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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12242 del 6 giugno 2011
«L'erede, continuando la personalità del "de cuius", diviene parte del contratto concluso dallo stesso, per cui egli resta vincolato al contenuto del contratto medesimo, ancorché questo non sia stato trascritto. Pertanto, l'opponibilità...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4498 del 23 agosto 1985
«L'assegno di mantenimento dovuto al coniuge separato a norma dell'art. 156, terzo comma c.c. decorre dal giorno della comparizione dei coniugi davanti al presidente del tribunale per essere autorizzati a far cessare la loro convivenza, ancorché...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10780 del 3 dicembre 1996
«La statuizione relativa alla fissazione di un assegno mensile per il mantenimento dei figli maggiorenni, non autonomi economicamente e conviventi, a carico del coniuge, col quale non convivono, è viziata da extrapetizione qualora la richiesta di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 559 del 28 gennaio 1982
«Mentre nell'ipotesi della separazione di fatto la ripresa della convivenza nel solo aspetto materiale o il ristabilimento della mera affectio coniugalis fa venir meno l'uno o l'altro dei due elementi essenziali per ravvisare la fattispecie di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3541 del 13 giugno 1985
«Qualora l'azione per il disconoscimento della paternità venga proposta nei confronti del bambino nato dopo il decorso di più di trecento giorni dalla data di comparizione dei genitori davanti al giudice, adito per la separazione personale, quando...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6557 del 3 dicembre 1988
«Nel procedimento di cui all'art. 250 quarto comma c.c., promosso dal genitore che intenda riconoscere il figlio infrasedicenne per superare l'opposizione dell'altro genitore che abbia già effettuato il riconoscimento, la sentenza del tribunale per...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10936 del 4 novembre 1993
«Ai fini della tempestività dell'azione di spoglio, entro un anno dal fatto, deve farsi riferimento al giorno del deposito in cancelleria del ricorso al pretore, non a quello successivo della notificazione del ricorso stesso con il decreto di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5928 del 23 aprile 2002
«II professionista, nella prestazione dell'attività professionale, sia questa configurabile come adempimento di un'obbligazione di risultato o di mezzi, è obbligato, a norma dell'art. 1176 c.c., ad usare la diligenza del buon padre di famiglia; la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6967 del 27 marzo 2006
«La responsabilità professionale dell'avvocato, la cui obbligazione è di mezzi e non di risultato, presuppone la violazione del dovere di diligenza, per il quale trova applicazione, in luogo del criterio generale della diligenza del buon padre di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3481 del 9 marzo 2001
«Nelle obbligazioni aventi ad oggetto una somma di denaro, quando il pagamento mediante offerta reale deve avvenire entro un determinato termine, è sufficiente che entro tale termine intervenga l'offerta, non essendo necessario che entro il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 22900 del 11 novembre 2005
«La domanda di annullamento di un contratto fondata sulla contestuale allegazione dei vizi di errore, dolo e violenza si rende inammissibile, stante l'inconciliabilità dei rispettivi elementi costitutivi, perché la falsa rappresentazione della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2602 del 2 settembre 1971
«La stessa domanda di risoluzione del contratto per inadempimento consistente nella mora in senso stretto, può avere valore di atto di costituzione in mora; in tal caso deve ritenersi che, in deroga al principio generale dettato dall'ultimo comma...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4094 del 9 novembre 1976
«La misura della riduzione del prezzo di vendita, per il caso di vizi della cosa venduta e di esperimento da parte del compratore della actio quanti minoris (art. 1492 c.c.), deve essere determinata in funzione della necessità di ripristinare...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12044 del 17 maggio 2010
«In tema di appalto, se il difetto o l'inidoneità dei materiali forniti dal committente è tale da compromettere la regolare esecuzione dell'opera e viene scoperto quando questi non siano stati ancora del tutto impiegati, l'appaltatore, oltre a...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4600 del 18 maggio 1996
«Il presidente di una società cooperativa ha la capacità di compiere attività negoziale per conto della società stessa (nella specie, trattavasi dell'accettazione della domanda di entrare a far parte della cooperativa), salvo che diversamente non...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10628 del 28 ottobre 1997
«In materia di giuramento decisorio, è esente da vizi logici o giuridici il provvedimento del giudice di merito che, a seguito di richieste di rinvio formulate, dopo la fissazione dell'udienza per la prestazione del giuramento, dal procuratore del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5240 del 10 marzo 2006
«Il deferimento del giuramento suppletorio, anche qualora sia stato espressamente richiesto da una parte, rientra nella discrezionalità del giudice di merito, le cui valutazioni in ordine alla sussistenza del requisito della cosiddetta semi-plena...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4612 del 4 settembre 1985
«Alle udienze fissate per la vendita del bene pignorato è indispensabile la presenza di un soggetto legittimato a promuovere gli atti del processo esecutivo, e, quindi, del creditore procedente o di un creditore intervenuto munito di titolo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1313 del 20 febbraio 1996
«L'art. 647 c.p.c., che prevede la esecutorietà del decreto ingiuntivo se l'opponente non si è costituito, deve essere coordinato con l'art. 57 att. di detto codice, il quale dispone che «se non vi è udienza nel giorno fissato nell'atto di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 35616 del 27 settembre 2007
«Il registro utilizzato dalle cancellerie giudiziarie per l'annotazione del deposito delle minute delle sentenze, benché sia un registro sussidiario e quindi non obbligatorio, è atto pubblico fidefaciente e quindi ha valore di prova documentale.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 10653 del 16 marzo 2011
«Non è abnorme l'ordinanza con cui il giudice di pace rigetti - in ragione dell'assenza all'udienza del difensore che aveva sottoscritto l'atto e della parte offesa - l'istanza di costituzione di parte civile, in quanto, in tal caso, il giudice...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5499 del 16 dicembre 1998
«La nomina di un terzo difensore da parte dell'imputato, quantunque non consentita, può spiegare effetti giuridici anche in assenza di un formale atto di revoca di precedente nomina, allorché, a seguito di fatti concludenti, si possa desumere...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3832 del 14 giugno 1997
«Il nuovo codice di rito si ispira all'esigenza di assicurare la continuità dell'assistenza tecnico-giuridica e di garantire la concreta ed efficace tutela dei diritti dell'imputato, secondo il principio dell'immutabilità del difensore fino...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3058 del 19 febbraio 1996
«Il nuovo codice di procedura penale, al fine di assicurare l'effettiva e continua assistenza tecnica, ha attuato la sostanziale equiparazione della difesa d'ufficio e quella di fiducia, nel senso che anche la prima si caratterizza per...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3418 del 28 settembre 1993
«Il difensore di ufficio, nominato ai sensi dell'art. 97 c.p.p., non può essere revocato ad libitum , implicitamente, con una successiva nomina di ufficio; in caso di mancato reperimento, mancata comparizione o abbandono di difesa va designato un...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12719 del 18 marzo 2003
«Qualora il provvedimento del questore che impone l'obbligo di comparizione personale, nell'ufficio o comando di polizia competente, a soggetto destinatario di divieto di accesso ai luoghi in cui si svolgono manifestazioni sportive (art. 6, comma...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 36780 del 25 settembre 2003
«Il termine di comparizione di dieci giorni, previsto dal primo comma dell'art. 127 c.p.p., deve essere osservato a pena di nullità quando si tratta della prima udienza, mentre per i successivi rinvii, anche se motivati da legittimo impedimento...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2443 del 24 settembre 1996
«Il decreto del tribunale che disponga l'accompagnamento coattivo dell'imputato per essere sottoposto a perizia psichiatrica in dibattimento incide sulla libertà personale; ne consegue che avverso tale provvedimento, non essendo previsto alcun...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 26925 del 20 luglio 2005
«Non integra il reato di rifiuto di uffici legalmente dovuti, previsto dall'art. 366 comma secondo c.p., la condotta del perito che, nominato dal giudice per l'espletamento di un incarico, non compaia all'udienza fissata per il giuramento senza...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 36978 del 13 ottobre 2001
«In tema di notificazioni urgenti a mezzo del telegrafo, la prova dell'avvenuta comunicazione risulta dalla produzione di copia dell'atto di spedizione rilasciata dall'ufficio postale trasmittente, ai sensi dell'art. 55 disp. att. c.p.p., nonché...»