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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11863 del 25 giugno 2004
«Il contributo per mantenere il figlio maggiorenne convivente, non in grado di procurarsi autonomi mezzi di sostentamento, che il coniuge – divorziato o separato – ha diritto ad ottenere, iure proprio, dall'altro coniuge, è destinato, fino...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7225 del 12 giugno 1992
«...che, rinviando al prosieguo il riconoscimento del bene (o di una parte di esso) in contestazione fra le parti statuisce soltanto su questioni in senso lato pregiudiziali o su domande connesse o su alcuni capi dell'unica domanda o solo sull'an.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19979 del 18 luglio 2008
«L'art. 91 cod.proc.civ. , secondo cui il giudice con la sentenza che chiude il processo dispone la condanna alle spese giudiziali, intende riferirsi a qualsiasi provvedimento che, nel risolvere contrapposte pretese, definisce il procedimento e ciò...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 21727 del 11 ottobre 2006
«Allorquando sussista una situazione che, in ragione di nessi tra procedimenti pendenti avanti allo stesso ufficio giudiziario, riconducibili alle fattispecie di cui agli artt. 273 o 274 c.p.c., avrebbe dovuto giustificare la rimessione al capo...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 17780 del 22 novembre 2003
«Per la qualificazione come ordinanza o come sentenza di un provvedimento del giudice civile, anche in composizione monocratica ai sensi dell'art. 281 bis c.p.c., ai fini della sua impugnabilità, è necessario ricorrere al criterio del contenuto e...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4253 del 3 maggio 1994
«Agli effetti dell'imposta di registro, nel sistema disciplinato dal D.P.R. 26 ottobre 1972 n. 634, la sentenza di omologazione del concordato fallimentare — quale atto autoritativo, conclusivo di una complessa procedura, che trasforma in obbligo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3586 del 7 febbraio 1994
«La regola del ne bis in idem presenta carattere generale essendo connaturata alla stessa ratio dell'ordinamento processuale e, pertanto, con i dovuti adattamenti, è applicabile alle procedure di cognizione e di esecuzione, al processum libertatis...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3724 del 19 febbraio 2007
«...conclusivo assume la forma di sentenza, atteso che l'art. 279 c.p.c., nel disciplinare la forma dei provvedimenti, indica che la decisione di questioni pregiudiziali, di giurisdizione e di competenza (se risolutiva) definisce il processo.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2564 del 5 ottobre 1960
«...ipoteca giudiziale sulla base di «altri provvedimenti giudiziali ai quali la legge attribuisce tale effetto») poiché non vi è alcuna norma di legge che attribuisca alla detta ordinanza l'effetto di costituire titolo per l'iscrizione dell'ipoteca.»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 36692 del 27 settembre 2007
«Il mero rifiuto di ottemperare ai provvedimenti giudiziali previsti dall'articolo 388, comma secondo, c.p. non costituisce comportamento elusivo penalmente rilevante, a meno che l'obbligo imposto non sia coattivamente ineseguibile, richiedendo la...»