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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4713 del 11 luglio 1983
«In tema di espropriazione mobiliare, l'art. 524 c.p.c. è ispirato all'esigenza di realizzare un unico processo esecutivo al fine di rendere operante il concorso dei creditori, con la conseguenza che, qualora più pignoramenti eseguiti sullo stesso...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 548 del 24 febbraio 1973
«La mancata espressa menzione delle istanze di vendita, nella ordinanza con la quale questa viene autorizzata, non vale a porre nel nulla le dette istanze, essendo la loro esistenza ed efficacia condizionate soltanto dai requisiti intrinseci di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 567 del 30 gennaio 1985
«Al fine dell'ammissibilità dell'intervento nel processo esecutivo per espropriazione forzata mobiliare, è necessario un titolo da cui risulti con obiettività e immediatezza l'esistenza di un credito che abbia i requisiti della certezza, liquidità...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1292 del 27 febbraio 1979
«Il requisito della certezza, liquidità ed esigibilità del credito costituisce una condizione di ammissibilità, in rito, dell'intervento nel processo esecutivo del creditore non munito di titolo esecutivo al fine della sua partecipazione alla...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3860 del 25 ottobre 1976
«Ai sensi dell'art. 525 c.p.c., l'intervento del creditore, nell'esecuzione mobiliare da altri promossa, è condizionato alla certezza, liquidità ed esigibilità del credito fatto valere. La inammissibilità dell'intervento, per difetto delle indicate...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2114 del 23 giugno 1972
«L'intervento del creditore nel processo di esecuzione è atto esecutivo prodromico al provvedimento di distribuzione della somma ricavata dalla vendita, a sua volta, anch'esso atto esecutivo. Il requisito della certezza, liquidità ed esigibilità...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1348 del 8 settembre 1970
«Poiché la illiquidità del credito non può conciliarsi con le finalità dell'esecuzione forzata, nessuna rilevanza, ai fini della partecipazione al processo esecutivo, può riconoscersi al fatto che il creditore per un credito illiquido si trovi ad...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1382 del 29 aprile 1969
«Gli artt. 474 e 525 c.p.c. condizionano l'inizio dell'esecuzione forzata mobiliare e l'intervento in essa alla titolarità di un credito certo, liquido ed esigibile, in condizioni cioè di essere immediatamente soddisfatto. Anche l'intervento di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1175 del 23 maggio 1962
«Ai fini dell'ammissibilità dell'intervento dei creditori nel processo esecutivo, i requisiti di certezza, liquidità ed esigibilità del credito debbono risultare dal titolo che l'interveniente produce a sostegno della propria domanda. Difettano...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1126 del 11 aprile 1972
«L'intervento del creditore ex art. 525 c.p.c., deve essere spiegato non oltre la prima udienza fissata per l'autorizzazione della vendita, e può contenere anche la sola indicazione del credito e la ragione di questo, senza la contemporanea e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15184 del 10 ottobre 2003
«Qualora l'intervento di un creditore nel processo esecutivo venga effettuato da un difensore che non sia munito dello ius postulandi, e, quindi, privo della capacità di compiere atti del processo, il ricorso per intervento deve ritenersi non...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1508 del 22 aprile 1977
«I creditori intervenuti nell'esecuzione che siano muniti di titolo esecutivo hanno facoltà di promuovere i singoli atti di esecuzione, come si desume dalla disposizione contenuta nell'art. 629 c.p.c. secondo cui l'estinzione del processo esecutivo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1098 del 4 maggio 1963
«Nella procedura esecutiva ciascun creditore che sia tempestivamente intervenuto e sia munito di titolo esecutivo, può — senza che sia necessaria la surroga al creditore precedentemente dimostratosi negligente, richiesta dal sistema processuale...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5850 del 12 novembre 1979
«Il creditore che abbia proceduto a pignoramento ed abbia successivamente iscritto ipoteca a garanzia del suo credito sul bene oggetto dell'esecuzione, non può, nell'ipotesi in cui nel procedimento esecutivo siano intervenuti altri creditori muniti...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5798 del 10 novembre 1979
«Dalla norma dell'art. 629 c.p.c., la quale prevede la estinzione del processo esecutivo nel caso di rinunzia agli atti esecutivi da parte del creditore pignorante o dei creditori intervenuti muniti di titolo esecutivo, si desume che anche questi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 747 del 15 marzo 1974
«Nel processo esecutivo per espropriazione forzata, al creditore intervenuto tardivamente, cioè dopo l'udienza stabilita per la fissazione del tempo e delle modalità della vendita, è preclusa la possibilità di dedurre l'avvenuto verificarsi di un...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1776 del 7 maggio 1975
«Il debitore esecutato ha interesse al regolare svolgimento della esecuzione e, in particolare, alla realizzazione del giusto prezzo del bene pignorato; è pertanto legittimato ad opporsi al provvedimento con il quale il bene staggito sia stato...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 937 del 24 gennaio 2012
«In base al combinato disposto degli artt. 530, ultimo comma, e 525, terzo comma, c.p.c. (nel testo antecedente le modifiche di cui al d.l. 14 marzo 2005, n. 35, convertito nella legge 14 maggio 2005, n. 80) applicabile "ratione temporis", in caso...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7166 del 2 agosto 1997
«Il provvedimento di assegnazione di una somma depositata su un libretto di risparmio — da considerare titolo di credito, e perciò assegnabile ai sensi del secondo comma dell'art. 529 c.p.c. — ha una rilevanza esclusivamente interna al procedimento...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2880 del 19 maggio 1979
«Non è impugnabile col ricorso per cassazione, a norma dell'art. 111 della Costituzione, il provvedimento con cui il pretore, nella espropriazione forzata mobiliare, a seguito di istanza del creditore pignorante, dichiarata l'urgenza, ai sensi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11264 del 14 novembre 1997
«In tema di espropriazione mobiliare, il commissionario a mezzo del quale sia stata disposta la vendita dei beni pignorati, ex art. 532 c.p.c., è responsabile dei danni subiti dal creditore qualora abbia proceduto alla vendita nonostante la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4742 del 29 maggio 1997
«La dichiarazione di fallimento non comporta la cessazione automatica del processo esecutivo cui è sottoposto il debitore fallito, occorrendo, invece, in ogni caso, un provvedimento del giudice dell'esecuzione che, dato atto del sopraggiunto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1954 del 14 maggio 1977
«Nel processo di esecuzione mobiliare, la distribuzione della somma ricavata dalla vendita dei beni pignorati secondo un piano concordato fra tutti i creditori aventi diritto alla partecipazione ed approvato dal pretore a norma dell'art. 541 c.p.c....»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6137 del 4 luglio 1997
«Nell'espropriazione mobiliare, ai fini della partecipazione di ciascuno dei creditori, procedenti o intervenuti, alla distribuzione del ricavato, in vista della soddisfazione paritaria dei diritti di ciascuno, la domanda presentata da uno di essi,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15374 del 10 luglio 2007
«Il limite della impignorabilità della retribuzione oltre il quinto non opera con riferimento all'esecuzione promossa dal creditore per contributo al mantenimento della prole, avendo questo funzione alimentare.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4212 del 23 febbraio 2007
«Nell'espropriazione forzata che si svolge con le forme del pignoramento presso terzi, il terzo pignorato non si identifica con il soggetto passivo dell'esecuzione e quindi non è neppure normalmente legittimato a proporvi opposizione per far valere...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9630 del 16 giugno 2003
«In materia di espropriazione forzata e sequestro conservativo dei crediti, il limite stabilito dagli artt. 545, quarto comma, e 671, c.p.c., all'assoggettamento a pignoramento e sequestro dei crediti di lavoro previsti dall'art. 545, terzo comma,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5692 del 24 maggio 1995
«La ritenuta mensile sullo stipendio o salario del prestatore di lavoro subordinato in regime di diritto privato per il pagamento rateale di un mutuo concessogli dal datore di lavoro, effettuata non a causa di una cessione volontaria del credito di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17520 del 23 agosto 2011
«Nell'espropriazione presso terzi di somme di denaro, la norma dell'art. 546, primo comma, c.p.c., come modificata dall'art. 2, comma terzo, lett. e), n. 3, del d.l. 14 marzo 2005, n. 35, convertito, con modificazioni, nella legge 14 maggio 2005,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1688 del 23 gennaio 2009
«Nell'espropriazione presso terzi di somme di danaro, l'oggetto del pignoramento è costituito dall'intera somma di cui il terzo è debitore, e non dalla quota del credito per la quale l'esecutante agisce in forza del titolo esecutivo notificato (ai...»