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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3665 del 14 febbraio 2011
«Dalla applicazione diretta degli artt. 2, 9 e 42 Cost. si ricava il principio della tutela della personalità umana e del suo corretto svolgimento, nell'ambito dello Stato sociale, anche in relazione al "paesaggio", con specifico riferimento non...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12464 del 7 luglio 2004
«Le norme che disciplinano le distanze, ancorché inserite in strumenti urbanistici, quali il piano regolatore generale, contenenti «di regola» solo disposizioni volte a tutelare interessi generali, come il paesaggio o l'assetto del territorio,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7384 del 30 maggio 2001
«Le norme degli strumenti urbanistici che prescrivono le distanze nelle costruzioni, o come spazio tra le medesime, o come distacco dal confine, o in rapporto con l'altezza delle stesse, ancorché inserite in un contesto normativo volto a tutelare...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14455 del 22 dicembre 1999
«Chi pianti alberi in violazione delle distanze dal confine previste dall'art. 892 c.c. non può invocare, per impedire la loro estirpazione, le leggi speciali che tutelano, nell'interesse pubblico, il paesaggio e l'ambiente, perché il relativo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 19035 del 10 luglio 2008
«Il diritto di pretendere la potatura dei rami degli alberi del vicino che si protendono sulla proprietà altrui, così come disciplinata dall'art. 896 cod. civ., non è limitato dalle norme pubblicistiche a tutela del paesaggio ed, in particolare,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 25010 del 10 ottobre 2008
«Poiché l'ambiente naturale costituisce un bene pubblico di rango costituzionale, la lesione di esso fa sorgere in capo alle pubbliche amministrazioni preposte alla sua tutela il diritto al risarcimento del danno non patrimoniale derivatone. Tale...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1551 del 24 settembre 1994
«È legittimo il sequestro preventivo di sacchetti di plastica commercializzati senza che sia stata pagata l'imposta di fabbricazione, in quanto la misura cautelare risponde all'esigenza di evitare la prosecuzione di una condotta che per finalità...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9229 del 26 agosto 1994
«La distruzione o l'alterazione del paesaggio si verifica, nell'ipotesi di costruzione o demolizione, all'epoca della ultimazione delle due attività. In quel momento il danno è ormai intervenuto. La successiva protrazione del medesimo non configura...»
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Cassazione penale, Sez. III, ordinanza n. 1695 del 13 settembre 1993
«La distruzione o l'alterazione del paesaggio si verifica, nell'ipotesi di costruzione o demolizione, all'epoca della ultimazione delle due attività. In quel momento in danno è ormai intervenuto. La successiva protrazione del medesimo non configura...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 32125 del 23 luglio 2004
«Il reato di cui all'art. 734 c.p. (distruzione e deturpamento delle bellezze naturali), si configura in presenza di un effettivo e grave danno ambientale, che risulta anche da una diversa destinazione (lottizzazione) impressa all'opera rispetto...»