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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6006 del 5 marzo 2008
«L'esonero dal rispetto delle distanze legali previsto dall'articolo 879, comma secondo, c.c. per le costruzioni a confine con piazze e vie pubbliche, va riferito anche alle costruzioni a confine delle strade di proprietà privata gravate da servitù...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2025 del 19 febbraio 1993
«Le strade vicinali assoggettate a pubblico transito sono equiparate alle strade pubbliche in senso proprio e sottoposte al regime giuridico di queste ultime per quanto riguarda sia l'esclusione dalla disciplina delle distanze nelle costruzioni...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2566 del 6 febbraio 2007
«Pur essendo vero che il proprietario del fondo sovrastante non può rendere più gravoso per il proprietario del fondo inferiore il deflusso delle acque che, dal terreno superiore, scolano verso quello sottostante e pur potendosi ritenere che questo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1447 del 19 febbraio 1985
«La determinazione del percorso di una costituenda servitù di passaggio deve essere compiuta applicando i due criteri stabiliti dal secondo comma dell'art. 1051 c.c., e cioè quello della maggiore brevità dell'accesso alla via pubblica e l'altro del...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1642 del 12 marzo 1980
«...impugnano le deliberazioni del consorzio medesimo, resta devoluta alla giurisdizione del giudice ordinario, tenuto conto che i consorzi stradali hanno natura di persone giuridiche pubbliche solo se costituiti per strade vicinali di uso pubblico.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4207 del 16 marzo 2012
«...che il proprietario, pur consentendo il passaggio pubblico su una strada privata di accesso ad alcuni edifici e di collegamento tra due strade pubbliche, aveva tuttavia contestato l'abusiva ingerenza del Comune che l'aveva asfaltata e denominata).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8854 del 30 luglio 1998
«Autostrade spa», si devono ribadire le finalità oggettivamente pubbliche del servizio svolto da detta società, indipendentemente dalla sua organizzazione giuridica di società per azioni di diritto privato. Ne consegue che l'attività svolta da tale...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5111 del 3 marzo 2011
«La vittima di un sinistro stradale ha azione diretta nei confronti dell'assicuratore della responsabilità civile del responsabile quando il sinistro sia avvenuto su strade pubbliche od a queste equiparate, per tali ultime intendendosi anche le...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 11721 del 19 novembre 1998
«Le controversie riguardanti la materia relativa al divieto sancito dall'art. 23 D.L.vo n. 285 del 1992 (nuovo codice della strada) — che ha specificamente vietato (in deroga — per il principio di specialità — alla normativa generale sulla...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 3538 del 14 febbraio 2014
«...pubbliche o di uso pubblico o comunque su strade private con situazione di traffico equiparabile a quello di una strada pubblica, perché la regola di competenza è applicabile anche nel caso di circolazione su qualunque strada o area privata.»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 3216 del 7 febbraio 2017
«In tema di responsabilità da negligente manutenzione delle strade, è in colpa la Pubblica Amministrazione che non provveda alla manutenzione o messa in sicurezza delle aree, anche di proprietà privata, latistanti le pubbliche vie, quando da esse...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 27364 del 29 ottobre 2018
«Il rinvio, contenuto nell'art. 879, comma 2, c.c., alle leggi e ai regolamenti che riguardano le costruzioni "che si fanno in confine con le piazze e le vie pubbliche" non va interpretato come deroga all'inapplicabilità, prevista dal medesimo art....»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16179 del 21 dicembre 2002
«In ordine ai danni subiti dall'utente in conseguenza dell'omessa o insufficiente manutenzione di strade pubbliche, il referente normativo per l'inquadramento della responsabilità della P.A. è costituito — non dall'art. 2051 c.c., che sancisce una...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4716 del 9 marzo 2004
«L'art. 23, comma quinto, reg. esec. c.s., approvato con D.P.R. n. 495/1992, che consente al titolare della tessera di riconoscimento di cui al comma quarto (ossia al personale di cui al comma primo dello stesso articolo, il quale richiama, a sua...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14749 del 13 luglio 2005
«La presunzione di responsabilità di cui all'art. 2051 c.c. non è applicabile nei confronti della P.A. per quelle categorie di beni demaniali, quali le strade pubbliche, che sono oggetto di utilizzo generale e diretto da parte di terzi, poiché in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10040 del 29 aprile 2006
«In materia di responsabilità civile, per aversi insidia (o trabocchetto) idonea a configurare la responsabilità della P.A. ai sensi dell'art. 2043 c.c. in caso di verificazione di un incidente, occorre non solo l'oggettiva invisibilità, ma anche...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5445 del 14 marzo 2006
«In materia di responsabilità civile da manutenzione di strade pubbliche statali, l'insidia o trabocchetto determinante pericolo occulto non è elemento costitutivo dell'illecito aquiliano ex art. 2043 c.c. sicché della prova della relativa...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15723 del 18 luglio 2011
«Le regole di comune prudenza e le disposizioni regolamentari in tema di manutenzione delle strade pubbliche non impongono al gestore, in base al rapporto di custodia, o comunque al principio del "neminem laedere", l'apposizione di una recinzione...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 143 del 16 giugno 2016
«Cost. 20 aprile 2012 n. 1, e agli artt. 9 comma 5, e 10 comma 1 L. 24 dicembre 2012 n. 243 - le questioni di legittimità costituzionale dell'art. 1 comma 420 L. 23 dicembre 2014 n. 190, il quale stabilisce che a decorrere dal 1 gennaio 2015,...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 3927 del 12 giugno 2019
«Le pubbliche piazze, le vie, le strade e gli altri spazi aperti urbani di interesse artistico o storico sono ricomprese nell'ambito dei beni culturali di cui all'art. 10, comma 4, lett. g) del D.Lgs. n. 42/2004.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5126 del 3 marzo 2011
«Le norme del codice della strada che si applicano, ai sensi dell’art. 1, sulle strade pubbliche o aperte al pubblico transito, devono essere osservate come norme di comune prudenza anche sulle strade private in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12148 del 9 dicembre 1993
«Le norme del codice della strada che si applicano, a norma dell’art. 1, sulle strade pubbliche od aperte al pubblico transito, vanno osservate quali norme di comune prudenza, anche sulle strade private in qualsiasi modo soggette al traffico...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2479 del 21 febbraio 2002
«L’art. 2 della legge regionale (Liguria) n. 348 del 1992 (il quale recita: «la presente legge disciplina la circolazione dei mezzi motorizzati nelle aree al di fuori delle strade pubbliche e private, anche a fondo naturale o stabilizzato,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 17178 del 24 giugno 2008
«I proprietari od i concessionari di strade pubbliche hanno l’obbligo, previsto dall’art. 14 del codice della strada (d.lgs. 30 aprile 1992, n. 285) di provvedere alla manutenzione, gestione e pulizia di esse, da ritenersi comprensivo...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 11721 del 6 giugno 2007
«Le controversie riguardanti la materia relativa al divieto sancito dall’art. 23, d.lgs. 285/1992 (nuovo codice della strada) — che ha specificamente vietato (in deroga — per il principio di specialità — alla normativa generale sulla...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 17625 del 10 agosto 2007
«L’illecito amministrativo, consistente nell’affissione di cartelli pubblicitari senza autorizzazione sussiste anche nel caso in cui detti cartelli siano posti in proprietà private, ma visibili da strade o aree pubbliche e nonostante il...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 11834 del 6 maggio 2021
«...dalla scalinata medesima, nonostante quest'ultimo avesse altro accesso dalla pubblica via e la scalinata fosse stata realizzata non già per accedere a detta cantina, ma per collegare due strade pubbliche, collocate una a monte e l'altra a valle).»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 14634 del 23 marzo 2021
«In tema di responsabilità per omicidio colposo del soggetto incaricato del servizio di manutenzione delle strade, la fonte della posizione di garanzia è da individuarsi nell'art. 14 cod. strada e non nell'art. 3 del d.m. 18 febbraio 1992, n. 223,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11404 del 13 aprile 1976
«L'art. 466 c.p. punisce al primo comma chiunque cancella o fa in qualsiasi modo scomparire da valori di bollo o da biglietti di strade ferrate o di altre pubbliche imprese di trasporto i segni appostivi per indicare l'uso già fattone. Per uso già...»