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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9611 del 11 maggio 2016
«...insolvenza della medesima società - benchè opposta in primo grado ed ivi ritenuta nulla, con pronuncia confermata in sede di gravame - non rientrando quell'atto nel novero dei provvedimenti rilevanti ai fini dell'applicazione dell'art. 338 c.p.c..»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9986 del 16 maggio 2016
«Qualora, nell'atto di appello, la società appellante risulti diversa da quella costituita in primo grado, il giudice del merito, al fine di decidere in ordine alla validità dell'impugnazione, non può omettere di valutare gli elementi che rendano...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 278 del 5 febbraio 1969
«Ciò significa che, nel momento in cui l'accertamento viene compiuto, con la sentenza che chiude il giudizio di primo grado, o anche precedentemente nel corso del procedimento stesso, il giudice si trova pur sempre di fronte ad una situazione...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7866 del 4 settembre 1985
«...si limitava ad indicare solo alcuni correi, non ne accusava altri, che venivano assolti in primo grado per insufficienza di prove dal delitto di sequestro ma poi condannati in grado di appello senza la «collaborazione» dell'imputato stesso).»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 11 del 2 gennaio 1990
«...e, senza nulla osservare a riguardo della misura della pena, confermò la decisione di primo grado, la quale, nel fissarla in concreto, aveva tenuto presente i limiti minimo e massimo entro i quali si muoveva la cessata, più severa, legislazione).»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 16082 del 5 dicembre 1990
«...risarcitori e il relativo rifiuto della parte civile vanno valutati oggettivamente con riferimento al tempo anteriore all'apertura del dibattimento di primo grado, perché è in tale momento che deve aver luogo l'intera riparazione del danno.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 16401 del 13 dicembre 1990
«Ai fini della concessione dell'attenuante del risarcimento del danno, il risarcimento, oltre che volontario, integrale e antecedente al giudizio di primo grado, deve essere effettivo, nel senso che deve consistere in una reale e concreta elisione...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3708 del 16 marzo 1990
«Il delitto di invasione di terreni o edifici di cui all'art. 633 c.p. è di natura permanente, la cui permanenza cessa con la pronuncia di primo grado. (Fattispecie in tema di applicazione della amnistia).»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3860 del 17 marzo 1990
«...di accertare nemmeno l'anteriorità del preteso gesto riparatorio rispetto al giudizio, ossia all'apertura del dibattimento di primo grado: elemento cronologico, questo, essenziale ai fini del riconoscimento della invocata attenuante.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12891 del 19 dicembre 1991
«...delle indagini preliminari, a partire cioè dall'udienza preliminare fino alla dichiarazione di apertura del dibattimento di primo grado, che rappresenta il momento estremo oltre il quale non è ammissibile il ricorso a quella speciale procedura.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12903 del 20 dicembre 1991
«Il quarto comma dell'art. 597 del codice di rito vigente impone che, nella ipotesi di parziale riforma della sentenza di primo grado per la ritenuta non responsabilità dell'imputato per alcuno dei reati concorrenti, si debba diminuire la pena...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5161 del 9 maggio 1991
«...delle già ritenute circostanze aggravanti. Ne può dirsi che la conferma della pena irrogata dai primi giudici, malgrado il riconoscimento del nuovo fattore di indice favorevole, abbia finito per tradursi sostanzialmente in una reformatio in pejus.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6939 del 28 giugno 1991
«In tema di impugnazione, il giudice di appello — come espressamente impone l'art. 605 nuovo c.p.p., fuori dell'ipotesi dell'art. 604 stesso codice (sentenze di annullamento) — emette sentenze che confermano o riformano in tutto o in parte quelle...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11078 del 17 novembre 1992
«...di carattere generale. Esso esplica, dunque, i suoi effetti anche nel caso in cui le parti abbiano concordato la misura della pena nel grado di appello, con rinuncia dell'appellante agli altri motivi, ai sensi dell'art. 599, quarto comma c.p.p.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12066 del 19 dicembre 1992
«...al giudizio di appello perché nell'ambito di tale giudizio è sufficiente che la parte indichi specificamente i punti della sentenza di primo grado che richiede che siano riesaminati dal giudice di appello, indicando le ragioni della richiesta.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 321 del 15 gennaio 1992
«...della libertà», anche se esperita contro un provvedimento del giudice di secondo grado, stante il carattere generale di tale competenza relativa pure alle ordinanze in materia di misure cautelari processuali adottate nel corso del giudizio.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4490 del 2 dicembre 1992
«Allorché al giudice di appello viene denunciata la nullità del provvedimento per carenza di pronuncia o di motivazione su uno dei punti che hanno formato oggetto in primo grado di specifica domanda di decisione egli, proprio perché giudice di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7842 del 8 luglio 1992
«...ha annullato la sentenza del giudice di appello che, nel ridurre la pena irrogata dal giudice di primo grado, avendola ritenuta eccessiva, così argomentava: «equo appare comminare», senza neppure richiamare i criteri di cui all'art. 133 c.p.).»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1291 del 10 febbraio 1993
«La segmentazione del reato associativo operata a cagione di situazioni oggettivamente determinatesi quali la materiale necessità di chiudere l'iniziale contestazione con la sentenza di primo grado e, quindi, di definire temporaneamente il fatto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1453 del 18 giugno 1993
«Il giudice di primo grado cui siano stati trasmessi gli atti a seguito di declaratoria da parte del giudice di appello di nullità della sentenza non può, nel caso in cui dissenta da siffatta decisione, elevare conflitto. Deve infatti escludersi...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1541 del 14 agosto 1993
«Qualora l'imputato, giudicato in contumacia in primo grado, abbia con precedente atto di nomina del difensore conferito a quest'ultimo ogni più ampia facoltà di legge e, altresì, una procura speciale per il rito abbreviato e per l'applicazione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1620 del 19 maggio 1993
«...il criterio di collegamento stabilito dall'art. 9, primo comma, c.p.p., in presenza di un'importazione di sostanze stupefacenti in ordine alla quale non si era stati in grado di determinare il luogo di superamento della linea di confine.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 367 del 20 maggio 1993
«...attenuanti, si pone come eccezionale e discrezionale rispetto al principio generale, dettato dal primo comma del citato art. 597, secondo cui l'appello attribuisce al giudice la cognizione di primo grado cui si riferiscono i motivi preposti.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3928 del 18 gennaio 1993
«...cui il giudice di appello o latamente del riesame dichiari, a conclusione del giudizio di secondo grado, la esistenza di una nullità assoluta incorsa nel giudizio di primo grado e rinvii gli atti al primo giudice per la ripetizione del giudizio.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6361 del 23 giugno 1993
«Infatti seppur a norma dell'art. 598 c.p.p. valgono per il giudizio di appello le norme relative a quello di primo grado, in quanto applicabili, e fra queste rientri quella di cui all'art. 471, comma primo, c.p.p. secondo la quale «l'udienza è...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 9091 del 6 ottobre 1993
«In caso di nullità della sentenza di primo grado per totale mancanza grafica della motivazione, il giudice d'appello, in base ai poteri conferiti a lui dall'art. 604, quinto comma, c.p.p., può decidere nel merito, integrando la motivazione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9852 del 29 ottobre 1993
«Nel caso in cui il difensore abbia regolarmente presentato i motivi di appello avverso la sentenza di primo grado, egli non può dolersi della mancata notificazione dell'avviso di deposito della sentenza stessa, atteso che, essendosi la parte...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3816 del 31 marzo 1994
«Per altro verso, è innegabile l'esistenza di un potere discrezionale del giudice di concedere, in linea generale, d'ufficio la sospensione condizionale della pena, sia in primo grado, sia in grado di appello. (Nella specie, la Suprema Corte, sul...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5637 del 22 febbraio 1994
«Ne consegue che, allorché la sentenza di secondo grado operi un'elaborazione sostanziale della pronuncia del primo giudice con un intervento concretamente riformatore che abbia, tra l'altro, incidenza sulla misura della pena non in maniera...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 897 del 26 gennaio 1994
«Presupposto indefettibile per la concessione dell'attenuante del risarcimento del danno (art. 62 n. 6 c.p.) è che tale risarcimento avvenga «prima del giudizio», cioè in una fase antecedente alle formalità di apertura del dibattimento di primo grado.»