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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4022 del 21 febbraio 2007
«La previsione contenuta nell'art. 647, secondo comma, c.c., che autorizza il giudice del merito della causa pendente (o, altrimenti, il presidente del tribunale del luogo in cui si è aperta la successione) — qualora non vi abbia provveduto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7059 del 15 maggio 2002
«...consistenza, possibile utilizzazione e condizioni di mercato, rientrano nel potere discrezionale ed esclusivo del giudice del merito; tali valutazioni sono insindacabili in sede di legittimità, se sostenute da adeguate e razionali motivazioni.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11641 del 13 maggio 2010
«Nell'esercizio del potere di attribuzione dell'immobile ritenuto non comodamente divisibile, il giudice non trova alcun limite nelle disposizioni dettate dall'art. 720 c.c., da cui gli deriva, al contrario, un potere prettamente discrezionale...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6105 del 13 luglio 1987
«...condividente ovvero di comprenderlo nella porzione del titolare della quota maggiore o nella porzione di più condividenti, nell'esercizio di un potere discrezionale, assoggettato al solo limite della indicazione delle ragioni della scelta.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 22857 del 28 ottobre 2009
«In tema di divisione ereditaria, nel caso in cui uno o più immobili non risultino comodamente divisibili, il giudice ha il potere discrezionale di derogare al criterio, indicato nell'art. 720 c.c., della preferenziale assegnazione al condividente...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4013 del 19 marzo 2003
«Nell'esercizio del potere di attribuzione dell'immobile ritenuto non comodamente divisibile, ed a maggior ragione quando le quote siano eguali e non soccorra quindi l'unico criterio indicato dalla legge (di preferire, cioè il condividente «avente...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8201 del 11 agosto 1990
«Nell'esercizio del potere di attribuzione dell'immobile ritenuto non comodamente divisibile, il giudice non trova alcun limite nelle disposizioni dettate dall'art. 720 c.c., da cui gli deriva, al contrario, un potere prettamente discrezionale...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 21319 del 15 ottobre 2010
«In tema di scioglimento della comunione relativa ad un immobile comodamente divisibile, il giudice di merito gode di un'ampia discrezionalità nell'esercizio del potere di attribuzione delle porzioni ai condividenti, salvo l'obbligo di darne conto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 26586 del 17 dicembre 2009
«In tema di separazione personale dei coniugi, l'art. 155, quarto comma, c.c. (nel testo, applicabile "ratione temporis", anteriore alle modifiche introdotte dall'art. 1 della L. 8 febbraio 2006, n. 54), il quale dispone che l'abitazione nella casa...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 822 del 28 gennaio 1998
«Nell'ipotesi in cui la casa coniugale appartenga in comproprietà ad entrambi i coniugi, manchino figli minori o figli maggiorenni conviventi con uno dei genitori, ed entrambi i coniugi rivendichino il godimento esclusivo della casa coniugale,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14462 del 29 maggio 2008
«In tema di impugnazione del riconoscimento del figlio naturale, l'efficacia delle indagini ematologiche ed immunogenetiche sul DNA non può essere esclusa per la ragione che esse sono suscettibili di utilizzazione solo per compiere valutazioni...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2852 del 10 marzo 1992
«Anche in tema di contributi spettanti ai consorzi di bonifica, i quali hanno natura di tributi e sono riscossi in base alla normativa prevista per le imposte dirette, trova applicazione il principio secondo cui la procedura di esazione, che ha...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5520 del 17 giugno 1996
«Ne deriva che il diritto del privato, sottoposto all'indicato potere discrezionale, sia nel momento dell'imposizione del vincolo che in quello successivo della gestione del bene, degrada ad interesse legittimo e non è tutelabile (neanche sotto il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15430 del 7 luglio 2006
«In tema di prova, non è censurabile in sede di legittimità l'omessa statuizione in ordine all'istanza di ispezione giudiziale, giacché dal mancato esercizio, da parte del giudice, del potere discrezionale di disporla si deduce per implicito che...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 311 del 27 maggio 1999
«...alla via pubblica, se il cattivo stato di manutenzione di esso, non occasionale e transitorio, e il potere discrezionale della P.A. nel renderlo praticabile, ne escludano l'utilizzabilità, sì da configurare la sostanziale interclusione del fondo.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2259 del 2 marzo 1998
«Pertanto poiché in base a detto articolo deve ritenersi spettante all'amministratore nell'ambito dei compiti di conservazione delle cose comuni (ossia di preservazione della loro integrità e di reazione ad attentati o pretese di terzi) il potere...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8167 del 28 agosto 1997
«Appartiene al potere discrezionale dell'assemblea e non pregiudica né l'interesse dei condomini alla corretta gestione del condominio, né il loro diritto patrimoniale all'accredito della proporzionale somma — perché compensata dal corrispondente...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 22776 del 3 dicembre 2004
«...naturale) della quale può essere dotato in concreto anche il minore di età. L'accertamento dell'esistenza di tale stato soggettivo è demandato al giudice di merito, al cui potere discrezionale è rimessa la determinazione dei relativi criteri.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 532 del 29 gennaio 1990
«...tali da denotare una contraria pretesa; il relativo accertamento, rientrando nel potere discrezionale del giudice di merito, è insindacabile in sede di legittimità se sorretto da una motivazione adeguata ed esente da vizi logici e giuridici.»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2860 del 5 novembre 1973
«Nella materia disciplinata dall'art. 2 del R.D. 25 luglio 1904, n. 523, — cioè tutte le volte che una controversia abbia per oggetto comportamenti od opere che incidano sulla conservazione delle sponde dei fiumi e, in genere, sul regime delle...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3082 del 13 febbraio 2006
«Nel giudizio di regolamento di confini, che ha per oggetto l'accertamento di un confine obiettivamente e soggettivamente incerto tra due fondi, le posizioni dell'attore e del convenuto sono sostanzialmente uguali, incombendo su ciascuno di essi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 185 del 22 gennaio 1976
«Peraltro, l'uso della facoltà di dichiarare la compensazione giudiziale è rimesso al potere discrezionale del giudice del merito, insindacabile in Cassazione, così come è incensurabile, ove congruamente motivato, l'accertamento della sussistenza...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5119 del 3 marzo 2010
«In tema di procedure concorsuali di selezione del personale, il potere discrezionale del datore di lavoro incontra il limite della necessità che lo stesso fornisca, in conformità ai criteri precostituiti nel bando e, comunque, alla buona fede e...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2480 del 10 marzo 1987
«...monetaria incide sino alla data della liquidazione del danno e la relativa maggiorazione attiene ad un potere discrezionale del giudice del merito il cui esercizio comporta una indagine di fatto istituzionalmente preclusa alla Corte di cassazione.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10607 del 30 aprile 2010
«L'esercizio del potere discrezionale di liquidare il danno in via equitativa, conferito al giudice dagli artt. 1226 e 2056 c.c., espressione del più generale potere di cui all'art. 115 c.p.c., dà luogo non già ad un giudizio di equità, ma ad un...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17492 del 9 agosto 2007
«Per pervenire alla valutazione con il criterio equitativo ex art. 1226 c.c., è sufficiente che il giudice dia l'indicazione di congrue, anche se sommarie, ragioni del processo logico in base al quale lo ha adottato, restando così incensurabile,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 16202 del 18 novembre 2002
«L'esercizio del potere discrezionale di liquidare il danno in via equitativa, conferito al giudice dagli artt. 1226 e 2056 c.c., espressione del più generale potere di cui all'art. 115 c.p.c., dà luogo non già ad un giudizio di equità, ma ad un...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1055 del 16 marzo 1977
«Se tale certezza non sussiste, il potere discrezionale del giudice di merito, nonostante l'affermazione generica ed astratta del diritto al risarcimento, non ha modo di estrinsecarsi e deve essere applicato il principio actore non probante reus...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6285 del 30 marzo 2004
«L'esercizio in concreto del potere discrezionale conferito al giudice di procedere alla liquidazione del danno in via equitativa è suscettibile di sindacato in sede di legittimità soltanto se la motivazione non dà adeguatamente conto dell'uso di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10760 del 23 luglio 2002
«In tema di valutazione equitativa ex art. 1226 c.c., l'implicita decisione di non esercitare tale potere discrezionale si sottrae al sindacato in sede di legittimità quando la motivazione sulla liquidazione è immune da vizi logici o giuridici.»