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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 43822 del 8 novembre 2000
«In caso di applicazione della pena su richiesta delle parti, avuto riguardo alla peculiarità e natura premiale del rito, oggetto di valutazione da parte del giudice, ai fini della verifica della congruità della pena, è il risultato finale...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5954 del 4 febbraio 2000
«Il Tribunale di riesame può integrare la motivazione dell'ordinanza impositiva di misura cautelare, perché, con la garanzia del contraddittorio, può rimediare ai vizi della motivazione, sino a confermare la misura per ragioni diverse. Deve per...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 669 del 29 febbraio 2000
«In tema di impugnazioni, incombe su chi denuncia con il ricorso per cassazione l'inutilizzabilità di determinati atti l'onere di indicare se ed in quale misura il giudice di merito li abbia posti a fondamento della sua decisione e le ragioni per...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 18130 del 4 maggio 2001
«In tema di rinvio in prosecuzione del processo ad altra udienza, l'omesso formale avviso all'imputato contumace della celebrazione della successiva udienza in altro edificio non è equiparabile all'omessa citazione e non integra nullità assoluta ed...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 44761 del 13 dicembre 2001
«In tema di reato di falsa testimonianza, la causa di non punibilità prevista dall'art. 384 c.p., è applicabile anche quando il prossimo congiunto dell'imputato abbia operato la scelta di non avvalersi della facoltà di astenersi dal testimoniare,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 702 del 24 gennaio 2001
«Al fine della concessione dell'attenuante dell'integrale riparazione del danno prevista dall'art. 62 n. 6 c.p., il giudice di merito può tenere conto anche dei danni provocati a persone offese non costituite in giudizio o non identificate, atteso...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 45711 del 26 novembre 2003
«Per qualificare come mafiosa, ai sensi del terzo comma dell'art. 416 bis c.p., un'organizzazione criminale è sufficiente la mera capacità di intimidire che essa abbia dimostrato all'esterno, da valutare tenendo conto del sodalizio, dell'ambiente...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 5147 del 4 febbraio 2003
«In tema di frode nell'esercizio del commercio, al fine di configurare la responsabilità del titolare dell'esercizio commerciale in caso di consegna effettuata da personale dipendente, occorre accertare, tenuto conto delle dimensioni e...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 21728 del 7 maggio 2004
«In tema di furto, la circostanza aggravante prevista dall'art. 625 n. 2 c.p. — indica modalità della condotta, quali la violenza sulle cose e il mezzo fraudolento, che possono concorrere tra loro, ha tenuto conto della diversa oggettività....»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 41101 del 20 ottobre 2004
«L'inosservanza, da parte del cittadino straniero, dell'ordine di presentarsi dinanzi alla Autorità di P.S. integra il reato di cui all'art. 650 c.p. e si consuma alla scadenza della data di comparizione fissata dal provvedimento dell'autorità di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4897 del 6 febbraio 2004
«Legittimato a proporre querela per conto di una società per azioni, della quale sia stato deliberato lo scioglimento dall'assemblea dei soci, è il liquidatore, i cui poteri, in quanto direttamente discendenti dalla legge, sono riconosciuti per il...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 21955 del 9 giugno 2005
«Può integrare il tentativo di rapina anche il mero possesso di armi, pur se di fatto non utilizzate, in quanto l'univocità della condotta va apprezzata, senza tenere conto della distinzione tra atti preparatori ed atti esecutivi, nelle sue...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 44015 del 2 dicembre 2005
«L'intervenuta privatizzazione dell'Ente Poste non ha affatto modificato il contenuto delle norme incriminatrici e perciò rimane immutata la punibilità della contraffazione dei sigilli da apporre a ricevute di conto corrente.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 12982 del 12 aprile 2006
«Si configura il reato di estorsione di cui all'art. 629 c.p., e non quello di esercizio arbitrario delle proprie ragioni di cui all'art. 393 c.p., allorché il terzo incaricato della esazione del credito, a nulla rilevando la natura, lecita o...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 22824 del 3 luglio 2006
«Non è applicabile nel giudizio di legittimità la legge penale più favorevole, conseguente alla riduzione dei minimi edittali della pena della reclusione prevista per il reato di cui all'articolo 73, comma primo, D.P.R. 9 ottobre 1990 n. 309 (cfr....»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 26268 del 27 luglio 2006
«Affinché la circostanza aggravante ex art. 7 D.L. n. 152 del 1991 (avere commesso il fatto avvalendosi delle condizioni previste dall'art. 416 bis c.p. ovvero al fine di agevolare l'attività dell'associazione prevista dallo stesso articolo) possa...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 35381 del 23 ottobre 2006
«La mancanza dell'autorizzazione per il pubblico dipendente da parte dell'ente di appartenenza a svolgere un'ulteriore attività, anche se remunerata, per conto di un privato, ha rilievo esclusivamente disciplinare: tale mancanza determina per...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3943 del 1 febbraio 2006
«Per i reati di violenza sessuale, il termine per la proposizione della querela decorre dalla data in cui il querelante ha la piena cognizione di tutti gli elementi che consentono la valutazione dell'esistenza del reato. (Nella specie la Corte ha...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 15881 del 19 aprile 2007
«È punibile ai sensi dell'art. 650 c.p. l'inosservanza dell'ordinanza contingibile ed urgente che il sindaco ha il potere-dovere di emanare, a livello locale, e ai sensi dell'art. 50 D.L.vo n. 267 del 2000 in caso di emergenze sanitarie o di igiene...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10420 del 6 marzo 2008
«Non integra gli estremi del reato di ingiuria, la condotta di colui che, in qualità di condomino, rivolga all'amministratore nel corso di un'assemblea condominiale, la seguente espressione: «Lei è un bugiardo, dice il falso e mente» considerato...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 44323 del 27 novembre 2008
«Nell'emettere l'ordine di esecuzione di una sentenza di condanna a pena detentiva, il P.M. deve tener conto nella determinazione della pena ancora da espiare, ai fini dell'art. 656 c.p.p., comma quinto, del beneficio dell'indulto, anche se non...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 14978 del 7 aprile 2009
«Integra il delitto di abuso d'ufficio l'indebito uso del bene che non comporti la perdita dello stesso e la conseguente lesione patrimoniale a danno dell'avente diritto. (Nella fattispecie, relativa al prelievo di somme dal fondo detenuti da parte...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 31580 del 30 luglio 2009
«L'inottemperanza all'ordine, legalmente dato dall'Autorità, di compiere una determinata attività entro un prefissato termine integra reato istantaneo e si realizza nel momento stesso della scadenza del termine di adempimento, senza che l'ordine...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 36245 del 18 settembre 2009
«La specifica e dettagliata motivazione in ordine alla quantità di pena irrogata, specie in relazione alle diminuzioni o aumenti per circostanze, è necessaria soltanto se la pena sia di gran lunga superiore alla misura media di quella edittale,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 21947 del 8 giugno 2010
«La determinazione del termine di prescrizione del reato va effettuata secondo il calendario comune con decorrenza dal giorno successivo al verificarsi del fatto e senza tenere conto dei giorni effettivi di cui è composto l'anno o il mese.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 39830 del 11 novembre 2010
«In tema di reato di cui all'art. 650 c.p., l'ordinanza contingibile ed urgente che il sindaco può emanare, ai sensi dell'art. 50 D.L.vo n. 267 del 2000, in caso di emergenze sanitarie o di igiene pubblica o a tutela dell'ambiente, a carattere...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 14248 del 11 aprile 2011
«Non deve tenersi conto, ai fini del calcolo dei termini di prescrizione del reato, dell'aumento di pena collegato alla recidiva che non sia stata contestata.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 17211 del 3 maggio 2011
«La configurabilità della circostanza aggravante della "ingente quantità" nel delitto di detenzione di materiale pedopornografico (art. 600 quater, comma secondo, c.p.) impone al giudice di tener conto non solo del numero dei supporti detenuti,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 26826 del 8 luglio 2011
«Non deve tenersi conto, ai fini del calcolo dei termini di prescrizione del reato, della circostanza aggravante di cui all'art. 7 D.L. n. 152 del 1991, conv. nella L. n. 203 del 1991, una volta riconosciuta all'imputato l'attenuante dell'art. 8,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 47249 del 20 dicembre 2011
«In tema di reato continuato, il giudizio comparativo fra circostanze trova applicazione con riguardo al fatto considerato come violazione più grave sicché, determinata la pena base e operati sulla stessa l'eventuale riduzione o l'eventuale aumento...»