-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12242 del 6 giugno 2011
«Le norme mediante le quali la legge 20 dicembre 1995, n. 534 (di conversione del decreto-legge 18 ottobre 1995, n. 432) ha regolato la sequenza delle udienze di cui agli artt. 180 e 183 cod. proc. civ. sono poste a tutela del diritto di difesa...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4785 del 2 maggio 1991
«Ove nel corso di una campagna pubblicitaria siano stati usati l'immagine ed il nome di una persona fisica che sia legale rappresentante di una società per azioni avente come denominazione sociale il nome stesso del suo legale rappresentante, per...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19527 del 19 dicembre 2003
«...trovando nel caso applicazione il c.d. principio rebus sic stantibus , purché risulti sempre rispettato il principio del contraddittorio, a garanzia del diritto di difesa del coniuge obbligato in sede di accertamento della sua inadempienza.»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2235 del 17 marzo 1990
«L'elemento distintivo tra la domanda riconvenzionale, che rientra nel divieto dello jus novorum sancito dall'art. 345 c.p.c., e l'eccezione riconvenzionale, la quale può, invece, essere proposta per la prima volta nel giudizio di appello, consiste...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 956 del 26 gennaio 1995
«L'elemento distintivo tra la domanda riconvenzionale, che rientra nel divieto dello ius novorum sancito dall'art. 345 c.p.c., e l'eccezione riconvenzionale, la quale può invece essere proposta per la prima volta nel giudizio di appello,...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11955 del 22 maggio 2009
«...e difesa di una servitù coattiva, non è sufficiente una semplice eccezione, ma occorre un'espressa domanda riconvenzionale, la quale è inammissibile, ai sensi dell'art. 345 c.p.c., ove sia stata proposta per la prima volta in grado di appello.»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 16496 del 5 agosto 2005
«Qualora uno dei condomini, senza il consenso degli altri ed in loro pregiudizio, abbia alterato o violato, lo stato di fatto o la destinazione della cosa comune impedendo o restringendo il godimento spettante a ciascun possessore pro indiviso...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3409 del 13 ottobre 1976
«...classificabile fra quelli cosiddetti in re aliena, e, come tale, tutelabile con le azioni poste a difesa di detta categoria di diritti. (Nella specie, azione rivolta a far cessare le turbative ostacolanti la realizzabilità della costruzione).»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17977 del 24 agosto 2007
«...quantitative del petitum non comportano alcuna violazione del principio del contraddittorio né menomazione del diritto di difesa dell'altra parte, ove non alterino i termini sostanziali della controversia e non introducano nuovi temi di indagine.»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 756 del 6 febbraio 1986
«...di difesa mirante ad elidere gli effetti della pretesa della parte attrice; consegue che solo nel primo caso trova applicazione l'art. 418 c.p.c. e quindi è necessaria l'istanza del convenuto diretta ad ottenere la fissazione di una nuova udienza.»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11483 del 21 giugno 2004
«Qualora una questione di nullità (nel caso di specie, di un contratto di assicurazione) venga sollevata per la prima volta in appello non come domanda ma solo come eccezione riconvenzionale rispetto all'altrui domanda di pagamento, in quanto con...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 22900 del 11 novembre 2005
«Le norme mediante le quali la legge 20 dicembre 1995, n. 534 (di conversione del decreto-legge 18 ottobre 1995, n. 432) ha regolato la sequenza delle udienze di cui agli artt. 180 e 183 cod. proc. civ. sono poste a tutela del diritto di difesa...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18799 del 28 agosto 2009
«La legittima difesa di cui all'art. 2044 c.c., idonea ad escludere la responsabilità per fatto illecito, esige il concorso di due elementi: la necessità di difendere un diritto proprio od altrui dal pericolo attuale d'una offesa ingiusta, e la...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4754 del 9 marzo 2004
«...intenzione della parte attrice solo nei limiti in cui essa sia stata esplicitata in modo tale da consentire al convenuto di cogliere l'effettivo contenuto della domanda formulata nei suoi confronti, per poter svolgere una effettiva difesa.»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8998 del 3 luglio 2001
«Le norme poste dagli artt. 2 e 3 della legge 20 maggio 1970, n. 300 a tutela della libertà e dignità del lavoratore, delimitano la sfera di intervento di persone preposte dal datore di lavoro a difesa dei suoi interessi, con specifiche...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10058 del 13 maggio 2005
«In tema di licenziamento individuale, solo al dirigente di azienda che si trovi in posizione apicale nell'ambito dell'impresa, e non anche nei confronti del personale riconducibile alla «media» o «bassa» dirigenza, appartenente alla categoria del...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11361 del 11 ottobre 1999
«Poiché l'estinzione del giudizio per inattività delle parti può essere dichiarata solo se eccepita dalla parte interessata prima di ogni altra sua difesa, come espressamente prevede l'art. 307, quarto comma, c.p.c. così come novellato dalla L. n....»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4690 del 12 maggio 1999
«...nella prima istanza o difesa successiva alla loro verificazione (art. 157 c.p.c.), trova deroga soltanto nel caso in cui la scrittura sia imposta dalla legge a pena di nullità, cioè non per la prova, ma per l'esistenza stessa del contratto.»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 144 del 8 gennaio 2002
«...tutela di interessi privati e quindi non può essere rilevata d'ufficio e deve, invece, essere eccepita dalla parte interessata, entro il termine dell'art. 157, secondo comma, c.p.c., nella prima istanza o difesa successiva al suo configurarsi.»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23669 del 6 novembre 2006
«...delle parti fosse stato quello di creare una nuova garanzia a difesa di crediti pregressi della banca per saldo passivo di conto corrente pagati con la somma mutuata, che, tuttavia, era stata ammessa al chirografo nel passivo del fallimento).»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 33435 del 4 maggio 2006
«Non lede il diritto di difesa l'esercizio da parte del pubblico ministero, ex art. 130 disp. att. c.p.p., del potere di formare il fascicolo di cui all'art. 416, comma secondo, c.p.p. mediante l'inserimento soltanto degli atti che si riferiscono...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1245 del 31 gennaio 1998
«L'ammissione del giudizio immediato è sempre insindacabile da parte del giudice del dibattimento. (Nell'occasione la Corte ha precisato che la constatazione della mancanza dell'evidenza della prova non potrebbe mai condurre ad una regressione del...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 242 del 27 febbraio 1995
«...è del tutto irrilevante al fine del superamento di tale limite, non essendo previsto dall'ordinamento alcun termine a difesa per la nomina di altro difensore, ma soltanto a favore del nuovo difensore nominato o designato che ne faccia richiesta.»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8247 del 22 febbraio 2008
«Qualora la causa di ricusazione del giudice emerga nel corso dell'udienza dibattimentale cui l'imputato partecipi in videoconferenza, dando quindi mandato al difensore di presentare la relativa dichiarazione, il termine che il difensore deve...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2933 del 17 ottobre 1996
«Ne consegue che non è consentita un'interpretazione estensiva del termine «nota», adottato in tema di decadenza dalla facoltà di proporre la ricusazione, in quanto essa si porrebbe in contrasto sia con l'art. 14 delle disposizioni sulla legge in...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9708 del 8 ottobre 1992
«In tema di legittima difesa, il disposto dell'art. 530, comma terzo, c.p.p. impone la pronuncia di sentenza assolutoria anche nel caso in cui vi sia una semiplena probatio in ordine alla sussistenza dell'esimente. (Fattispecie relativa ad un...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6 del 8 gennaio 1997
«...a uno dei difensori, questi, quantunque non comparso, è da ritenere formalmente presente, onde non potrebbe parlarsi di «assenza» della difesa che, sola, potrebbe dar luogo a nullità insanabile ai sensi degli artt. 178, lett. c) e 179 c.p.p.).»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 191 del 15 gennaio 1997
«L'omesso avviso ad uno dei difensori di fiducia dell'imputato della data dell'udienza costituisce nullità a regime intermedio poiché non comprime, in via totale ed assoluta, il diritto dell'imputato alla difesa in giudizio costituzionalmente...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 14348 del 16 aprile 2012
«...alla nomina di un difensore d'ufficio all'udienza stessa, atteso che la suddetta rinunzia non ha effetto immediato, essendo il difensore di fiducia rinunciante ancora onerato della difesa dell'imputato fino all'intervento di tale nomina.»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 11783 del 30 novembre 1995
«Il diritto di richiedere un termine per la difesa, previsto dall'art. 519 c.p.p. in caso di nuova contestazione ai sensi dell'art. 516 c.p.p. non è da considerare riservato esclusivamente all'imputato ma, senza alcuna deroga al principio generale...»