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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4397 del 21 gennaio 1998
«Né tale attività può considerarsi legittima configurandola quale mezzo atipico di ricerca della prova, ex artt. 189 e 234 c.p.p., poiché, trattandosi di riprese visive non effettuate in luoghi aperti o pubblici, ma in luoghi di privata dimora,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 13979 del 31 marzo 2009
«Ai fini dell'ammissibilità dell'intercettazione di comunicazioni tra presenti, l'abitacolo di una autovettura non può essere considerato luogo di privata dimora.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 32851 del 6 maggio 2008
«Ai fini dell'ammissibilità ed utilizzabilità delle intercettazioni tra presenti di cui all'art. 266, comma secondo, c.p.p., la cella e gli ambienti penitenziari non sono luoghi di privata dimora, non essendo nel «possesso » dei detenuti, ai quali...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3901 del 28 aprile 1997
«In tema di applicazione del disposto del secondo comma dell'art. 266 c.p.p. — secondo il quale l'intercettazione di comunicazione tra presenti, quando avvenga nei luoghi indicati nell'art. 614 c.p., «è consentito solo se vi è fondato motivo di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8365 del 20 febbraio 2013
«In tema di intercettazioni ambientali, l'abitacolo di un autoveicolo non può essere considerato luogo di privata dimora, sì che, in tal caso, non può trovare applicazione il disposto di cui all'art. 266, comma secondo, cod. proc. pen.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6962 del 12 febbraio 2003
«Il servizio di osservazione realizzato dalla polizia giudiziaria per mezzo di una telecamera installata all'interno di un bagno di un locale pubblico non configura una forma di intercettazione tra presenti ai sensi dell'art. 266 comma 2 c.p.p., in...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1831 del 10 giugno 1998
«Ai fini della individuazione delle condizioni e dei limiti di ammissibilità delle intercettazioni di comunicazioni tra presenti, rientrano nel concetto di privata dimora tutti quei luoghi che, oltre all'abitazione, assolvano alla funzione di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3133 del 12 marzo 1998
«Tale disciplina, dettata per l'ascolto di comunicazioni telefoniche o realizzate con altri mezzi di telecomunicazione, è estesa alle conversazioni «tra presenti» - cosiddette intercettazioni ambientali - (con l'ulteriore limite, quando avvengano...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2103 del 19 febbraio 1998
«Ai fini dell'ammissibilità ed utilizzabilità delle intercettazioni tra presenti di cui all'ultimo comma dell'art. 266 c.p.p., la cella di un carcere non può essere considerata luogo di privata dimora, dovendosi intendere come tale quello adibito...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4533 del 17 febbraio 1998
«Ai fini dei presupposti legittimanti le intercettazioni fra presenti in luogo di privata dimora, la condizione contemplata dall'art. 266, comma secondo, c.p.p., consistente nel fondato motivo di ritenere che in uno di detti luoghi si stia...»