'azione di rescissione ex art. 763 c.c. la lesione oltre il quarto tra le quote dei condividenti deve sussistere ed essersi verificata al momento della divisione, cioè dell'attribuzione delle stesse. Deve considerarsi definitiva la divisione —...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10333 del 19 ottobre 1998
«Il coerede, onde evitare la rescissione per lesione della divisione, non può limitarsi a ricondurre ad equità la disuguaglianza tra le porzioni, ma deve dare una porzione, in danaro o natura, idonea a reintegrare il valore della quota.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1927 del 23 febbraio 1991
«Il termine di prescrizione biennale, previsto dall'art. 763 terzo comma c.c. per l'azione di rescissione della divisione, che ha natura sostanziale, dato che il suo decorso estingue il relativo diritto, è soggetto a sospensione in relazione agli...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3874 del 18 novembre 1975
«L'azione di rescissione dell'atto di divisione per lesione presuppone che all'attore sia stata attribuita una quota inferiore a quella astratta spettantegli nella comunione e tende ad ottenere una frazione di beni superiore a quella attribuita col...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1029 del 2 febbraio 1994
«Sussiste un contratto divisorio soggetto alla rescissione laddove si riscontra la contemporanea esistenza degli elementi dell'attribuzione di valori proporzionali alle quote e dello scioglimento della comunione. Per contro, si è in presenza di una...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4106 del 10 luglio 1985
«Il negozio con cui si scioglie una comunione incidentale ereditaria, ove posto in essere senza tener conto della proporzionalità tra valore dell'asse e quota attribuita (elemento essenziale del negozio divisorio) per dirimere o prevenire...»