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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2572 del 20 marzo 1999
«In virtù del principio generale, deducibile dall'art. 354 c.p.c., dell'effetto cosiddetto devolutivo dell'impugnazione, stante la tassatività delle ipotesi di rimessione del processo al giudice di primo grado, previste dalla citata disposizione,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 115 del 11 gennaio 1982
«Tale interesse diviene concreto solo quando una domanda ritualmente proposta nei confronti del convenuto sia rimessa all'esame del giudice in sede di decisione mediante la formulazione di una conclusione specifica, ovvero mediante il richiamo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8312 del 12 aprile 2011
«In tema di responsabilità professionale dell'avvocato, la mancata indicazione al giudice delle prove indispensabili per l'accoglimento della domanda costituisce, di per sé, manifestazione di negligenza del difensore, salvo che egli dimostri di non...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 489 del 20 gennaio 1999
«Ciò, peraltro, non comporta che sia ricorribile per cassazione la sentenza pronunciata sulla base del criterio probabilistico per tale specifico motivo, allorché la morte del danneggiato, intervenuta in epoca successiva alla precisazione delle...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13183 del 5 giugno 2006
«...184 c.p.c., tale domanda non poteva essere formulata al di fuori dell'atto introduttivo del giudizio, e particolarmente, per la prima volta, in sede di precisazione delle conclusioni, salva l'accettazione del contraddittorio di controparte.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17977 del 24 agosto 2007
«In materia di responsabilità extracontrattuale, nel caso in cui è chiesto in citazione il risarcimento del danno morale per la perdita di un congiunto per un importo determinato, è ammissibile, all'udienza di precisazione delle conclusioni, la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3849 del 27 giugno 1985
«L'eccezione di compensazione, in quanto eccezione in senso proprio, è dal convenuto deducibile, ai sensi dell'art. 184 c.p.c., anche dopo la comparsa di risposta, sino alla precisazione delle conclusioni di primo grado, e, non soggiacendo alla...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11840 del 6 novembre 1991
«Tale emendatio, consentita dall'art. 184 c.p.c. fino all'udienza di precisazione delle conclusioni, non trova ostacolo nel fatto che il convenuto sia rimasto contumace e che non gli sia stata notificata l'avvenuta modificazione della domanda,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5678 del 15 marzo 2006
«In tema di eccezioni al divieto dello ius novorum in appello, l'art. 345, c.p.c., disponendo che è ammissibile la domanda di risarcimento dei «danni sofferti dopo la sentenza» di primo grado, comporta che nel corso del giudizio di appello, e sino...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1475 del 22 febbraio 1999
«In tema di appalto non è applicabile il principio stabilito per la vendita dal secondo comma dell'art. 1492 c.c. dell'irrevocabilità della scelta operata mediante domanda giudiziale, tra la risoluzione del contratto e la riduzione del prezzo, con...»