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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4306 del 15 maggio 1997
«Sono pienamente valide le clausole dell'accordo di separazione che riconoscano ad uno o ad entrambi i coniugi la proprietà esclusiva di beni mobili o immobili, ovvero ne operino il trasferimento a favore di uno di essi al fine di assicurarne il...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9556 del 1 luglio 2002
«Ai prossimi congiunti di persona che abbia subito, a causa di fatto illecito costituente reato, lesioni personali, spetta anche il risarcimento del danno morale concretamente accertato in relazione ad una particolare situazione affettiva con la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8927 del 9 settembre 1998
«Il procuratore ad litem, ove specificamente autorizzato, è legittimato a riscuotere somme dovute al proprio cliente ed a liberare il debitore. È, nella ipotesi in cui egli accetti in pagamento degli assegni di conto corrente, e proceda poi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6053 del 12 marzo 2010
«In tema di responsabilità del debitore per fatto degli ausiliari, l'inadempimento del terzo, del quale il contraente si avvalga per svolgere l'incarico, non costituisce di per sé giusta causa di esonero da responsabilità del contraente stesso, in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5150 del 11 maggio 1995
«In tema di responsabilità del debitore per fatto degli ausiliari, l'art. 1228 c.c., disposizione con cui è stata estesa all'ambito contrattuale la disciplina contenuta negli artt. 2048 e 2049 c.c., presuppone che l'opera svolta da questi ultimi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20808 del 7 ottobre 2010
«In tema di responsabilità contrattuale, il debitore che si avvale nell'adempimento dell'obbligazione dell'opera di terzi risponde dei fatti dolosi e colposi di questi, sicché, ove si tratti di fatto doloso dell'ausiliario, il debitore è...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10 del 6 gennaio 1982
«La partecipazione al trasporto di più vettori successivi può assumere diverse configurazioni giuridiche a seconda della posizione in cui ciascun vettore si colloca rispetto al rapporto inizialmente istituitosi con il mittente. In particolare:
a)...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18299 del 1 dicembre 2003
«All'interno di un contratto di subtrasporto, il primo vettore submittente risponde verso i mittenti dell'operato del subvettore, che opera quale ausiliario del vettore originario, ex art. 1228 c.c.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 108 del 8 gennaio 1999
«Nel contratto di trasporto con rispedizione il vettore assume due obblighi: quello di trasferire la merce per una certa tratta, e quello — successivo — di concludere un contratto di trasporto, quale mandatario del mittente, per la tratta...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 864 del 17 gennaio 2008
«Nel caso che un dipendente della P.A. abbia commesso un atto illecito e si accerti che ciò è avvenuto in quanto i superiori gerarchici del dipendente stesso hanno omesso di emanare le direttive opportune per prevenire la commissione, da parte dei...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10635 del 5 luglio 2003
«L'astratta e preventiva attribuzione della qualifica di dirigente non vale, di per sé, a conferire alla qualifica medesima la rilevanza giuridica che le è propria se le mansioni di fatto esercitate manchino dei requisiti che oggettivamente...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3594 del 15 giugno 1984
«Nel campo del lavoro agricolo, la figura del dirigente designa colui che è investito di tutti o di una parte dei poteri del datore di lavoro su tutta l'azienda o su una parte importante di essa avente struttura e funzioni autonome, con poteri...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15219 del 5 luglio 2007
«La consulenza tecnica d'ufficio è mezzo istruttorio (e non una prova vera e propria) sottratta alla disponibilità delle parti ed affidata al prudente apprezzamento del giudice di merito, rientrando nel suo potere discrezionale la valutazione di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 92 del 8 gennaio 1999
«Ai compensi dovuti ai professionisti si applica il privilegio generale sui mobili di cui all'art. 2751 bis , n. 2, c.c., anche nel caso che gli stessi spettino in base a rapporto di collaborazione caratterizzato da prestazione d'opera...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1616 del 5 ottobre 1996
«In tema di corruzione, la materiale dazione di somme di denaro può costituire un semplice momento satisfattivo della complessiva vicenda. Pertanto, quando la corruzione riguarda l'attività giudiziaria, così asservita agli interessi di un...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 39928 del 26 novembre 2002
«L'inosservanza dell'art. 125, comma 4, c.p.p., secondo il quale il giudice decide in camera di consiglio senza la presenza dell'ausiliario designato ad assisterlo e delle parti e la sua deliberazione è segreta, è sfornita di sanzione processuale;...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 25053 del 1 luglio 2002
«In tema di esame a distanza dei collaboratori di giustizia, mediante il sistema della «videoconferenza», l'assenza nel luogo ove si trova la persona sottoposta all'esame di un ausiliario abilitato ad assistere il giudice in udienza, designato da...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3352 del 11 febbraio 1998
«Non sussiste nullità, conformemente al principio di tassatività, con riferimento a verbali di udienza di convalida dell'arresto - e della consecutiva ordinanza - redatti e sottoscritti dal solo magistrato e non dall'ausiliario che lo deve...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3050 del 21 gennaio 2008
«Le trascrizioni delle fonoregistrazioni e dei nastri stenotipici di deposizioni testimoniali costituiscono parte integrante del verbale di udienza al quale sono allegate e, pertanto, ai fini della loro validità e utilizzabilità, è sufficiente la...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 40117 del 23 ottobre 2003
«In tema di documentazione degli atti, allorché il verbale è redatto in forma stenotipica ed alla sua formazione non abbia provveduto l'ausiliario del giudice, ma un tecnico autorizzato, è sufficiente che esso sia sottoscritto da chi lo ha redatto,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5386 del 10 maggio 1994
«Il verbale di dibattimento è nullo solo se la sottoscrizione del pubblico ufficiale che lo ha redatto manchi nell'ultima pagina, e non anche quando non sia sottoscritto su ogni foglio, non essendo prevista tra le cause di nullità l'inosservanza di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3055 del 21 gennaio 2013
«Non sussiste alcuna incompatibilità a testimoniare per l'esperto di neuropsichiatria infantile che abbia precedentemente partecipato all'assunzione delle sommarie informazioni rese al P.M. dal minorenne vittima di reati sessuali, atteso che tale...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7577 del 29 luglio 1996
«Non sussiste ipotesi di nullità con riguardo a verbali di dichiarazioni rese al Gip ed al P.M., redatti e sottoscritti dal solo magistrato e non dall'ausiliario che lo deve assistere. Invero l'art. 142 c.p.p. sanziona di nullità il verbale...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 5886 del 19 maggio 1998
«Nei confronti del consulente tecnico del P.M. nominato ex art. 233 c.p.p. fuori dei casi di perizia, non sussistono le cause di incompatibilità richiamate dal comma terzo dell'art. 225 c.p.p., previste, per evidenti ragioni di imparzialità...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4526 del 6 febbraio 2002
«È incompatibile sia con l'ufficio di testimone (art. 197, lett. d), c.p.p.) sia con quello di consulente tecnico (art. 225, comma 3, c.p.p.) l'esperto di neuropsichiatria infantile che abbia partecipato quale ausiliario all'assunzione delle...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 31523 del 19 luglio 2004
«Non comporta nullità della perizia, fermi restando eventuali profili di responsabilità formale del perito, il fatto che quest'ultimo, senza l'autorizzazione del giudice prevista dall'art. 228, comma secondo, c.p.p., si sia avvalso dell'opera di un...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10107 del 25 settembre 1998
«È legittima l'utilizzazione, ai fini della prova dei fatti accertati, di una sentenza (nella specie di un giudice dell'udienza preliminare), divenuta irrevocabile nel corso del giudizio, a nulla rilevando che al momento dell'acquisizione non lo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 255 del 17 maggio 1995
«La banca presso la quale si è proceduto a sequestro probatorio o preventivo di titoli e valori appartenenti all'imputato e sui quali l'istituto non vanta alcun potere dispositivo in virtù di titolo obbligatorio o reale, non è legittimata alla...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6354 del 17 febbraio 2006
«In materia di rimozione e riapposizione di sigilli, la norma dell'art. 261 c.p.p. ha natura regolamentare in quanto è volta a disciplinare un'attività materiale, che pur rivestendo una naturale importanza ai fini della conservazione della...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2592 del 27 febbraio 1998
«In materia di rimozione e di riapposizione di sigilli, la norma dell'art. 261 c.p.p. ha natura eminentemente regolamentare in quanto volta a disciplinare un'attività materiale, che pur rivestendo una naturale importanza ai fini della conservazione...»