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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 9689 del 6 novembre 1984
«Ogni atto lascivo ed osceno altrui, finalizzato al compimento di atti di libidine che comporta un perturbamento nell'animo del minore infraquattordicenne, può essere inquadrato, oltre che nell'ambito del reato di corruzione di minore, anche in...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11864 del 28 ottobre 1986
«Le proiezioni di films inverecondi e persino pornografici, eseguite nei cinema «a luci rosse», non degradano il carattere oggettivamente osceno di pratiche sessuali (nella specie un coito orale omosessuale) poste in essere da spettatori nel corso...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1702 del 13 novembre 1972
«...pertanto per la sua configurazione è sufficiente la volontà cosciente di compiere l'atto obiettivamente idoneo ad offendere immediatamente la verecondia sessuale, essendo irrilevante il motivo che ha determinato l'agente al comportamento osceno.»
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Cassazione penale, Sez. III, ordinanza n. 366 del 5 giugno 2000
«La condotta consistente nel masturbarsi davanti ad una donna in luogo aperto al pubblico non costituisce atto contrario alla pubblica decenza, bensì un atto osceno, contrario ai principi della morale sessuale perché offensivo del comune senso del...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 5308 del 7 giugno 1984
«Pertanto l'osceno non si pone necessariamente in conflitto con l'arte, a condizione, però, che sussista un equilibrio tra il contenuto e la forma, tra il messaggio che l'autore propone ed i mezzi di cui egli si è avvalso. (Nella specie è stato...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3493 del 15 aprile 1985
«Agli effetti della nozione di osceno ai fini penali, di cui all'art. 529 c.p., atti ed oggetti si equivalgono, sicché è arbitraria l'adozione di un criterio meno restrittivo nel giudizio di oscenità di un oggetto, di quello che dovrebbe darsi in...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 37395 del 23 settembre 2004
«Secondo la nozione di cui all'art. 529 c.p., è osceno ciò che, avendo connotazione sessuale - tenuto conto della sensibilità dei consociati di normale levatura morale, intellettuale e sociale nell'attuale momento storico - suscita nell'osservatore...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 9685 del 13 novembre 1996
«Ai fini della determinazione delle categorie dell'osceno e degli atti contrari alla pubblica decenza, il giudice deve adottare, quali parametri di valutazione del modificarsi dei costumi sull'intero territorio nazionale, mode (costumi...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 7 del 17 maggio 1995
«Il commercio dell'osceno, se realizzato con particolari modalità di riservatezza e di cautela, idonee a prevenire la lesione reale o potenziale del pubblico pudore, non integra l'ipotesi delittuosa prevista dall'art. 528 c.p. (Nella specie la...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 49550 del 22 giugno 2017
«La nozione di "offesa del pudore" che ha mantenuto rilievo penale ai fini della qualifica di un atto come "osceno" ai sensi dell'art. 529 cod. pen., è unicamente quella che si riferisce al sentimento comune dei minori, atteso che la...»