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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 19463 del 6 ottobre 2005
«In tema di successione testamentaria, le condizioni sospensive o risolutive apposte all'istituzione di erede, secondo le previsioni dell'art. 633 c.c., sono quelle che la fanno dipendere dal caso o dal fatto del terzo (condizione casuale) o dalla...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11774 del 21 maggio 2007
«La condizione è «meramente potestativa» quando consiste in un fatto volontario il cui compimento o la cui omissione non dipende da seri o apprezzabili motivi, ma dal mero arbitrio della parte, mentre si qualifica «potestativa» quando la volontà...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5961 del 14 dicembre 1978
«Il criterio distintivo tra vendita fiduciaria a scopo di garanzia e vendita dissimulante un mutuo con patto commissorio deve individuarsi nel fatto che la vendita fiduciaria, con la quale viene garantita la restituzione di una somma mutuata dal...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3579 del 22 febbraio 2005
«La clausola contrattuale che sottoponga il sorgere del diritto alla seconda parte del compenso, in favore del professionista incaricato da un Comune del progetto di un comparto P.E.E.P. — compenso la cui prima parte debba per contratto essere...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9504 del 21 aprile 2010
«...ai sensi dell'art. 1223 cod. civ., trattandosi del legittimo esercizio di una potestà convenzionalmente attribuita, in quanto costituente l'evento espressamente dedotto in condizione risolutiva potestativa per concorde volontà dei contraenti.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 17859 del 24 novembre 2003
«Poiché le parti possono, nell'ambito dell'autonomia privata, prevedere l'adempimento o l'inadempimento di una di esse quale evento condizionante l'efficacia del contratto sia in senso sospensivo che risolutivo, non configura una illegittima...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8390 del 20 giugno 2000
«La condizione meramente potestativa e la conseguente sanzione di nullità di cui all'art. 1355 c.c. non sussistono quando l'impegno che la parte si assume, non è rimesso al suo mero arbitrio ma è collegato ad un gioco di interessi e di convenienza...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 624 del 8 marzo 1974
«La norma dell'art. 1355 c.c. limita la nullità del negozio alla sola ipotesi della condizione sospensiva meramente potestativa a parte debitoris , il cui avveramento è rimesso alla volontà di uno dei soggetti, e cioè ad un suo atto puramente...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 170 del 22 gennaio 1972
«Per aversi condizione meramente potestativa è necessario che l'efficacia del negozio sia rimessa al mero arbitrio di una delle parti, indipendentemente da ogni fattore obiettivo o subiettivo capace di orientare la scelta in un determinato senso....»
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Cassazione civile, sentenza n. 2504 del 18 settembre 1974
«La differenza fra il recesso dal contratto e la condizione potestativa risolutiva, la cui validità si desume dall'art. 1355 c.c., consiste nell'effetto retroattivo di quest'ultima rispetto a quello del recesso. Deve pertanto ravvisarsi la ipotesi...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 18450 del 19 settembre 2005
«Il contratto sottoposto a condizione potestativa mista è soggetto alla disciplina di cui all'art. 1358 c.c., che impone alle parti l'obbligo giuridico di comportarsi secondo buona fede durante lo stato di pendenza della condizione, e la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5243 del 5 giugno 1996
«La norma dell'art. 1359 codice civile secondo cui la condizione si considera avverata qualora sia mancata per causa imputabile alla parte che aveva interesse contrario all'avveramento di essa trova applicazione nella sola ipotesi di condizione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5213 del 28 luglio 1983
«Qualora l'efficacia o la risoluzione di un contratto sia subordinata alla verificazione di un avvenimento futuro ed incerto ancorché dipendente in tutto o in parte dalla volontà di uno dei contraenti (condizione potestativa o mista), la mancata...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2498 del 18 settembre 1974
«Essa integra un negozio sottoposto a condizione risolutiva potestativa, per la cui validità si esige il trasferimento immediato della proprietà della cosa dal venditore al compratore, salvo l'obbligo di ritrasferire la cosa al venditore nel caso...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1895 del 16 maggio 1975
«Il patto di riscatto introduce nella vendita una condizione risolutiva potestativa, il cui avveramento è rimesso alla libera determinazione del venditore e produce l'immediato ritorno della proprietà della cosa al medesimo, senza bisogno di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4504 del 20 maggio 1997
«È nulla ai sensi dell'art. 1356 c.c., risolvendosi in una condizione meramente potestativa, tale da far venir meno l'efficacia vincolante dell'intero contratto, la clausola del contratto di agenzia con la quale il proponente si riservi in ogni...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6546 del 27 giugno 1990
«La rinuncia di un soggetto ad un diritto nell'ambito di un rapporto contrattuale può essere subordinata alla condizione potestativa sospensiva di una rinuncia ad un altro diritto, derivante dal rapporto, dell'altro contraente ed in tal caso la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4773 del 30 marzo 2001
«Il giudizio di meritevolezza del dipendente da parte del datore di lavoro, non configura una condizione meramente potestativa inserita in un uso aziendale, in quanto la suddetta valutazione non può mai essere assolutamente discrezionale ed...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6723 del 19 luglio 1994
«Qualora, peraltro, l'accordo che abbia per oggetto la sospensione del rapporto sia affetto da nullità ( ex artt. 1346 e 1418 c.c.) per indeterminatezza o per indeterminabilità dell'oggetto — in quanto la sua concreta operatività dipenda dalla...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 23014 del 14 dicembre 2012
«La condizione "potestativa mista" - il cui avveramento dipende in parte dal caso o dal terzo e in parte dalla volontà di uno dei contraenti - è soggetta alla disciplina degli artt. 1358 e 1359 c.c., da intendersi riferita anche al segmento non...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8172 del 4 aprile 2013
«La norma dell'art. 1359 cod. civ., secondo cui la condizione si considera avverata qualora sia mancata per causa imputabile alla parte che aveva interesse contrario all'avveramento di essa, trova applicazione nella sola ipotesi di condizione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7405 del 28 marzo 2014
«Il Comune che, per la progettazione della propria rete fognaria, abbia agito "iure privatorum" (anziché avvalersi dei suoi poteri autoritativi), stipulando un contratto di prestazione d'opera professionale e subordinando il pagamento del compenso...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 24325 del 18 novembre 2011
«...al contratto un elemento modificativo dell'"iter" attuativo della sua efficacia. Detta norma è applicabile anche alla c.d. condizione potestativa mista, il cui avveramento dipende in parte dal caso e in parte dalla volontà di uno dei contraenti.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18239 del 26 agosto 2014
«La condizione è "meramente potestativa" quando consiste in un fatto volontario il cui compimento o la cui omissione non dipende da seri o apprezzabili motivi, ma dal mero arbitrio della parte, svincolato da qualsiasi razionale valutazione di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 20735 del 1 ottobre 2014
«...di indizione e con il bando ("lex specialis" del concorso), mentre la clausola con cui la P.A. si riservi la facoltà di non procedere all'assunzione è nulla perché integra una condizione meramente potestativa ai sensi dell'art. 1355 cod. civ.»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 8526 del 5 aprile 2007
«L'espletamento della procedura concorsuale, con la compilazione della graduatoria finale e la sua approvazione, infatti, fa nascere nel candidato utilmente collocato il diritto soggettivo all'assunzione, a nulla rilevando...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 8951 del 16 aprile 2007
«L'espletamento della procedura concorsuale, con la compilazione della graduatoria finale e la sua approvazione, infatti, fa nascere nel candidato utilmente collocato il diritto soggettivo all'assunzione, a nulla rilevando...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2877 del 9 febbraio 2007
«...pattizia. (Enunciando tale principio, la Corte ha altresì escluso che siffatte clausole collidano con l'art. 18 della Costituzione, o siano invalide perché prevedenti una condizione potestativa rimessa all'arbitrio del consorzio). (Rigetta, App.»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 9879 del 20 aprile 2018
«...della servitù stessa. Tale condizione è valida anche se meramente potestativa, in quanto l'art. 1355 c.c. limita la nullità, nell'ambito delle condizioni meramente potestative, a quelle sospensive. (Rigetta, CORTE D'APPELLO GENOVA, 13/08/2013).»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 25085 del 22 agosto 2022
«Le parti sono tenute a comportarsi secondo buona fede anche quando al contratto sia stata apposta una condizione sospensiva qualificabile come "potestativa mista", con la conseguenza che, se un Comune abbia affidato ad un professionista la...»