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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5808 del 10 maggio 1988
«È irrilevante ai fini dell'individuazione degli esplosivi «di ogni genere», oggetto della previsione normativa degli artt. 9 e 10 della L. 14 ottobre 1974, n. 497 (sostitutivi degli artt. 1 e 2 della L. 2 ottobre 1967, n. 895), sia l'elemento...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 16677 del 29 aprile 2011
«Integra la fattispecie criminosa di illegale detenzione di esplosivi, e non il reato contravvenzionale di detenzione abusiva di materie esplodenti, la condotta che abbia ad oggetto materiali pirotecnici, non micidiali se singolarmente considerati,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5756 del 15 febbraio 2005
«Il reato di omessa denuncia di materie esplodenti, previsto dall'art. 679 c.p., non è assorbito da quello di fabbricazione o commercio abusivi di materie esplodenti, previsto dall'art. 678 stesso codice, tutelando le rispettive disposizioni beni...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3503 del 17 marzo 2000
«Il reato di cui all'art. 679 c.p. (omessa denuncia di materie esplodenti) deve ritenersi assorbito in quello di cui all'art. 678 stesso codice, non essendo logicamente esigibile che chi detiene materie esplodenti a scopo di commercio senza la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 23971 del 25 maggio 2004
«In tema di armi ed esplosivi, la detenzione di sette chili di miccia, non tipicamente individuata e classificata, non integra di per sé gli estremi del reato previsto dall'art. 678 c.p.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4093 del 11 aprile 1994
«I giocattoli pirici o altre materie qualificate esplodenti, non micidiali se singolarmente considerate, possono, in determinate circostanze, acquistare tali caratteristiche, quando dalla loro concentrazione, nelle specifiche circostanze di fatto,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 40358 del 8 novembre 2011
«Il reato di cui all'art. 679 c.p. si distingue da quello previsto dall'art. 678 c.p., perché mentre quest'ultimo è diretto a salvaguardare la pubblica incolumità in relazione ai pericoli che possono derivare dalla fabbricazione, importazione,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 25102 del 22 giugno 2011
«Integra il reato di cui all'art. 679 c.p. la detenzione in deposito, in carenza di denuncia al comando vigili del fuoco territorialmente competente, di gasolio per autotrazione, quale sostanza infiammabile pericolosa.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 30431 del 30 luglio 2010
«La contravvenzione di omessa denuncia della detenzione di materie esplodenti, prevista dall'art. 679 c.p., ha natura di reato istantaneo, che si consuma con l'omissione dell'adempimento richiesto.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 24508 del 30 giugno 2010
«Il reato di omessa denuncia di materie esplodenti ha carattere sanzionatorio dei precetti contenuti nelle leggi speciali che individuano le ipotesi in cui occorre la denuncia, le modalità di presentazione della stessa e l'autorità alla quale deve...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 13 del 5 gennaio 1994
«Anche per la detenzione delle munizioni a salve occorre la denuncia all'autorità, trattandosi di materie esplodenti. Tali munizioni, infatti, non sono innocue ma hanno, per le loro caratteristiche, attitudine a recare offesa alle persone....»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 27633 del 20 marzo 2013
«La contravvenzione di apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo o trattenimento, prevista dall'art. 681 c.p. a carico di chi apra o tenga aperti luoghi del genere anzidetto "senza aver osservato le prescrizioni dell'autorità a tutela...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 20268 del 27 maggio 2010
«Integra il reato di apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo o trattenimento l'esercizio di un'attività di intrattenimento in un locale formalmente concepito come club privato e, come tale, accessibile solo alla ristretta cerchia degli...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 31571 del 26 settembre 2006
«È configurabile il reato previsto dall'art. 681 c.p. (apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo o trattenimento) ogniqualvolta l'agente organizzi un pubblico spettacolo in assenza di licenza e delle prescrizioni ad essa inerenti ovvero...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8101 del 2 marzo 2005
«Configura il reato previsto dagli artt. 681 c.p. e 80 R.D. n. 773 del 1931 la gestione di una piscina con impianto di acquascivolo, con licenza di agibilità decaduta per il mancato adeguamento alle prescrizioni del D.M. 18 marzo 1996 n. 61...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8851 del 28 settembre 1993
«Non può ritenersi realizzato il reato contravvenzionale di cui all'art. 681 c.p. — apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo o trattenimento — nel caso di concessione in locazione di un locale ad un soggetto privato affinché questi vi...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9618 del 2 marzo 2004
«Qualora, per ragioni essenzialmente di salvaguardia della pubblica incolumità, sia stato imposto il divieto di accesso ad un'area adiacente ad un poligono di tiro, in quanto possibile zona di ricaduta di ordigni inesplosi, l'inosservanza di detto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 958 del 15 ottobre 1996
«Ai fini della configurabilità del reato di cui all'art. 682 c.p. — ingresso arbitrario in luoghi ove l'accesso è vietato nell'interesse militare dello Stato — assume decisiva rilevanza la legittimità del provvedimento impositivo del divieto di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 473 del 8 gennaio 2013
«Ai fini della sussistenza del reato di pubblicazione arbitraria di atti di un procedimento penale (art. 684 c.p.), è irrilevante che la notizia sia stata già diffusa da altra fonte di informazione e non desunta direttamente dagli atti processuali,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6338 del 30 maggio 1994
«L'art. 57 c.p., che configura un'ipotesi di reato proprio, autonoma e strutturalmente caratterizzata dall'omissione dell'attività di controllo, contemplata come causa di un evento non voluto, ed addebitabile al direttore (o al vice direttore) di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11691 del 21 agosto 1990
«Al fine della configurabilità del reato di cui all'art. 684 c.p., il divieto di pubblicazione di atti o documenti di un procedimento penale si riferisce solo agli atti e documenti del processo destinati alla lettura nel pubblico dibattimento. Ne...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7674 del 27 settembre 1984
«Ai fini della sussistenza del reato di pubblicazione arbitraria di atti di un procedimento penale, è irrilevante che la notizia sia stata già diffusa da altra fonte di informazione e non desunta direttamente dagli atti processuali, perché con la...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 420 del 19 gennaio 1982
«Il delitto di rivelazione dei segreti di ufficio si risolve in una fattispecie plurisoggettiva anomala, essendo la condotta incriminata legata a chi riceve la notizia e alla previsione della punizione nei confronti del solo autore della...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1462 del 5 gennaio 2002
«In tema di ubriachezza, l'intervenuta depenalizzazione, per effetto dell'art. 54 del D.L.vo 30 dicembre 1999 n. 507, della contravvenzione di cui all'art. 688, comma 1, c.p., non ha inciso sul secondo comma di tale articolo, per cui conserva...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9861 del 17 settembre 1987
«Ai fini della sussistenza della contravvenzione di cui all'art. 132 cod. strad., diversamente che per il reato di cui all'art. 688 c.p., non è richiesto un grado tale di ebbrietà, da dover essere percepibile da chiunque, essendo sufficiente che...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 6336 del 27 giugno 1986
«Il reato di cui all'art. 688 c.p. deve ritenersi pienamente sussistente laddove il comportamento in pubblico dell'agente denunci inequivocabilmente uno stato di manifesta ubriachezza, tale da essere facilmente percepito da chiunque, come nel caso...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4320 del 29 gennaio 2013
«Non sussistono gli estremi della fattispecie costitutiva del reato di somministrazione di bevande alcooliche a persona in stato di manifesta ubriachezza, qualora quest'ultima abbia direttamente prelevato la bevanda dal frigo bar (servendosi da sé,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 13527 del 17 dicembre 1980
«Per la punibilità del reato previsto dall'art. 692 c.p. (detenzione di misure e pesi illegali) è sufficiente la colpa.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9318 del 12 agosto 1998
«Poiché la licenza per la vendita di armi ha carattere specifico, nel senso che abilita alla vendita di armi che — per rendere possibile un efficace controllo — vanno predeterminate quanto alla categoria e al numero (indicazioni che vanno riportate...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11188 del 9 novembre 1994
«Non è configurabile il reato di cui all'art. 703 c.p. nel fatto di esplodere dei colpi con un'arma giocattolo.»