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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13862 del 9 novembre 2001
«...della proroga concessa in sua assenza, stante la non definitività dei provvedimenti concernenti i termini, mentre le altre parti, non verificandosi incapienza, non ne ricevono concreto pregiudizio e non hanno pertanto interesse a dolersene.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11391 del 2 novembre 1995
«L'art. 1187 c.c. — il quale, richiamando l'art. 2963 c.c., prevede la proroga dei termini di adempimento delle obbligazioni scadenti in giorno festivo al giorno seguente non festivo — costituisce una norma generale in materia di adempimento delle...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13469 del 16 settembre 2002
«In tema di risarcimento danni, qualora la peculiare natura del pregiudizio lamentato dall'attore (e ritenuto esistente, sotto il profilo dell' an debeatur , dal giudice di merito) renda impervia ovvero impossibile la prova concreta del suo preciso...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 18353 del 31 agosto 2007
«Il principio della sottrazione alla decadenza del soggetto incorsovi per cause a lui non imputabili, desumibile dal sistema normativo complessivo e dall'evoluzione giurisprudenziale, deve affermarsi anche in materia di contenzioso tributario, in...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 15832 del 13 agosto 2004
«In tema di computo dei termini di prescrizione, l'art. 2963, terzo comma, c.c., secondo il quale «se il termine scade in giorno festivo, è prorogato di diritto al giorno seguente non festivo» configura un principio generale applicabile, in assenza...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4787 del 3 febbraio 1994
«Ne consegue che la mancata comunicazione della data dell'udienza camerale fissata per la decisione di proroga dei termini, ovvero la totale incertezza sulla data di svolgimento della medesima sono causa di nullità assoluta ai sensi dell'art. 179...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 155 del 10 gennaio 2012
«Il diniego di termini a difesa, ovvero la concessione di termini ridotti rispetto a quelli previsti dall'art. 108, comma primo, c.p.p., non possono dar luogo ad alcuna nullità quando la relativa richiesta non risponda ad alcuna reale esigenza...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1619 del 25 maggio 1994
«Non costituisce motivo di incompatibilità ex art. 34 c.p.p. e conseguentemente di ricusazione, il fatto che uno dei giudici (nella specie: del giudizio di appello) abbia in precedenza partecipato alla decisione sulla impugnazione avverso...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 658 del 23 marzo 1994
«Ai sensi dell'art. 51, secondo comma, c.p.p. le funzioni di pubblico ministero possono essere esercitate dai magistrati della Direzione nazionale antimafia soltanto nelle ipotesi previste dall'art. 371 bis, terzo comma, lettera b), nn. 1 e 2,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4798 del 15 dicembre 1992
«Ne consegue che l'omessa notificazione dell'avviso della data d'udienza ad uno dei due difensori non consentendo a costui di esercitare il suo mandato, determina una nullità a regime cosiddetto «intermedio» ex artt. 180 e 179 comma primo c.p.p.,...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 12 del 16 giugno 1995
«È manifestamente infondata, in relazione agli artt. 76 e 77 Cost., la questione di legittimità costituzionale dell'art. 305 c.p.p. prospettata sul rilievo dell'eccesso di delega in relazione alla direttiva 61 comma 3 della legge 16 febbraio 1987...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 96 del 8 marzo 1994
«Ai fini del procedimento previsto dal secondo comma dell'art. 305 c.p.p. per la proroga dei termini di custodia cautelare, elemento essenziale che deve essere portato a conoscenza della parte è soltanto quello dell'oggetto della fissata udienza...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 31312 del 19 settembre 2002
«In tema di termini di impugnazione, poiché l'art. 585 c.p.p. ne regola la decorrenza con riferimento ad ogni tipo di provvedimento giurisdizionale e non alla sola sentenza dibattimentale, anche all'impugnazione avverso sentenza di non luogo a...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 133 del 8 gennaio 2009
«In materia di termini processuali stabiliti a giorni, la proroga prevista dall'art. 172, comma terzo, c.p.p. con riferimento ai giorni festivi riguarda esclusivamente la scadenza dei termini stessi, e non anche l'inizio della loro decorrenza, la...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 38369 del 9 ottobre 2003
«La proroga di diritto del termine stabilito a giorni che scada in un giorno festivo, prevista al terzo comma dell'art. 172 c.p.p., non si applica ai termini dilatori. Di conseguenza, la prescrizione che nel procedimento di riesame gli avvisi siano...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2090 del 7 luglio 1992
«Tra tali casi è ricompreso anche quello sul procedimento incidentale di costituzionalità e dei relativi termini, in quanto la sospensione del giudizio, nel quale venga ritenuta non manifestamente infondata una questione di legittimità...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 808 del 29 gennaio 1999
«Per il disposto dell'art. 154 c.p.c. la proroga dei termini ordinatori può disporsi anche d'ufficio solo prima della scadenza di essi e perciò, quando siano decorsi interamente senza l'emanazione di alcun provvedimento che ne protragga la durata,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3497 del 30 agosto 1997
«La proroga di diritto del termine, stabilito a giorni, che scada in giorno festivo non si applica ai termini dilatori computabili a giorni liberi come quello stabilito dall'art. 309 comma 8 c.p.p. per la notifica dell'avviso della data...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 51791 del 10 marzo 1998
«Il principio della c.d. domanda cautelare, stabilito dall'art. 291, comma 1, c.p.p., è rispettato quando l'adozione della nuova misura, conseguita alla scarcerazione disposta per scadenza termini ex art. 307, comma 1, c.p.p., è intervenuta a...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 31509 del 16 luglio 2004
«...c.p.p., né deve aver luogo entro un termine predefinito, infatti l'eventuale ritardo comporta soltanto la proroga dei termini per la richiesta di riesame, fino alla completa acquisizione di tutti gli atti indicati dall'art. 293 comma terzo c.p.p.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 34119 del 18 settembre 2001
«Il numero 3 bis dell'art. 303, comma 1, lett. b), c.p.p. (inserito dall'art. 2, comma 1, del D.L. 24 novembre 2000 n. 341, convertito, con modifiche, in legge 19 gennaio 2001 n. 4), nel disporre - dopo aver stabilito l'aumento fino a sei mesi dei...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 42589 del 24 novembre 2001
«In tema di durata massima della custodia cautelare, il superamento di un periodo di custodia pari al doppio dei termini di fase determina in ogni caso la perdita di efficacia della misura coercitiva, a nulla rilevando che i detti termini siano...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3089 del 15 settembre 1995
«Qualora il Gip accolga la richiesta del pubblico ministero di proroga dei termini di custodia cautelare prima della scadenza del termine concesso al difensore per il deposito di note scritte, si realizza una nullità a regime intermedio che...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2490 del 21 agosto 1995
«Ciò vale a maggior ragione per l'appello avverso la proroga dei termini di custodia cautelare previsto dall'art. 305, c. 2, c.p.p. che, prevedendo non un rito camerale con l'intervento della parte, ma l'obbligo di «sentire il P.M. e il difensore»,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 617 del 29 marzo 1994
«...del pubblico ministero nell'esercizio dell'azione penale) può assumere l'eventuale erronea provenienza di richiesta di proroga dei termini di custodia cautelare da parte di magistrato facente parte della direzione distrettuale antimafia.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 743 del 25 marzo 1995
«Qualora venga proposto un mezzo d'impugnazione avverso un provvedimento che incide sulla libertà personale di più coindagati, e tale impugnazione venga proposta solo da alcuni di questi, l'eventuale accoglimento del gravame, con il conseguente...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 333 del 28 febbraio 1998
«Qualora nei confronti di soggetto sottoposto in via provvisoria alla misura di sicurezza del ricovero in ospedale psichiatrico giudiziario, ai sensi degli artt. 312 e 313 c.p.p., venga disposta la proroga dei termini di custodia cautelare ai sensi...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 37565 del 8 novembre 2002
«Pertanto, pur quando, a cagione della mancata osservanza dei summenzionati termini, il giudice per le indagini preliminari abbia respinto una richiesta di proroga avanzata ai sensi dell'art. 406 c.p.p., nulla vieta che lo stesso giudice, a fronte...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2491 del 21 gennaio 1994
«Ai fini della concessione della proroga dei termini di custodia cautelare, non è sufficiente l'implicito e generico riferimento alla richiesta avanzata dal pubblico ministero per ottenere dal giudice per le indagini preliminari altri sei mesi di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 32655 del 31 agosto 2001
«Gli accertamenti particolarmente complessi ovvero le nuove indagini da compiersi a seguito delle richieste dell'indagato (art. 415 bis, comma 4, c.p.p.) che, ai sensi dell'art. 305 c.p.p., legittimano, in una con la sussistenza delle esigenze...»