(massima n. 1)
Il procuratore ad litem, ove specificamente autorizzato, è legittimato a riscuotere somme dovute al proprio cliente ed a liberare il debitore. È, nella ipotesi in cui egli accetti in pagamento degli assegni di conto corrente, e proceda poi illecitamente a riscuoterli a suo proprio nome e non ne versi poi l'importo al cliente, resta fermo l'effetto liberatorio del debitore conseguente all'avvenuto incasso degli stessi, non potendosi far carico al debitore del comportamento di chi era stato autorizzato dal creditore ed era stato perciò scelto da questi quale suo ausiliario.